Perché è importante fare un business plan

A cosa serve un business plan e perché è importante redigerlo in maniera corretta e ben dettagliata. Da qui parte la pianificazione dell'azienda

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Gli elementi che servono per lanciare un nuovo progetto imprenditoriale sono creatività, impegno e dedizione: un’altra parola che però non deve mancare è pianificazione. In una fase iniziale è fondamentale creare un documento che contenga le strategie aziendali di breve, medio e lungo periodo, realizzate individuando una serie di variabili come budget, analisi dei competitor, responsabilità, punti di forza, tempistiche e molto altro ancora.

Il business plan è un progetto dettagliato che prende in esame tutte le aree di attività di un’impresa, fornendo una visione reale del progetto imprenditoriale in fase di definizione: ecco quindi perché è fondamentale crearlo nel modo corretto.

Business plan cos’è

Il business plan, conosciuto anche come piano industriale, è una guida strategica che raccoglie tutte le informazioni e le variabili necessarie per determinare un progetto imprenditoriale. Il suo obiettivo è quello di aiutare a chiarire l’idea di business e la sua fattibilità, comprendendo diverse informazioni tra cui strategie, attività di marketing, attività commerciali e previsioni finanziarie. Oltre ad essere uno strumento che agevola i rapporti tra i neo imprenditori e gli enti di credito, il business plan può rivelarsi concretamente un biglietto da visita aziendale che permette di ottenere finanziamenti sia pubblici che privati.

Business plan come farlo

Molto spesso le persone tendono a trascurare sia l’importanza di un business plan di una startup correttamente strutturato sia il tempo e le competenze necessarie per costruirlo: creare un business plan efficace richiede tempo e competenze. Come primo step è importante sapere che il business plan è composto da due parti distinte:

  • la prima parte è descrittiva e comprende il racconto del progetto, l’analisi del mercato competitivo all’interno di cui è inserito e quali sono le risorse che servono per raggiungere gli obiettivi prefissati;
  • la seconda parte è numerica e vengono presentate le proiezioni economico patrimoniali e finanziarie che sono state prese in esame nella parte precedente.

Dopo aver definito le due macro aree, è importante inserire una serie di informazioni che sono necessarie per rendere il business plan completo e utile:

  • dopo aver descritto il progetto, bisogna specificare la forma giuridica della società, la compagine sociale e l’organico;
  • poi si procede con l’analisi di mercato in cui vanno evidenziati in particolare il target di riferimento, i principali trend del momento, i competitor e la struttura distributiva del prodotto o del servizio che si offre;
  • poi si dedica una parte corposa del business plan alla strategia di marketing. Si procede utilizzando la regola delle 4 P, prodotto, prezzo, placement e promozione e poi si delinea il profilo delle personas da raggiungere;
  • si elencano gli strumenti necessari per il raggiungimento dell’obiettivo aziendale, in particolare una descrizione della sede produttiva e un elenco dei fornitori;
  • un altro step riguarda la specifica degli aspetti organizzativi della società con focus sul piano della gestione delle risorse umane;
  • poi c’è la parte dedicata al piano finanziario dove ci sono tutti i dati economico finanziari: queste informazioni devono essere strutturate in modo chiaro e preciso perché è proprio qui che la maggior parte dei business plan contengono degli errori che si rivelano fatali per il progetto imprenditoriale. Tra le informazioni da inserire ci sono i requisiti patrimoniali, il modello di finanziamento, il piano di rimborso, il piano dei tassi di interesse, la pianificazione dei costi operativi, la pianificazione dei ricavi, il calcolo dell’utile lordo, il piano di redditività, il calcolo delle entrate minime e il piano di liquidità;
  • si prosegue con la sezione dedicata alla promozione e alle attività di comunicazione. Qui è necessario individuare i canali più idonei, il messaggio che si vuole trasmettere e il tipo di investimento necessario nella prima fase di lancio dell’attività;
  • infine c’è la parte relativa alla motivazione in cui l’imprenditore o il team di soci spiega le ragioni che lo hanno portato a costruire questa idea di business.

A chi affidarsi per la creazione di un business plan?

Se fino a qualche anno fa si pensava che l’excel del business plan potesse essere creato e compilato in qualche ora, oggi la situazione è molto diversa. Il business plan è a tutti gli effetti una guida strategica di una startup e deve essere realizzato in modo chiaro, efficace e competente. Non tutti possiedono il tempo o le conoscenze tecniche per creare un business plan corretto, per questo ci sono diverse possibilità:

  • se all’interno del gruppo fondante il progetto imprenditoriale, c’è una persona con competenze finanziarie e di marketing, spesso la realizzazione del business plan viene affidata a lei;
  • online è possibile trovare un’ampia offerta di tool precostituiti e personalizzabili che permettono di avere una struttura già realizzata: ciò che bisogna fare è adattarla al proprio tipo di business, inserendo tutte le informazioni necessarie precedentemente elencate;
  • infine è possibile affidare la realizzazione del business plan direttamente a terzi. Sono molte le aziende di consulenza e i commercialisti che si sono specializzati proprio nella creazione di business plan professionali, così è possibile evitare gli errori più comuni e identificare eventuali punti deboli dell’idea imprenditoriale. Anche se redatto da professionisti, un business plan di successo richiede comunque una collaborazione attiva con l’imprenditore, che deve fornire informazioni sul contenuto ed è responsabile per le decisioni da prendere.