Serie A, addio ai biglietti cartacei per la Roma: perché dovrebbero farlo tutte le squadre

La Roma dice addio ai biglietti di carta: solo QR code digitali per contrastare il bagarinaggio e le truffe online

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Claudio Cafarelli

Giornalista e content manager

Giornalista pubblicista laureato in economia, appassionato di SEO e ricerca di trend, content manager per agenzie italiane e straniere

Pubblicato: 12 Ottobre 2025 18:21

Dalla stagione 2025/2026 la Roma ha introdotto una novità che segna un punto di svolta per i tifosi e per tutto il calcio italiano: i biglietti cartacei sono stati aboliti. Anche i pdf stampabili a casa sono stati eliminati. Per accedere allo stadio Olimpico, oggi basta un QR code digitale salvato sul proprio smartphone. Una scelta che unisce innovazione tecnologica, sicurezza e sostenibilità e che potrebbe presto diventare un modello per l’intera Serie A. Il nuovo sistema non è solo una modernizzazione del processo di accesso, ma rappresenta una vera e propria strategia anti-bagarinaggio. Con i biglietti digitali, ogni titolo di ingresso è unico, verificabile e non duplicabile. Questo rende impossibile la creazione di copie false o l’utilizzo di screenshot, pratica spesso alla base delle truffe legate alla rivendita non autorizzata dei tagliandi.

La lotta al bagarinaggio digitale

Il bagarinaggio, anche nella sua versione digitale, è un fenomeno ancora diffuso. Consiste nell’acquisto massivo di biglietti da parte di soggetti che, tramite software automatizzati o “bot”, li rivendono a prezzo maggiorato su piattaforme non ufficiali. In questo modo sottraggono posti ai veri tifosi e profitti alle società sportive. La Roma ha deciso di affrontare direttamente questo problema. Nel solo mese di settembre, grazie alla collaborazione dei tifosi e al monitoraggio dei canali online, il club ha inviato oltre 300 diffide a persone sorprese a rivendere tagliandi su siti non autorizzati.

L’obiettivo è riportare la distribuzione dei biglietti all’interno dei canali ufficiali e tutelare la comunità giallorossa. Il sistema digitale permette di identificare con precisione ogni transazione e impedisce la duplicazione dei biglietti. Ogni QR code è associato a un singolo acquirente e può essere controllato in tempo reale ai tornelli. La tracciabilità totale rende così inefficace il tentativo di creare un mercato parallelo di biglietti falsi o duplicati.

I rischi della rivendita non autorizzata

Le piattaforme di rivendita non ufficiali restano un rischio concreto per i tifosi. Chi acquista su questi siti può trovarsi con un biglietto invalido o non riconosciuto ai controlli di accesso. In molti casi, i biglietti provengono da rivendite multiple o da addetti che li trafugano e li cedono a terzi per la vendita in massa a nero. Le normative italiane, aggiornate con la legge n. 232 del 2016, vietano la rivendita a prezzo maggiorato dei biglietti per eventi sportivi e culturali. Le sanzioni per chi effettua questa pratica possono arrivare fino a 180.000 euro, mentre per le piattaforme coinvolte è previsto anche l’oscuramento del sito.

Nonostante le multe e i controlli, il mercato secondario continua a prosperare, spinto dalla forte domanda e dalla mancanza di un sistema centralizzato di verifica. Con i biglietti digitali nominali, il rischio viene eliminato alla radice. Ogni QR code è legato all’identità dell’acquirente e, in caso di cessione, deve essere trasferito tramite i canali ufficiali del club. In questo modo, la Roma controlla l’intero ciclo di vita del biglietto, evitando che finisca nelle mani dei bagarini.

Un modello per la Serie A

La scelta della Roma è in linea con gli standard adottati da FIFA e UEFA, che già da anni utilizzano biglietti digitali per le competizioni internazionali. L’adozione di un sistema simile da parte di tutte le squadre di Serie A potrebbe rappresentare un passo decisivo per azzerare il mercato nero dei biglietti e migliorare la sicurezza negli stadi. Il sistema digitale consente inoltre di monitorare gli accessi, prevenire frodi e ridurre l’impatto ambientale legato alla stampa dei tagliandi. Per i tifosi significa anche maggiore comodità: niente più file per ritirare biglietti o rischi di smarrimento. Chi tenta di aggirare le regole vendendo il proprio titolo d’accesso su piattaforme non autorizzate rischia sanzioni e l’annullamento del biglietto.