Mercato auto, rialzo senza sosta: due soluzioni per risparmiare

Un'analisi dettagliata del mercato pre e post Covid. Due le alternative per riuscire a risparmiare, una sul fronte "nuova mobilità" e l'altra nel settore delle auto termiche

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Il mercato delle auto vanta cifre a tratti incomprensibili, tenendo conto di un regolare rialzo dei prezzi, che ha di fatto quasi portato alla sparizione della fetta di settore destinata al comparto economico. Di seguito affrontiamo il tema nel dettaglio, evidenziando le cifre e soprattutto ponendo in risalto quelle che sono le uniche alternative, ad oggi, per risparmiare in fase d’acquisto di un veicolo nuovo.

L’aumento post Covid

Le cifre non mentono e chiariscono come il mercato delle auto sia in costante rialzo in termini di costi per gli utenti. Guardando alle immatricolazioni registrate nel 2022 in Italia, appena il 27% del totale riguardava veicoli con cifre inferiori a 20mila euro. Nello specifico si tratta di 360mila autovetture.

Qualcosa è radicalmente cambiato dopo la devastante fase del Covid-19, considerando come nel 2019 questa fetta di mercato abbia rappresentato il 42%, con 800mila veicoli immatricolati al di sotto dei 20mila euro di spesa (il 7% rientrava addirittura nella fascia al di sotto dei 14mila euro, ndr).

Chiunque voglia acquistare una macchina nuova sembra quindi destinato a spendere cifre in media superiori ai 35mila euro, il che generalmente aumenta la tendenza a contrarre debiti di medie e grandi dimensioni. Torniamo però ai numeri. La cifra citata, 35mila euro, non affatto casuale. Prima del Covid questa fascia di listino ha visto 28mila immatricolazioni, oggi divenute 400mila e più.

Viene dunque da chiedersi cosa sia successo e cosa si possa fare, ancora oggi, per risparmiare. Il tutto a fronte di un mercato che in realtà non recede. A luglio in Europa si è infatti registrato un +16.7% di immatricolazioni, con 1.02 milioni di unità vendute. Uno scarto notevole rispetto allo stesso periodo del 2022, fermo a quota 875mila. Una spinta dovuta anche dall’aumento del prezzo del carburante, che spinge sempre più persone verso l’elettrico e l’ibrido plug in.

Come risparmiare

Ad analizzare le cifre nel dettaglio è stato il Centro Studi Fleet & Mobility. Come detto, si registra un’esplosione del mercato elettrico che, su lungo periodo, garantisce un risparmio notevole. Peccato però che l’esborso iniziale sia ben superiore alla media di qualche anno fa. Si tratta infatti di un segmento che vede le opzioni economiche svanire in maniera regolare. Guardando al 2021, ad esempio, il 42% delle vetture elettriche ha toccato quota 50mila euro di listino. Due anni prima si trattava del 28%.

Migliora la tecnologia ma soprattutto aumenta la richiesta, dato il costo di benzina e diesel, che ha spinto il governo ad attuare un bonus carburante, da molti considerato decisamente non bastevole a fare la differenza. Tutto ciò ha portato a un cambio di scenario radicale, pensando come nel 2019 il 17% delle vetture elettriche aveva un prezzo di listino al di sotto dei 30mila euro. Una quota ridottasi del 13% nel 2021, rendendo molto più complesso il passaggio a una mobilità a zero emissioni.

Esiste però un modo per risparmiare. Sorprendentemente, infatti, il mercato delle auto ibride plu-in registra statistiche ben differenti. Il passaggio dal 2019 al 2021 ha infatti evidenziato un aumento del mercato dei veicoli con prezzo inferiore a 50mila euro. Se nel 2019 questa fascia coinvolgeva il 23% del totale, nel 2021 la percentuale è salita al 40%. E per le auto termiche? Al di là del settore dell’usato, è ancora possibile risparmiare, optando però per le soluzioni offerte dai produttori cinesi. La presenza di marchi orientali si fa sempre più importante e la situazione si evolverà in tale direzione sempre più, tenendo conto dei modelli al lancio tra fine 2023 e 2024 nel segmento elettrico.