Per sapere come risparmiare gas ed energia in cucina è sempre più necessario introdurre il concetto di risparmio nel nostro “vocabolario quotidiano”. Ci sono molti modi per ridurre i costi del gas e dell’energia in generale, nonché per limitare il nostro l’impatto sull’ambiente: si tratta di metodi che, anche se non risolvono tutti i problemi, possono aiutarci a consumare meno e meglio, in particolare in una delle stanze più energivore delle nostre case, la cucina.
Scopri le migliori offerte su luce e gas
Il gas è difatti una delle fonti di energia più utilizzate dalle famiglie in tutto il mondo: una fonte di energia sicuramente fondamentale nella nostra vita quotidiana ma che contribuisce in modo determinante al riscaldamento globale e, fattore di non poco conto, a far lievitare le bollette, in particolare in questo particolare periodo storico e sociale. È dunque importante esplorare metodi alternativi per risparmiare energia quando si utilizza il gas in cucina: di seguito, dunque, alcuni suggerimenti per risparmiare energia quando si cucina e per risparmiare sulle nostre bollette.
Indice
Passare all’ora legale sempre: cosa cambierebbe
Il primo suggerimento riguarda la possibilità di passare definitivamente all’ora legale, proprio per contrastare gli effetti della crisi energetica innescata dalla guerra in Ucraina e dall’affrancamento dal gas russo: basti pensare che durante il periodo di ora legale tra marzo e ottobre 2021 (dunque prima dell’attuale crisi energetica) è stato stimato un risparmio di oltre 190 milioni di euro grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 420 milioni di kilowattora, con un ulteriore beneficio ambientale di riduzione di circa 200 mila tonnellate di CO2. Tra le diverse proposte, dunque, da qualche anno c’è quella di basarsi definitivamente sull’ora legale in modo da avere più illuminazione naturale.
Quali sarebbero i vantaggi nel mantenere l’ora legale tutto l’anno? Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), ha recentemente affermato: “Il passaggio permanente all’ora legale consentirebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno e, considerati gli attuali prezzi del gas, determinerebbe nel nostro paese risparmi sui consumi di energia stimabili in circa 1 miliardo di euro solo nel primo biennio”. Il risparmio legato alla permanenza della convenzione dell’ora legale sarebbe dunque di circa 500 mila euro all’anno: una cifra considerevole se consideriamo l’emergenza dei prezzi del gas e dell’elettricità scoppiata dopo la guerra tra Russia e Ucraina. Non solo: oltre al risparmio energetico, spostando le lancette dell’orologio un’ora in avanti si potrebbero tagliare emissioni climalteranti per un totale di 200.000 tonnellate di CO2 all’anno.
Cuocere a fuoco spento
Un’altra interessante proposta su come risparmiare gas in cucina riguarda una semplice azione quotidiana: la cottura della tradizionale pasta, piatto forte della nostra cucina. Ad approfondire l’argomento è stato Giorgio Parisi, Premio Nobel per la Fisica, che ha rilanciato la pratica della cottura della pasta a fuoco spento, ovvero senza fuoco. Un metodo che prevede di far bollire l’acqua, mettere il sale, buttare la pasta, mescolare, aspettare che torni l’ebollizione e poi spegnere il fuoco, chiudere bene con il coperchio e non riaprirlo fino al termine del tempo di cottura (che può essere allungato di un minuto).
“La cosa più importante è tenere il coperchio sempre, il calore si perde moltissimo per evaporazione” ha scritto Parisi in un post social. “Dopo che bolle la pasta io metto il gas al minimo, in maniera che bolla bassissimo senza consumare gas. Si può anche provare a spegnere: ovviamente in questo modo si consuma ancora di meno e penso che la pasta si cuocia lo stesso. In fondo la pasta si cuoce bene anche in montagna con l’acqua che bolle a 90 gradi. Il coperchio è fondamentale”. Ma quanto si risparmierebbe davvero? Secondo l’associazione che ha studiato la cosiddetta cottura passiva, cioè a fuoco spento e con il coperchio dopo i primi 2 minuti di cottura tradizionale, questa pratica permettebbe di risparmiare sulla bolletta del gas 11 euro l’anno, con un risparmio di energia e emissioni di CO2 fino al 47%.
Cottura a freddo, brace e paiolo
Il pluristellato chef Antonello Colonna ha però bocciato l’idea: la pasta a fuoco spento diventerebbe gommosa. “Credo che Parisi non sia un goliardico della cucina” ha spiegato lo chef. “Questa soluzione nei ristoranti di alto livello non può andare, perché se cotta così la pasta assume una texture gommosa. Me lo ricordo bene quando a casa dei miei genitori la bombola del gas si spegneva proprio mentre gli spaghetti erano in cottura. E quando accadeva erano guai, perché la consistenza del prodotto era ormai compromessa”.
Meglio, dunque, partire dalla cottura a freddo: “Si prende una pentola, per ogni etto di pasta si mette un litro d’acqua, poi si mette sul fuoco. Man mano che l’acqua si scalda, con un mestolo si toglie”. Un’ulteriore proposta su come risparmiare gas in cucina e tagliare i consumi in bolletta è la brace “Probabilmente la risposta a questa crisi energetica, al caro bollette, è il ritorno al fuoco” ha proseguito Colonna. “E quindi brace, appunto, ma anche cotture in pentole come il paiolo“.
