Antivirale Covid: attenti ad allergie e effetti collaterali

Il Paxlovid è l'antivirale prodotto da Pfizer per contrastare il Covid ai primi sintomi, ma non deve essere prescritto a tutti i pazienti

Da una settimana è possibile per i medici di Medicina generale prescrivere il farmaco Paxlovid, in realtà composto da due compresse di nirmatrelvir e una di ritonavir, per il trattamento precoce della malattia causata dal Sars-Cov-2. L’antivirale contro il Covid prodotto da Pfizer, tuttavia, non è ancora arrivato in tutte le farmacie italiane, come lamentano molti professionisti.

Il medicinale, inoltre, non è adatto a tutti i pazienti, considerando che può essere somministrato solo agli adulti che non necessitano di ossigenoterapia supplementare e che sono a elevato rischio di progressione grave della malattia.

E deve essere assunto il prima possibile, entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi e solo dopo un’anamnesi farmacologica preventiva. C’è infatti il rischio che si possano presentare interazioni con le terapie in corso. Così come possono presentarsi allergie ed effetti collaterali.

Quali pazienti possono assumere l’antivirale Paxlovid contro il Covid

Solo alcuni pazienti possono ricevere la cura antivirale contro il Covid prodotta da Pfizer. Ecco quali sono i requisiti per il Paxlovid.

  • Avere un’età superiore ai 18 anni.
  • Avere un test molecolare o antigienico positivo a Sars-Cov-2.
  • Avere sintomi da meno di 5 giorni.
  • Non essere stati ricoverati per Covid.
  • Non essere in ossigenoterapia o, se già soggetti per altri fattori, non avere ricevuto un incremento a seguito del Covid.
  • Non avere compromissione renale severa (tasso di tasso di filtrazione glomerulare superiore ai 30 ml al minuto).
  • Non avere compromissione epatica severa (classificazione Child-Pugh A o B).
  • Presenza di uno dei fattori di rischio.
  • Non essere a rischio di interazione con altri farmaci.
  • Non essere in stato interessante, evitare di iniziare una gravidanza durante la terapia e considerare che l’assunzione del Paxlovid potrebbe rendere meno efficaci i metodi contraccettivi ormonali.

I fattori di rischio che permettono l’assunzione del Paxlovid sono i seguenti.

  • Patologia oncologica o oncoematologica (tumore) in fase attiva.
  • Insufficienza renale cronica.
  • Broncopneumopatia grave.
  • Immunodeficienza primaria o acquisita (Aids).
  • Obesità (indice di massa corporea superiore a 30).
  • Malattia cardiovascolare grave (scompenso cardiaco, malattia coronarica, cardiomiopatia).
  • Diabete mellito non compensato (emoglobina glicata A1c superiore al 9.0% 75 mmol/mol) o con complicanze croniche.

Paxlovid, in farmacia l’antivirale di Pfizer: attenzione alle allergie

Bisogna inoltre valutare con il medico di famiglia possibili allergie agli eccipienti delle compresse.

  • Copovidone
  • Sorbitan laurato
  • Silice colloidale anidra (E551)
  • Idrogenofosfato di calcio anidro
  • Sodio stearil fumarato
  • Ipromellosa (E464)
  • Biossido di titanio (E171)
  • Macrogol (E1521)
  • Idrossipropilcellulosa (E463)
  • Talco (E553b)
  • Polisorbato 80 (E433)

Quali sono gli effetti collaterali dell’antivirale contro il Covid di Pfizer

I possibili effetti indesiderati presenti nel foglietto illustrativo del farmaco sono alterazione del gusto, diarrea, vomito e mal di testa. “Gli effetti collaterali non sono più gravi di quelli di un Aulin o dell’aspirina”, come ha precisato Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei Medici di Roma parlando con Il Messaggero.

Il medico ha sottolineato che “più che altro bisogna stare attenti all’impatto allergico agli eccipienti, oppure alle terapie congiunte“. Sono infatti tanti i farmaci che potrebbero avere interazioni con il Paxlovid, come mostrato nella lunga tabella pubblicata dall’Aifa.

Potete trovare qua le indicazioni su come avere il Paxlovid gratis in farmacia. Vi abbiamo parlato qui del Lagevrio, l’altro antivirale contro il Covid. Se siete interessati a capire meglio come funziona il Paxlovid, qua il nostro approfondimento.