Vaccini, via alla nuova fase: ora si possono prenotare gli aggiornati

Al via da lunedì 12 settembre le prenotazioni nelle regioni per i booster bivalenti del vaccino anti-Covid: chi li deve fare

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Redazione

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Al via da lunedì 12 settembre le prenotazioni nelle varie regioni per i booster aggiornati del vaccino anti-Covid. Come annunciato dal direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco, Nicola Magrini, durante la conferenza stampa sull’aggiornamento della campagna vaccinale contro Covid, mentre in Italia si superano i 22 milioni di casi positivi da inizio pandemia, parte dunque una nuova fase della campagna vaccinale.

Nel primo anno di vaccinazioni anti-Covid “i vaccini hanno salvato 20 milioni di vite. E’ indicativo di come sono stati efficaci e anche uno scienziato come Anthony Fauci lo ha definito un trionfo della medicina e della scienza”, ha sottolineato il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli.

Via alle prenotazione dei nuovi vaccini aggiornati: cosa sapere

Il 1° settembre l’EMA ha raccomandato di autorizzare – e l’AIFA l’ha recepito – due vaccini adattati per fornire una protezione più ampia contro il Covid: si tratta di Comirnaty Original/Omicron BA.1 e Spikevax Bivalent Original/Omicron BA.1. I vaccini sono adattati, cioè aggiornati, o bivalenti, per adattarsi meglio alle varianti circolanti. I vaccini adattati possono infatti ampliare la protezione contro diverse varianti e dovrebbero quindi aiutare a mantenere una protezione ottimale mentre il virus si evolve.

Gli studi hanno dimostrato che Comirnaty Original/Omicron BA.1 e Spikevax Bivalent Original/Omicron BA.1 possono innescare forti risposte immunitarie contro Omicron BA.1 e il ceppo SARS-CoV-2 originale in persone precedentemente vaccinate. In particolare, sono più efficaci nell’innescare risposte immunitarie contro la sottovariante BA.1 rispetto ai vaccini originali.

I due vaccini bivalenti anti-Covid di Moderna e di Pfizer “hanno una qualità nella loro piattaforma flessibile. “Il vaccino aggiornato contro Omicron BA.1 si è dimostrato in grado di generare una risposta degli anticorpi neutralizzanti contro la variante BA.1, ma anche contro BA.4 e BA.5, il 90% dei ceppi isolati in Italia” spiega Locatelli, aggiungendo che sono in arrivo per settembre 19 milioni di dosi di vaccino bivalente.

Sono quindi vaccini largamente utili nella prevenzione e nello sviluppo della malattia grave e nel prevenire il rischio di eventi fatali.

I vaccini originali di Pfizer e Moderna restano comunque, spiegano gli esperti, efficaci nel prevenire malattie gravi, ospedalizzazioni e decessi associati al Covid e continueranno a essere utilizzati nelle campagne di vaccinazione nell’UE, in particolare per le vaccinazioni primarie (qui vi abbiamo parlato dei casi gravi anche tra i vaccinati, perché accadono e chi rischia).

Chi li deve fare in via prioritaria

I due vaccini approvati sono destinati all’uso in persone di età pari o superiore a 12 anni che hanno ricevuto almeno la vaccinazione primaria contro il Covid. In Italia, la nuova dose booster potenziata è disponibile per tutti i soggetti dai 12 anni in su e può essere somministrata dopo almeno 3 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario o dall’eventuale dose booster già ricevuta.

La Commissione Tecnico Scientifico dell’AIFA ha ribadito che la popolazione a maggior rischio di sviluppare malattia grave, per la quale quindi questa dose booster adattata è fortemente raccomandata in via prioritaria, è rappresentata dai soggetti che presentano fattori di rischio e dagli over 60.

Tutti gli altri soggetti possono comunque vaccinarsi con la dose booster aggiornata, su consiglio del medico o come scelta individuale.

“I booster aggiornati sono per le categorie a rischio evidenziate dalla circolare, che hanno la priorità nelle vaccinazioni, ma chi vuole può farli”, ha chiarito Magrini.

Sono raccomandati prioritariamente a coloro che sono ancora in attesa di ricevere la seconda dose di richiamo, la cosiddetta quarta dose, in base alle raccomandazioni e le tempistiche già previste per la stessa”, dunque over 60 e persone con elevata fragilità, includendo anche operatori sanitari, operatori e ospiti delle strutture residenziali per anziani e donne in gravidanza, e a tutti i soggetti di età uguale o superiore a 12 anni ancora in attesa di ricevere la prima dose di richiamo o terza dose, indipendentemente dal vaccino utilizzato per il completamento del ciclo primario, con le tempistiche già previste per la stessa, si legge nella circolare del ministero della Salute.

Il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza ha chiarito che “l’obiettivo di copertura vaccinale lo si va a valutare nella popolazione dove il booster è raccomandato. Per gli altri, tutti gli over 12, il vaccino bivalente è autorizzato. L’Ema l’ha autorizzato e si può fare su base volontaria”.

Sul piano della sicurezza i dati disponibili non mostrano differenze rispetto al vaccino monovalente originario. Gli effetti collaterali osservati con i vaccini adattati sono paragonabili a quelli osservati con quelli originali e sono tipicamente lievi e di breve durata (qui vi abbiamo parlato di un nuovo effetto collaterale che si sta registrando in molte donne).

Nuovi sviluppi sui vaccini: arriveranno in spray o gocce?

Intanto, diversi team di scienziati in tutto il mondo stanno lavorando a vaccini Covid in spray o gocce, da assumere per naso o bocca. Questa, dicono, sarebbe la vera strategia che potrebbe davvero mettere fine alla pandemia. Benché al momento non ci siano ancora evidenze da trial sull’uomo, sono già arrivate le prime approvazioni.

Questa settimana è stato dato il via libera in Cina all’uso come dose booster per il Covid della versione inalabile di un vaccino prodotto dalla Big Pharma CanSino Biologics. Questo è solo uno degli oltre 100 vaccini orali o nasali in fase di sviluppo in tutto il mondo, secondo quanto spiegato dalla società Airfinity.

Ad oggi contro patologie diverse dal Covid ci sono almeno 9 vaccini mucosali approvati per l’uso umano, contro patogeni tra cui poliovirus, influenza e colera. Otto di questi vengono assunti per via orale e uno, contro l’influenza, per via intranasale.

Il vaccino orale contro la polio, che induce l’immunità nell’intestino, si avvicina al raggiungimento dell’immunità sterilizzante. Per altre malattie, invece, i vaccini della mucosa non hanno avuto così tanto successo, o perché il vaccino non generava una risposta immunitaria sufficientemente forte o perché a volte innescavano effetti collaterali. Alcuni prodotti invece superano la versione intramuscolare nei bambini piccoli, ma non funzionano altrettanto bene negli adulti.