Dal mercato tutelato al mercato libero: cosa cambia e come risparmiare

Risparmia sulle bollette di luce e gas con il passaggio al mercato libero: ecco come scegliere la tariffa più conveniente e monitorare i consumi

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Redazione

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Forse non tutti sanno che c’è ancora tempo per il passaggio al mercato libero e, dunque, per cambiare fornitore per le bollette di luce e gas: che si tratti di un’abitazione indipendente o di un appartamento, la chiusura del mercato tutelato è stata difatti prorogata al 10 gennaio 2024 tramite il decreto aiuti quater del governo Meloni. Un passaggio che non si fatica a definire epocale e che coinvolge consumatori privati, associazioni e microimprese, mentre per PMI e altre realtà industriali maggiori la fine del Mercato Tutelato è già avvenuta a inizio gennaio 2021.

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Allo stato attuale in Italia sono presenti due tipologie di mercati dell’energia: il mercato libero ed il mercato tutelato. A gennaio 2024, come anticipato, il mercato tutelato scomparirà definitivamente e tutti i suoi attuali clienti saranno chiamati ad effettuare il passaggio al mercato libero. Il servizio di maggior tutela era difatti nato per supportare in via transitoria famiglie e piccole imprese che non erano ancora in grado di scegliere un fornitore all’interno del mercato libero: il 10 gennaio 2024 è dunque la data entro la quale si dovrebbe presumere una consapevolezza da parte dei clienti finali del mercato tutelato, che dovranno mano a mano esaurirsi e passare al mercato libero anche per via delle disposizioni di legge in materia.

Mercato tutelato, come funziona

Il mercato tutelato luce e gas, comunemente conosciuto come Servizio di Maggior Tutela, prevede la distribuzione di luce e gas a costi stabiliti dallo Stato. In questo caso ARERA (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti) ha il compito di fissare tutte le condizioni di fornitura ma va precisato che il prezzo di gas e luce viene rivisto e aggiornato trimestralmente per la luce e mensilmente per il gas sulla base dell’andamento dei prezzi del mercato delle materie prime. Con questa tipologia di servizio i prezzi sono oggettivamente più alti rispetto a quelli decisi da vettori privati e il costo della bolletta è, quasi sempre, poco o per nulla prevedibile.

Cos’è il mercato libero?

Per mercato libero luce e gas si intende un mercato maggiormente competitivo all’interno del quale i fornitori sono liberi di definire le tariffe da offrire ai propri clienti: in questa situazione si configura dunque un regime di concorrenza, grazie al quale le aziende private possono formulare offerte sempre più convenienti per convincere i clienti finali a stipulare un contratto con loro. In ogni caso rimane tutto regolamentato dallo Stato e dall’Antitrust, così da poter garantire che i contratti e le operazioni di fornitura vengano svolte in totale trasparenza e correttezza nei confronti dei cittadini.

Cosa comporterà il passaggio al mercato libero

Come detto, oggi tutti gli utenti hanno ancora la possibilità di scegliere tra il Servizio di Maggior Tutela e il mercato libero, in cui il prezzo di luce e gas è fissato dal fornitore per ciò che riguarda la componente energia (mentre è definito dall’Autorità di Regolazione per quel che riguarda i costi di trasporto, la distribuzione e gli oneri di sistema). Ad oggi le tariffe del Servizio di Maggior Tutela sono ancora disponibili per utenze gas domestiche (o condomini con consumi inferiori a 200.000 metri cubi) e utenze di energia elettrica domestiche.

A gennaio 2024, con il termine del mercato tutelato, le utenze ancora agganciate a questo regime dovranno passare a un altro fornitore presente all’interno del mercato libero. Niente paura, però: le bollette di luce e gas non subiranno alcuna variazione. Cambieranno solo il nome del nuovo fornitore che emetterà le fatture e, giocoforza, anche il costo al kWh ed il costo Smc (standard metro cubo), che determinano la spesa materia prima e la spesa materia energia. La struttura della bolletta, però, rimarrà assolutamente invariata, così come tutte le voci al suo interno: dati della fornitura, sintesi degli importi fatturati (per intenderci, il grafico a torta), dettaglio dei consumi e comunicazioni al cliente. Inoltre, il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero è completamente gratuito, non prevede interruzioni del servizio e, soprattutto, nessun intervento tecnico, sostituzione o chiusura dei contatori attualmente esistenti: l’unico fattore che cambia è il contratto con il quale è stata registrata la fornitura di luce o di gas.

