Di fronte all’inflazione che attanaglia gli italiani e che erode i risparmi, c’è uno strumento che, in queste prime settimane del 2023, si sta rivelando davvero notevole, e soprattutto sicuro. Dopo il richiamo esplicito di Bankitalia nei confronti delle banche, “colpevoli” di aver calcato troppo la mano con gli aumenti di conti correnti e prelievi provocando una vera e propria stangata, e l’invito ad alzare i rendimenti, diversi istituti hanno aggiornato le proprie offerte risparmio e investimento.
A colpire, per redditività e rendimento certo, è la performance dei conti deposito. Come evidenzia bene l’indagine dell’Osservatorio di SOStariffe.it e ConfrontaConti.it, la convenienza di quest’investimento cresce nel 2023: le cifre sono a dir poco strabilianti.
La scelta del miglior conto deposito può avvenire sulla base di una valutazione completa delle caratteristiche dell’investimento, partendo dal tasso di interesse ed arrivando fino alla durata dell’eventuale e alle modalità di liquidazione degli interessi. La combinazione di questi elementi consente di individuare con precisione l’opzione migliore. Come spiega Paolo Benazzi, General Manager di SOStariffe.it e ConfrontaConti.it, con i rendimenti attuali “il conto deposito torna ad essere uno strumento interessante per evitare che il potere d’acquisto dei nostri risparmi sia eroso nel tempo dall’inflazione”.
Per orientarsi e scegliere il prodotto più adatto alle nostre esigenze SOStariffe.it e ConfrontaConti.it consigliano di comparare non solo il tasso del rendimento, ma anche altri aspetti importanti, come la cadenza temporale con cui ci saranno versati i rendimenti e la tipologia di vincolo: “Non vincolato per chi vuole disporre della propria liquidità, vincolato con possibilità di svincolo per coloro che preferiscono poter sbloccare il capitale investito in caso di emergenza, vincolato senza possibilità di svincolo per chi vuole massimizzare il rendimento ed è sicuro di poter rinunciare al capitale per tutto il periodo”.
Nonostante un aumento importante dell’importo medio dell’imposta di bollo, dovuto ad una riduzione del numero di conti con imposta di bollo a carico della banca, i vantaggi del conto deposito sono evidenti.
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Conto deposito: diminuiscono importo minimo richiesto e vincoli
Il conto deposito prima di tutto oggi è più accessibile, grazie all’importo minimo richiesto che ora è più basso: fino al -52% nel caso di depositi di breve durata.
Secondo vantaggio, è molto più flessibile di un tempo, grazie all’aumento del numero di conti non vincolati o con deposito svincolabile, o, dall’altra parte, rendimenti più elevati a fronte del vincolo. Cosa significa questo? Con un deposito non svincolabile, a differenza di uno svincolabile o libero, non è possibile rientrare in possesso della somma investita prima del termine del vincolo. In questo caso, in genere, le banche garantiscono un tasso di interesse maggiore rispetto alle soluzioni svincolabili che, invece, consentono di poter recuperare il deposito prima della fine del vincolo.
La clausola di svincolo viene definita dalla banca e può variare caso per caso e, in molti casi, essere senza penali. I dati dell’indagine dell’Osservatorio confermano una crescente diffusione dei depositi svincolabili, in particolare in caso di investimento a breve termine, cioè a 6 mesi.
Tra i conti analizzati, infatti, il 72% delle soluzioni vincolate può beneficiare della clausola di svincolo, permettendo al cliente di rientrare in possesso delle somme depositate. Anche analizzando i conti vincolati a 12 mesi o 18 mesi questa percentuale resta alta: 65% e in crescita di 15 punti percentuali rispetto al 2022 per il vincolo a 12 mesi, e 55% in crescita di 9 punti per quello a 18 mesi.
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Tempi più rapidi per la liquidazione degli interessi
Anche le tempistiche di liquidazione degli interessi sono nettamente diminuite, anche se variano da conto a conto. In molti casi, gli interessi sono riconosciuti solo a fine vincolo. In altri, però, è possibile beneficiare di una liquidazione anticipata, all’attivazione del vincolo, oppure periodica: trimestrale, semestrale o annuale.
Secondo lo studio di SOStariffe.it e ConfrontaConti.it, le banche tendono a riconoscere gli interessi ai loro clienti in tempi brevi, senza attendere la fine del vincolo. Questo dato emerge chiaramente soprattutto per i depositi di breve e media durata.
In genere servono alcune settimane per rientrare in possesso della liquidità svincolata. Per i vincoli a 6 mesi, ad esempio, si passa da 4,9 mesi a 4,1 mesi come tempo medio di liquidazione, il che indica che le proposte con liquidazione anticipata o trimestrale sono aumentate rispetto ai dati del 2022. Trend analoghi emergono anche per i vincoli a 12 e 18 mesi, come si vede in questa tabella:
Conto deposito, tassi di interesse alle stelle: quanto si guadagna
Ma soprattutto, il conto deposito è diventato lo strumento più sicuro e conveniente per investire denaro con un tasso di interesse vantaggioso. In pochi infatti sanno che tutti i risparmiatori sono tutelati dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi fino ai 100mila euro, il che significa che, qualora qualcosa dovesse andare storto, interverrebbe il Fondo stesso a supporto del cliente, con una sorta di risarcimento.
L’altro motivo che rende il conto deposito un investimento straordinario è il tasso di interesse che consente, oggi, di guadagnare: se paragoniamo i dati tra maggio 2022 e febbraio 2023, secondo lo studio aumenta il guadagno derivante dall’investimento con una percentuale particolarmente rilevante per molte delle tipologie di investimento, a 6 mesi, a 12 mesi o a 18 mesi. In media, oggi, questo investimento può garantire fino al +372% di guadagno netto, rispetto al 2022.
I dati raccolti nell’Osservatorio confermano un evidente trend di crescita del tasso lordo applicato ai depositi. Scegliere un conto deposito diventa, quindi, più conveniente e garantisce un guadagno maggiore, rispetto allo scorso anno, per i risparmiatori. Già per depositi di breve durata a 6 mesi è possibile sfruttare un tasso di interesse vantaggioso, pari al 2,15%, in crescita di 1,53 punti rispetto al 2022.
Aspetto che va assolutamente sottolineato è che il rendimento cresce all’aumentare della durata dell’investimento. Nel caso di un deposito vincolato per 18 mesi, infatti, è possibile beneficiare di un tasso lordo annuo medio pari a 2,52%, in crescita di 1,7 punti rispetto allo scorso anno. L’aumento dei tassi si traduce in un incremento del guadagno netto, in crescita di una percentuale compresa tra il 199% ed il 261%, in base alla durata del deposito.