Impianto GPL: quanto si risparmia e quando conviene

Installare un impianto GPL nella propria auto permette di risparmiare ingenti quantità di denaro, grazie al costo inferiore del carburante

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Il termine GPL si riferisce ai gas di petrolio liquefatti, anche se erroneamente a questa sigla è spesso associato il gas propano liquido, che è comunque uno dei principali componenti, insieme al butano e occasionalmente all’etano, all’etilene e al butilene, della miscela di idrocarburi che viene usata come carburante. I gas vengono liquefatti mediante la compressione a pressioni comprese tra 2 e 8 bar. Questa operazione ne riduce l’ingombro e ne rende meno oneroso il trasporto a temperatura ambiente. Ma quanto si risparmia con un impianto GPL e quando conviene installarlo?

Cos’è un impianto GPL e come funziona

In Italia le auto a GPL sono quasi 3,5 milioni. Di queste 2,3 hanno una doppia alimentazione benzina e GPL. Le vetture bifuel sono l’8,88% dell’intero parco macchine circolante nel nostro Paese.

L’impianto per il gas di petrolio liquefatti consiste in una bombola con funzione di serbatoio. Il GPL viene inviato agli ugelli posizionati a monte del collettore di aspirazione del sistema di regolazione dell’acceleratore che provvede alla regolazione delle quantità di miscela e di aria in entrata.

Per l’installazione è necessario rivolgersi a un centro specializzato, che si accerterà del corretto funzionamento delle componenti elettriche dell’auto e posizionerà il serbatoio nel vano bagagli o nel vano dedicato alla ruota di scorta, così da non sottrarre capacità di carico al mezzo.

Vantaggi e svantaggi del GPL in auto

I vantaggi di un impianto GPL in auto sono i seguenti:

  • Risparmio economico alle pompe di carburante.
  • Possibilità di circolare durante i blocchi del traffico, nelle ztl e nei centri storici.
  • Minori emissioni di CO2 rispetto alla benzina e al diesel.

Bisogna però considerare alcuni svantaggi.

  • Minore diffusione dei distributori GPL.
  • Prestazioni inferiori rispetto agli altri carburanti.

Quanto costa installare l’impianto GPL

Installare un impianto GPL può essere un investimento da considerare per risparmiare importanti quantità di denaro se si viaggia per lavoro o si usa l’auto con particolare frequenza e per lunghi tragitti. Il costo varia in base a una lunga serie di fattori, tra cui la marca e il modello della vettura, la tipologia di impianto, l’omologazione del motore.

Si va dagli 800 ai 2 mila euro in base alla tipologia di iniezione e canalizzazione. A queste cifre bisogna aggiungere circa 300 euro tra collaudo dell’impianto, serbatoio e indicatore di livello.

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Qual è il risparmio con un impianto GPL rispetto al benzina?

Quanto si risparmia con un impianto GPL

Arriva ora la domanda fatidica: quanto si risparmia con un impianto GPL? Il costo medio del GPL è di circa 80 centesimi al litro, mentre quello della benzina è di 1,85 euro e quello del diesel è di 1,80 euro. Ipotizzando un pieno di 50 litri, dunque, si avrebbero le seguenti cifre.

  • Pieno di benzina 92,50 euro.
  • Pieno di diesel 90 euro.
  • Pieno di GPL 40 euro, con un risparmio del 56% rispetto alla benzina e del 55% rispetto al gasolio.

Il GPL, come già detto, è però meno performante: si fanno meno chilometri con un pieno, a seconda del tipo di impianto installato. Il risparmio potrebbe dunque essere lievemente inferiore rispetto al previsto, ma comunque sostanzioso, specie se si utilizza l’auto per i viaggi di lavoro e se si considera che con questo tipo di alimentazione è possibile entrare nelle zone a traffico limitato e nei centri storici delle città.

Le agevolazioni per l’acquisto di un’auto a GPL

Comprare un’auto che monta già di serie un impianto GPL, invece, può essere vantaggioso grazie agli incentivi statali. L’agevolazione è destinata all’acquisto di veicoli M1 del valore massimo di 35 mila euro più Iva, con emissioni da 61 a 135 grammi di CO2 al chilometro, e riguarda oltre a quelle GPL anche le auto a benzina, diesel e ibride.

Ammonta a 2 mila euro ma solo con la rottamazione di un veicolo inquinante. Si tratta dell’incentivo statale più richiesto. Basti pensare che nel 2022 è stato rinnovato più volte perché i fondi sono finiti a metà anno. Meglio dunque affrettarsi se si ha intenzione di acquistare un’auto a GPL.

Impianto GPL: collaudo, scadenza e sanzioni

Chi ha un’auto a GPL o metano non deve fare il collaudo come in passato. Ora è l’officina che ha svolto il lavoro che deve rilasciare una dichiarazione di conformità e inviarla alla Motorizzazione per aggiornare il libretto di circolazione. La revisione deve essere fatta dopo 4 anni dalla prima immatricolazione e poi ogni 2 anni, con le stesse regole per le auto diesel e benzina.

La legge prevede inoltre la sostituzione obbligatoria delle bombole di GPL ogni 10 anni. Il costo di sostituzione oscilla tra i 300 e i 500 euro. Se non viene effettuata, si rischia una multa di ben 594 euro, il ritiro della Carta di Circolazione e il fermo amministrativo.