Passaggio al mercato libero, perché conviene

Anzitutto le tariffe luce e gas del mercato libero sono decisamente più convenienti rispetto a quelle previste dal Servizio di Maggior Tutela e molti fornitori prevedono all’interno del contratto sconti, offerte basate su fonti di energia rinnovabili, programmi fedeltà e servizi aggiuntivi: tutti servizi e prodotti letteralmente inesistenti all’interno del mercato regolamentato. In seconda battuta, poi, le tariffe luce e gas del mercato libero sono a prezzo bloccato o indicizzato per 12/24 mesi (a seconda delle esigenze di ogni cliente), consentendo di poter prevedere l’ammontare approssimativo delle bollette: questo non avviene invece con il Servizio di Maggior Tutela. In ultimo, gli utenti che decidono di sottoscrivere un contratto nel libero mercato hanno la possibilità di avere erogati luce e gas direttamente dallo stesso fornitore (cosa che invece oggi non è possibile per i clienti del mercato tutelato), avendo di fatto accesso ad un unico servizio clienti, a una sola app per la gestione di entrambe le utenze e a sconti di benvenuto per chi decide di attivare sia luce che gas con un unico fornitore.

Come effettuare il passaggio al mercato libero

Per lasciarsi alle spalle il Servizio di Maggior Tutela e passare a quello libero basterà sottoscrivere un nuovo contratto con un fornitore del mercato libero, che si occuperà in totale autonomia della gestione della pratica e della comunicazione al precedente gestore dell’avvenuta disdetta del contratto in essere. Dopo aver scelto l’offerta più conveniente, in fase di sottoscrizione del nuovo contratto servirà fornire i seguenti documenti:

  • I dati anagrafici dell’intestatario della fornitura (ovvero codice fiscale; carta d’identità; numero di telefono e indirizzo e-mail per eventuali comunicazioni e per l’invio delle bollette);
  • il codice POD per l’energia elettrica e il codice PDR per il gas (ovvero l’identificativo del contatore di energia elettrica e del gas, entrambi si trovano facilmente tra i dati di fornitura dell’ultima bolletta;
  • l’esatto indirizzo presso il quale è registrata la fornitura;
  • indirizzo e-mail se scegli di ricevere le bollette tramite posta elettronica;
  • solo nel caso in cui si sottoscriva un’offerta direttamente dal web verrà richiesto il codice l’IBAN per l’addebito automatico della bolletta sul conto corrente.

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Cosa accade se non si effettua il passaggio al mercato libero entro gennaio 2024?

Disporre di una fornitura di gas e luce è un diritto di tutti i cittadini italiani, dunque nessuno potrà mai interrompere l’erogazione all’interno di un’abitazione. Inoltre va precisato che non esistono né multe e tantomeno sanzioni per coloro che, da gennaio 2024, non abbiano ancora abbandonato il mercato tutelato per passare a quello libero: in questo contesto, infatti, la legge sulla concorrenza ha stabilito che si verrà assegnati (tramite un’asta pubblica che designerà un fornitore unico per ogni regione italiana) al “Servizio di Salvaguardia“, che applicherà una tariffazione che garantisca la corretta continuità della fornitura a chi – con la fine del mercato tutelato –  non abbia ancora scelto un nuovo fornitore di energia.

L’unico svantaggio è che non ci si potrà avvalere dei prezzi decisamente più concorrenziali proposti dal mercato libero e, con buona probabilità, le bollette potranno essere molto più costose. Discorso diverso va invece fatto nel caso del gas: a fine 2022 l’Authority ha infatti presentato una proposta, che sarebbe stata attuata in caso di mancata proroga da parte del Governo (mentre con la proroga, la proposta dovrebbe presumibilmente essere ritirata). In ogni caso, con la fine della tutela si potrà rimanere con lo stesso fornitore ma cambiando tariffa, oppure scegliere un’offerta tra quelle presenti per il mercato libero.

