Stop alle restrizioni, ma è in arrivo la sesta ondata Covid?

Addio al Green pass e alle restrizioni, in Italia e in tutta Europa, ma sale l'allerta ovunque per il rapido aumento di contagi da Covid

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Redazione

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Tra la paura per una nuova guerra mondiale scatenata dal conflitto tra la Russia e l’Ucraina, la stampa non si concentra più sul Covid. A pochi giorni dalla fine dello stato di emergenza in Italia, con l’eliminazione progressiva del Green pass e la caduta delle ultime poche misure anti contagio imposte dal governo Draghi e, prima, dal governo Conte bis, però, la situazione epidemiologica non è certo delle migliori.

Stop alle restrizioni in tutta Europa, ma salgono rapidamente i contagi da Covid

Dopo due anni di sacrifici, lockdown, certificazioni verdi, campagna vaccinale e obblighi, gli esecutivi di tutti i Paesi europei, compresa l’Italia, hanno stabilito un graduale allentamento delle misure anti Covid. Ma, avvertono gli esperti, siamo lontani da una situazione di sicurezza, e potremmo ripiombare velocemente in una nuova ondata.

Con la diffusione del ceppo BA.2, o variante Omicron 2, e la nuova Omicron 3, la caduta dielle restrizioni ha già fatto aumentare rapidamente il numero di contagi. È successo in Germania e nei Paesi Bassi, ad esempio.

Politica e scienza non vanno di pari passo, almeno in questo caso. La popolazione chiede a gran voce un ritorno alla normalità a fronte di una buona copertura vaccinale che rende il coronavirus meno pericoloso e letale, e i governi si muovono per evitare ulteriori contraccolpi economici.

D’altro la guerra che si sta combattendo alle porte dell’Unione Europea rischia di avere ripercussioni catastrofiche su tutti noi. Vi abbiamo spiegato qui perché la guerra in Ucraina può avere effetti devastanti anche sugli altri Paesi e sull’Italia.

Europa verso una nuova ondata di coronavirus: l’avvertimento dalla Germania

Le chiusure a livello nazionale, insomma, non sono più sul tavolo. A preoccupare i cittadini comunitari c’è il caro prezzi che sta mettendo in difficoltà le famiglie, e non c’è tempo per preoccuparsi della pandemia. Che però ancora resiste. E potrebbe tornare con una sesta ondata fuori controllo.

Karl Lauterbach, epidemiologo uscito dalla prestigiosa università di Harvard e ministro della Salute tedesco, ha lanciato per primo l’avvertimento sui rischi della caduta delle limitazioni. E ha proposto un sistema non diverso dalle prime zone rosse dell’inizio del periodo nero del Covid. “Abbiamo davanti una situazione davvero terrificante”, ha dichiarato in diretta tv.

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Com’è la situazione in Italia a pochi giorni dalla fine dello stato di emergenza

In Italia, dove a differenza del resto d’Europa sono rimaste in vigore misure più rigide e più durature, la scorsa settimana c’erano 120 mila bambini e ragazzi in età scolare in quarantena, e diversi istituti sono stati chiusi su ordinanza dei sindaci.

Nel nostro Paese sono già state identificate sia la variante Omicron 2 che la Omicron 3, e nonostante il ritorno in zona bianca di gran parte delle regioni, in molti territorio la corsa del virus non si arresta. Il Governo comunque è stato previdente, optando per una roadmap graduale.

Stop Green pass e stato di emergenza, cosa pensano gli esperti in Italia

Lo spiegato anche l’esperto Fabrizio Pregliasco intervenendo a Un giorno da pecora su Rai Radio 1, se i dati delle terapie intensive e della mortalità dovessero risalire, “andranno fatti ragionamenti diversi”, posticipando alcune riaperture.

Il rigorista Andrea Crisanti ha invece confidato ad Adnkronos Salute il suo scetticismo rispetto alla richiesta di alcuni colleghi di prorogare le limitazioni. Oggi, per l’esperto, ha poco senso chiudere, anche se è necessario continuare a proteggere i fragili a fronte di un’alta circolazione del virus e della progressiva perdita d’efficacia dei vaccini fatti molti mesi fa.

Maria Rita Gismondo ha spiegato che a fronte del generale aumento dei contagi bisognerà continuare a monitorare l’andamento dei ricoveri in terapia intensiva, per ora sotto controllo. Dello stesso parere anche Matteo Bassetti, che ha ricordato che oggi il coronavirus sta “alzando la testa”, ma dobbiamo “vedere i numeri della malattia grave”.

Insomma, nonostante il parere contrario alle riaperture di molti medici, in Italia come nel resto del mondo, una parte del mondo scientifico non è contrario alla caduta delle limitazioni anti Covid. Ma lancia comunque un invito alla prudenza a tutti i cittadini, per evitare l’aumento di casi, e a tenere gli occhi aperti alle istituzioni.

Qua la roadmap con il calendario di tutte le riaperture e della fine dello stato di emergenza. E attenzione alla multa una tantum per i lavoratori over 50 non vaccinati, potrebbe arrivare ben oltre il 31 marzo, come spiegato qui.