L’Inter ha vissuto anni complessi sotto l’aspetto societario. La gestione Zhang si è conclusa di colpo, con l’ingresso successivo di Oaktree (già presente dietro le quinte, all’ombra della dirigenza cinese) e il nuovo ruolo di Marotta.
E ora? Un altro scossone è all’orizzonte, al (quasi) termine di una lunga stagione, che prometteva d’essere l’apice di un percorso e invece ne ha segnato il definitivo tracollo. Via Simone Inzaghi, delusione dilagante tra i tifosi, scoramento per il futuro, dubbi su Chivu e tanto altro.
Al tempo stesso, però, un Mondiale per Club decisamente ricco. Ed è proprio questo l’aspetto più importante per i nerazzurri al momento, quello economico. Lo sa bene Oaktree, che dopo aver incaricato Bank of America di valutare tutte le opzioni sul tavolo per rifinanziare i 400 milioni di euro di bond high yield, ha annunciato una mossa a sorpresa.
Inter arriva il rimborso del bond
Con un comunicato ufficiale l’Inter ha scelto di rimborsare in anticipo il bond da 400 milioni emesso nel 2022 e in scadenza a febbraio 2027. La cifra da rimborsare è stata di 412 milioni derivanti dal valore nominale delle obbligazioni, circa 399,5 milioni, e una maggiorazione del prezzo e gli interessi che ammontano questi ultimi a 13 milioni.
L’Inter ha deciso di rimborsare in anticipo il bond da 400 milioni emesso nel 2022 e in scadenza al febbraio 2027: il tasso annuo del 6,75% di interessi gravava troppo sul bilancio societario. Lo ha annunciato il club nerazzurro in una nota, spiegando che la cifra complessiva da rimborsare è pari a circa 412 milioni che comprende il valore nominale delle obbligazioni (circa 399,5 milioni), una maggiorazione del prezzo (pari al 101,6875%) e gli interessi maturati fino a quella data (circa 13 milioni). Il rimborso anticipato fa parte di una strategia più ampia che potrebbe portare alla vendita del club o ad un nuovo assetto finanziario.
Infatti il rimborso si concluderà solo se entro il 25 giugno l’Inter non avrà i fondi necessari. Per farlo potrebbe optare per un nuovo prestito o per una ricapitalizzazione da parte del fondo Oaktree, quest’ultima ipotesi però sembra improbabile.
Inter cosa succederà dopo aver saldo 400 milioni di debito
Del resto come già anticipato il rifinanziamento è necessario e per farlo l’Inter si è affidata a Bank of America, tra i maggiori istituti di investimento al mondo. L’obiettivo è quello di valutare ogni tipo di opzione dopo aver saldato il debito di 400 milioni di euro.
Nessuna opzione potrà essere scartata a priori. Il rifinanziamento dovrà necessariamente avvenire. Resta soltanto da capire quali saranno le condizioni migliori scelte per queste obbligazioni high yield, garantite dai media del club e dai diritti di sponsorizzazione.
Nessuna risposta ufficiale alle domande dirette de Il Sole 24 Ore, che sostiene come si stiano prendendo in considerazione i seguenti percorsi:
- ricorso a un collocamento privato;
- fondi di private debt;
- emissione di una nuova obbligazione.
L’obiettivo? Oaktree ha assoluta necessità di rifinanziare il debito con un costo che risulti più basso rispetto all’attuale finanziamento in essere.
Il piano: l’Inter come Milan e Real Madrid
Non è affatto la prima volta che Bank of America si ritrova coinvolta nel mondo del calcio europeo. Tra i club del vecchio continente che hanno chiesto aiuto c’è il Milan. Non troppo tempo fa, infatti, l’istituto si è occupato del rifinanziamento dei rossoneri.
Ha poi fatto anche da advisor per Elliot nella vendita a RedBird Capital Partners. L’Inter trova dunque un esempio rassicurante nei cugini, così come nel Real Madrid. Il club spagnolo ha ottenuto un finanziamento per i lavori di ristrutturazione dello stadio Santiago Bernabeu dalla stessa banca.
Ma qual è il piano? Marotta sta osservando il lavoro di Oaktree. Il pagamento dei bond attuali, con scadenza a febbraio 2017 era un passaggio finanziario di fondamentale importanza. Il motivo è chiaro, l’Inter si ritrova in una fase molto delicata della sua storia. Si sta infatti definendo il progetto del nuovo stadio San Siro. Oaktree vuole che tutto sia in ordine, così da presentare inoltre i conti a possibili nuovi azionisti. Per quanto Oaktree non sembri avere intenzione di vendere (come nell’immediato post Suning si era ipotizzato), è pur sempre un investitore e può valutare serenamente nuove offerte. Il tutto tramite Global Opportunities, che ha già dichiarato di voler sostenere i nerazzurri economicamente per il prossimo futuro.
Ipotesi cessione Inter
Sono tutte ipotesi o c’è qualcosa di concreto? Sembra che alcuni fondi di private equity e investitori stiano prendendo in considerazione l’idea di puntare sull’Inter. Soltanto indiscrezioni, al momento, senza una reale trattativa.
Potrebbe davvero realizzarsi una cessione? Molto dipenderà dal dossier messo a disposizione da Oaktree, al termine di questa stagione sfortunata, che potrebbe però restare “alla guida” ma affiancata. Le prospettive future sono svariate ma, volendo fare un’ipotesi, in media in Europa le cessioni dei club di calcio prevedono un costo pari a circa 3 volte il fatturato.

L’Inter è nell’ordine del 500 milioni di euro quest’anno. Si potrebbe dunque arrivare fino a 1,5 miliardi. Una cifra considerevole, ovviamente, dalla quale però detratte ovviamente l’indebitamento accumulato.