Dipendenti pubblici: quanto gravano veramente sulle casse dello Stato

Continua ad aumentare la spesa per i dipendenti pubblici. Vediamo come si è evoluta nel tempo e quanto ha pagato lo Stato nel 2021

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Quanti sono i dipendenti pubblici in Italia? Secondo una stima diffusa nel 2023 dal MEF sarebbero almeno 70 milioni. No, non abbiamo sbagliato a riportare il numero: anche se l’errore c’è e si vede molto bene. La popolazione italiane sfiora a malapena 60 milioni di persone. Quindi, come ci fanno ad essere più dipendenti pubblici rispetto al numero di persone che abitano il nostro paese? I dati che riporta il Mef si riferiscono al numero di persone che sono state impiegate nel periodo compreso tra il 2001 ed il 2021, quindi nell’arco di una ventina d’anni.

A questo punto la domanda diventa quanto mai lecita: a quanto ammontano, effettivamente, i dipendenti pubblici oggi come oggi? E soprattutto quanto costano? Sicuramente quelli che sono realmente impiegati oggi sono numericamente di meno e la proporzione è sicuramente migliore rispetto al numero complessivo della popolazione italiana.

Dipendenti pubblici: quanto gravano sulle casse dello Stato

Ammonta a 14 miliardi di euro il costo dei dipendenti pubblici impiegati a diversi livelli sul territorio. Lo ha certificato la Corte dei Conti in una delibera di 218 pagine sull’andamento della spesa per il personale degli enti territoriali (2015-2017), approvata dalla Sezione delle Autonomie.

Il referto riguarda i dipendenti regionali, provinciali, comunali e delle città metropolitane. In tutto sono 483 mila unità, distribuite tra dirigenti, segretari provinciali e comunali, direttori generali e lavoratori senza una qualifica dirigenziale. La maggior parte del personale è assunto a tempo indeterminato, solo il 7,5%, pari a circa 36 mila unità, ha un contratto flessibile.

Queste, nel dettaglio, le cifre di quanto ci costano i dipendenti pubblici territoriali. Nel complesso grava di più la spesa per i Comuni, com’è facilmente prevedibile, dato che sono numericamente più rilevanti. Nel triennio 2015-2017 le casse dello Stato hanno sborsato per questi enti 10,3 miliardi di euro. Seguono le Regioni, con 2,8 miliardi. Chiudono la classifica le Province e le Città Metropolitane, costate 0,9 miliardi.

La Corte dei Conti ha fatto un confronto con il passato, rilevando un aumento della spesa media. In pratica il costo netto totale dei dipendenti pubblici è diminuito, ma in misura meno che proporzionale rispetto alla riduzione della consistenza media, ovvero alla quantità di personale effettivamente impiegato. Questa tendenza riguarda in primis le figure che ricoprono posizioni apicali. Non ci sono grandi differenze, invece, nella spesa media per chi non ha incarichi dirigenziali.

A livello individuale costa di più il dipendente delle Regioni. Nel 2017 la spesa media pro capite è stata di 34 mila euro, a fronte dei 28 spesi per il dipendente provinciale e dei 27 per il comunale. I dirigenti sono più cari nelle Province. Qui la spesa media è stata di 103 mila euro, nelle Regioni di 94 mila e nei Comuni di 84 mila.

La Corte dei Conti ha precisato, inoltre, che la rilevazione riguarda un periodo in cui vigevano dei vincoli sulla spesa di personale, che da quest’anno si sono allentati “per migliorare l’efficienza dell’organizzazione e dell’azione amministrativa”. Le misure di rigore sono state ridimensionate, attraverso lo sblocco del turnover e l’introduzione di un sistema fondato sulla sostenibilità finanziaria della spesa per i nuovi reclutamenti.

Quanto costano i dipendenti pubblici nel 2021

Cerchiamo di capire quanto abbiano gravato i dipendenti pubblici in tempi più recenti. In questo caso ci viene in soccorso il Conto Annuale della Ragioneria dello Stato, dal quale si riesce ad evincere che che la spesa per il personale pubblico – a cui si deve aggiungere quello per il personale estraneo all’amministrazione – ha raggiunto quota 172.112 milioni di euro. Rispetto al 2020 la spesa è aumentata del 3,1% e del 7,3% rispetto al 2012. I dati sono sostanzialmente a prezzi correnti e sono legati al blocco della retribuzione.

Entrando un po’ più nel dettaglio, rispetto al 2012 la spesa per il personale si è ridotta soprattutto per le:

  • funzioni centrali: -13,3%;
  • funzioni locali: -15,1%.

Risulta, invece, essere aumentata per l’Istruzione (+19,5%).