Il Servizio di Salvaguardia, cos’è

Il Servizio di Salvaguardia accoglie ad oggi i clienti non domestici (ovvero aziende ed enti) che si trovano, anche temporaneamente, senza un contratto di energia elettrica nel mercato libero e che non hanno titolo per accedere al servizio di maggior tutela (vengono ammessi al servizio anche i clienti che perdurano in una condizione di morosità). Una delle ipotesi attualmente sul tavolo sarebbe quella di inserire nel Servizio di Salvaguardia anche i clienti rimasti nel servizio con il Servizio di Maggior Tutela dopo gennaio 2024. In questo caso i clienti riceveranno una comunicazione che confermerà l’attivazione del servizio e nella quale verranno indicate le relative condizioni applicate.

Enel Energia è stata selezionata dall’Acquirente Unico (la società garante della fornitura di energia elettrica ai piccoli consumatori) come fornitore di energia elettrica del servizio di salvaguardia, tramite asta pubblica, per il periodo che va dal 01 gennaio 2023 al 31 dicembre 2024. Le regioni di competenza sono il Lazio, la Puglia, il Molise, la Basilicata e la Sicilia. È importante precisare che i clienti con una fornitura in corso tramite Servizio di Salvaguardia possono scegliere in qualsiasi momento di passare al mercato libero senza la necessità di esercitare o comunicare il recesso.

Passaggio al mercato libero, i dati confermano la convenienza

Secondo l’ultimo Rapporto annuale Monitoraggio Retail di ARERA per l’anno 2021 emerge come nel settore elettrico del mercato libero per il cliente tipo domestico residente erano disponibili in media 122 offerte più convenienti della maggior tutela, pari al 8,9% delle offerte a disposizione. Di queste, 24 erano a prezzo variabile e 98 a prezzo fisso. La media mensile del risparmio massimo ottenibile scegliendo l’offerta a prezzo variabile più conveniente in ciascun mese è stata di -88,93 € annui (pari al -15,6% della spesa di maggior tutela); quella ottenibile scegliendo l’offerta a prezzo fisso più conveniente in ciascun mese è stata di -188,50 € annui (pari al -33,3% della spesa di maggior tutela). Per quanto riguarda invece il settore del gas, per il cliente tipo domestico nel 2021 erano disponibili in media 113 offerte più convenienti del servizio di tutela, pari al 14,6% delle offerte a disposizione. Di queste, 37 erano a prezzo variabile e 76 erano a prezzo fisso. La media mensile del risparmio massimo ottenibile scegliendo l’offerta a prezzo variabile più conveniente in ciascun mese è stata di -109,68 € annui (pari al -8,9% della spesa del servizio di tutela); quella ottenibile scegliendo l’offerta a prezzo fisso più conveniente in ciascun mese è stata di -412,22 € annui (pari al -32,1% della spesa del servizio di tutela).

Quali sono le società più grandi del mercato libero

Di seguito le quote energia detenute dal 2021 dai principali gruppi societari nella vendita ai clienti domestici nel mercato libero. Le quote sono state calcolate in base ai gruppi societari dichiarati dagli stessi operatori all’Autorità nell’ambito dell’Anagrafica operatori e i dati si riferiscono ai volumi fatturati comunicati dagli operatori.

Gruppo societario Quota energia
ENEL 26.8%
ENI 7.4%
HERA 2.93%
A2A 2.13%
EDISON 2.10%
IREN 2.05%
ACEA 1.21%
E.ON 1.11%
DOLOMITI ENERGIA 0.9%
ENGIE 0.78%
ALTRI GRUPPI 8.54%

Il portale dell’Authority per comprendere meglio i reali consumi

Prima di scegliere e sottoscrivere la tariffa migliore sarà decisamente utile analizzare per alcuni giorni i consumi in casa, così da comprendere meglio qual è il livello di consumo sul breve, medio e lungo termine. In questo caso si potrà fare riferimento a uno strumento messo a disposizione da ARERA, ovvero il Portale Consumi, che consente agli utenti di monitorare tutti i consumi registrati delle bollette di luce e gas e consultare i propri dati di consumo storici in modo chiaro e fruibile. Per l’accesso serviranno le credenziali sicure dello Spid (il Sistema Pubblico di Identità Digitale) insieme al nome utente, ad una password e alla generazione di un codice temporaneo di accesso.

In collaborazione con Libero Tariffe