Cosa sappiamo dell’infezione da streptococco A che sta colpendo i bambini

Cos'è lo streptococco A? Con quali sintomi si presenta? E cosa sappiamo su questa infezione che sta colpendo i bambini? Quali sono i potenziali rischi?

Pubblicato: 9 Dicembre 2022 19:00

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Redazione

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Secondo la UK Health Security Agency (UKHSA), i casi di streptococco A nel Regno Unito sono più di quattro volte superiori quest’anno a quelli normalmente registrati l’anno scorso nello stesso periodo: 851 casi in una settimana rispetto a una media di 186 negli anni precedenti. Venerdì 2 dicembre, inoltre, l’UKHSA ha confermato che sei bambini sotto i 10 anni sono morti dopo aver contratto un’infezione da scarlattina in Inghilterra e in Galles. Per questo motivo, i funzionari sanitari del Regno Unito stanno esortando i genitori a prestare attenzione all’insorgenza di eventuali sintomi: ma come si presenta l’infezione Strep A? E quali sono i potenziali rischi?

Cosa sappiamo sull’infezione da streptococco A

Gli streptococchi di gruppo A sono i batteri responsabili delle infezioni da Strep A. Causano malattie che vanno dal mal di gola all’impetigine e alla scarlattina, ma a volte i batteri possono entrare nel flusso sanguigno e causare una grave malattia chiamata streptococco di gruppo A invasivo (iGAS).

Sebbene siano ancora rari, i casi invasivi di streptococco di gruppo A sono aumentati quest’anno in Inghilterra, in particolare nei bambini sotto i 10 anni, secondo l’UKHSA. Mentre era una delle principali cause di morte nel 19° secolo, la scarlattina è oggi una malattia lieve, ma è ancora altamente contagiosa.

Trattare precocemente la scarlattina con gli antibiotici non solo aiuta a limitare la trasmissione della malattia, ma riduce anche il rischio di complicanze come la polmonite o la diffusione dell’infezione nel flusso sanguigno.

I sintomi dell’infezione da streptococco A: come si manifesta

In molte persone, lo streptococco A si presenta in forma asintomatica, ma spesso l’insorgere dell’infezione è accompagnata da:

  • mal di gola;
  • scarlattina;
  • in casi molto rari, grave malattia invasiva da streptococco di gruppo A.

I sintomi più comuni, in questi casi, includono:

  • ghiandole del collo gonfie;
  • febbre alta;
  • la presenza di una patina bianca sulla lingua, oppure una lingua rosso fragola (o comunque dall’aspetto e dal colore insolito);
  • eruzioni cutanee.

Si tratta di disturbi che, in alcuni casi, possono essere scambiati per una normale influenza, per cui è necessario prestare particolare attenzione e monitorare eventuali peggioramenti delle condizioni di salute (qui, a proposito, dove si può comprare il test che distingue i classici malanni di stagione dal Covid e altri virus). Le infezioni da streptococco a volte possono anche essere diagnosticate da un esame del sangue o delle urine e le forme invasive possono richiedere antibiotici per via endovenosa.

Come si trasmette l’infezione da streptococco A

Lo streptococco A è altamente contagioso e si accumula nel naso e nella gola e sulla pelle senza causare gravi malattie. I batteri streptococcici si diffondono infatti per contatto da persona a persona (attraverso particelle liberate da tosse, baci, starnuti etc), che può avvenire anche in caso di paziente asintomatico/portatore. Occasionalmente, i batteri possono anche entrare nel corpo attraverso il cibo contaminato (qui i rischi per la salute).

La probabilità che si sviluppi una forma grave dell’infezione sono più alte nelle persone con patologie preesistenti o in condizioni di salute che riducono l’immunità alle infezioni. Ad esempio, le persone con malattie croniche tra cui cancro, diabete, malattie renali e coloro che usano farmaci come gli steroidi possono essere a maggior rischio nello sviluppare una forma invasiva della malattia.

Per cercare di mantenere basso il numero di infezioni, il governo inglese sta prendendo in considerazione antibiotici preventivi. L’idea, hanno spiegato le autorità. è questa: se si sviluppa un focolaio di iGAS (per esempio in una scuola) un team locale di sanitari si attiverà per identificare i contatti stretti dei cd. “casi noti”, avviando gli stessi a un trattamento preventivo di 10 giorni a base di penicillina.

Tuttavia, è vero che la penicillina è altamente efficace contro le infezioni da streptococco A, ma ciò che è meno chiaro è quanto siano efficaci gli antibiotici preventivi nel ridurre il numero di gravi infezioni invasive che derivano dal contatto con un caso noto.