Cuocere al microonde
Un’altra possibilità che ci insegna come risparmiare gas in cucina e ci mette in condizione di abbassare i consumi è il forno a microonde: consuma la metà rispetto al forno tradizionale (a gas o elettrico) e i tempi di cottura sono decisamente inferiori. Certo, non si può utilizzare sempre e per tutte le pietanze ma va più che bene sia per riscaldare che per cuocere, oltre che per scongelare molto rapidamente.
Sfruttare l’energia residua
La strategia di utilizzare il calore residuo per cucinare ulteriormente i cibi senza accendere nuovamente il fornello può essere molto efficace per risparmiare gas in cucina. Ad esempio, se abbiamo cucinato un piatto a fuoco medio-alto, potremo spegnere il fornello quando il cibo è quasi cotto e lasciarlo sul fornello ancora caldo. Il calore residuo continuerà a cuocere il cibo senza consumare ulteriore gas. Questa tecnica può essere particolarmente efficace per cucinare alimenti come riso, pasta, cereali e legumi, che richiedono una cottura lenta e uniforme.
Potremo anche utilizzare questa strategia per risparmiare energia in cucina quando utilizziamo il forno: se stiamo cucinando una lasagna o un altro piatto a base di pasta, potremo spegnere il forno quando il cibo è quasi pronto e lasciarlo nel forno ancora caldo. Il calore residuo del forno continuerà a cuocere il cibo senza consumare ulteriore gas o energia elettrica. Certo, l’utilizzo del calore residuo per cuocere ulteriormente i cibi richiede un po’ di pratica e di sperimentazione per capire quanto tempo lasciare i cibi sul fornello o in forno, ma una volta appresa diventerà una tecnica molto utile per risparmiare gas e elettricità in cucina.
Scongelare il cibo prima di cucinarlo
Il cibo congelato richiede più tempo e gas per cuocere rispetto al cibo fresco poiché il forno o il fornello dovranno lavorare di più per riscaldare il cibo dallo stato congelato. Scongelare il cibo prima di cucinarlo è quindi una strategia efficace per risparmiare gas in cucina. A tal proposito, esistono diverse modalità per scongelare il cibo:
- scongelamento naturale: basterà lasciare il cibo congelato nel frigorifero per diverse ore (o durante la notte) in modo che si scongeli lentamente;
- scongelamento a temperatura ambiente: riporre il cibo in una ciotola o in un sacchetto di plastica e lasciarlo scongelare a temperatura ambiente per alcune ore;
- scongelamento in microonde: in quest caso sarà utile sfruttare la funzione di scongelamento del microonde (defrost) per scongelare il cibo in modo rapido ed efficiente;
- scongelamento a “bagnomaria“: basterà immergere il cibo in una ciotola d’acqua fredda o tiepida per accelerare il processo di scongelamento.
Usare la pentola a pressione
Se si dispone di una pentola a pressione sarà utile impiegarla per cucinare cibi che richiedono tempi di cottura lunghi: il vapore e la pressione permettono infatti di cucinare il cibo in modo più rapido ed efficiente rispetto ai metodi di cottura tradizionali. È ideale per alimenti come ad esempio carne, pollo, fagioli secchi e zuppe. Ricordate però di utilizzare solamente la quantità di acqua necessaria per la cottura del cibo: le pentole a pressione richiedono infatti una piccola quantità di acqua per creare il vapore necessario alla cottura mentre, al contrario, l’utilizzo di troppa acqua può portare a una maggiore durata del tempo di cottura e, di conseguenza, ad un maggior consumo di gas o elettricità. Inoltre, una volta che la pentola a pressione ha raggiunto la temperatura di cottura, potremo spegnere il fornello o il piano cottura e far cuocere il cibo solo con il calore residuo: questo permetterà di terminare la cottura del cibo in modo sicuro e accurato e risparmiare gas ed energia in cucina.
Preferire il fornello piccolo
Uno dei migliori stratagemmi che ci istruisce su come risparmiare gas in cucina è quello di favorire il fornello piccolo del piano di cottura: un bruciatore più piccolo consuma dal 6% al 10% in meno di gas rispetto a un bruciatore grande. Certo, la cottura richiede un po’ più di tempo ma è anche importante ricordare che, in questo modo, il cibo cuocerà in maniera uniforme e senza consumare troppo gas. Attenzione, però, perché non sempre il fuoco piccolo è la scelta giusta: se si sta cucinando un piatto che richiede una temperatura elevata, come ad esempio la carne, sarà meglio utilizzare il fuoco alto per far sì che avvenga correttamente la reazione di Maillard (ovvero che si formi una crosticina e che la carne sia cotta in modo uniforme). La scelta di quale fornello utilizzare dipende dunque dal tipo di cibo che si sta cucinando e dalla quantità di tempo disponibile: in ogni caso, utilizzare il fornello piccolo quando possibile è un ottimo modo per risparmiare gas in cucina e per ottenere un risultato uniforme e gustoso.
In collaborazione con Libero Tariffe