Bollette luce e gas, sconti a chi consuma di meno: gli aiuti

Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha comunicato l'intenzione di rimettere mano al sistema di misure per calmierare i costi delle bollette

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Prezzi ribassati e calmierati sulle bollette per chi consuma meno luce e gas. Il Governo sta studiando una serie di nuove agevolazioni per andare incontro alle famiglie alle prese con i costi dell’energia a quote ancora alte. Ad annunciarlo è stato lo stesso ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che ha riportato la volontà dell’Esecutivo Meloni di cambiare modello di aiuti contro la crisi energetica mettendo da parte la riduzione degli oneri di sistema o dell’Iva.

Bollette luce e gas, sconti a chi consuma di meno: l’ipotesi di Giorgetti

Il responsabile di XX settembre ha comunicato l’intenzione di rimettere mano “dal primo aprile” al sistema di misure contro il caro bollette “studiando meccanismi più efficienti e più flessibili rispetto all’andamento dei consumi e che orientino le famiglie e premino comportamenti virtuosi. Se ne sta discutendo anche a livello europeo per trovare forma che vada bene per tutti ma è molto difficile”.

L’ipotesi è quella di cambiare la modalità degli interventi diretti sulle tariffe, definita da Giorgetti come “figlia dell’emergenza”, in un contenimento dei prezzi fino a un certo tetto del costo del gas, oltre il quale il governo interverrà per coprire la differenza in modo che non pesi sulle tasche di cittadini e aziende.

Stando alle prime indiscrezioni, il costo della bolletta dovrebbe essere diviso in due: il 75-80% verrebbe calmierato dallo Stato, mentre per il restante 25-30% i consumatori pagheranno tariffe di mercato, così da incentivarli anche a risparmiare.

Bollette luce e gas: come funziona il modello tedesco

Un modello già in vigore in altri Paesi membri dell’Unione europea, come la Germania o i Paesi Bassi, e che sarebbe anche allo studio di Bruxelles, con tempi però più lunghi rispetto all’applicazione prevista dai governi nazionali.

Il provvedimento dovrebbe essere pronto entro la fine di marzo, quando gli aiuti contro il caro bollette prorogati nella Legge di Bilancio e finanziati con 21 miliardi si esauriranno.

Il nuovo sistema dovrebbe essere contenuto in un nuovo decreto preparato dal ministero dell’Economia, ma non tutto sarebbe ancora deciso.

Secondo la linea seguita dalle fonti di governo, riportata da Repubblica, bisogna prima attendere l’andamento dei prossimi due mesi delle quotazioni del gas, al momento sul mercato internazionale Ttf ai minimi dall’inizio di dicembre 2021, a 54,3 euro per megawattora. Ad oggi i prezzi sono in calo, ma se dovessero tornare a salire resterebbe lo schema attuale degli aiuti “a pioggia”.

Stando alle previsioni di Altroconsumo, ipotizzando che il prezzo all’ingrosso del gas rimanga costante, per il bimestre gennaio-febbraio si può prevedere una riduzione dei costi di oltre il 35% rispetto a dicembre, con un risparmio stimato dai 50 euro per gli appartamenti più piccoli ai 120 euro in meno per quelli da 120 mq.

L’ostacolo principale è rappresentato dalle ingenti risorse che richiederebbe l’applicazione del modello tedesco, il quale potrà essere adottato solo se il prezzo del gas sarà inferiore a un valore che al momento è stato fissato a 60 euro per megawattora.