Gli antivirali Covid li darà il medico di base: quali sono e chi li può prendere

Gli antivirali per la cura del Covid potranno essere prescritti anche dai medici di famiglia e si potranno acquistare in farmacia

Gli antivirali per la cura del Covid potranno essere prescritti anche dai medici di famiglia e si potranno acquistare in farmacia con la ricetta. Una novità davvero importantissima nella gestione del virus, passato ormai ufficialmente in Italia da pandemico a endemico. La convivenza con il Coronavirus ha di fatto imposto alle autorità sanitarie la necessità di rivedere alcuni meccanismi, per semplificare e accelerare tutta una serie di procedure.

Cosa cambia per i farmaci anti-Covid

Ovvio che questo è possibile grazie agli enormi passi da gigante che ha fatto la scienza in pochissimi mesi, prima con il vaccino e poi con i farmaci. In una riunione straordinaria, la Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Aifa ha approvato il piano terapeutico dell’antivirale anti-Covid Paxlovid, una sorta di “manuale d’uso” che i medici di base dovranno seguire nella cura dei propri pazienti positivi.

Si tratta di una misura che permetterà ai pazienti che ne hanno i requisiti di accedere alle terapie nei tempi previsti per ottenerne i benefici.

Il Presidente della Fnomceo, Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, ha accolto con favore l’apertura dell’Agenzia italiana del Farmaco alla prescrizione diretta da parte dei medici di medicina generale di Paxlovid. Una decisione che mira a migliorare l’uguaglianza nell’accesso alle cure e l’efficacia di questi trattamenti.

“Questi farmaci hanno infatti dimostrato una buona efficacia se utilizzati in soggetti adulti che non necessitano di ossigenoterapia supplementare e che presentano un elevato rischio di sviluppare una forma severa di Covid” spiega Anelli.

Chi li può prendere e quando

Gli antivirali anti-Covid vengono prescritti infatti solo a persone adulte positive, che non necessitano di ossigenoterapia supplementare ma che sono ad elevato rischio di progressione della malattia severa.

Condizione necessaria è, però, che siano somministrati nei primi 5 giorni di malattia. “Per questo abbiamo proposto di velocizzare l’iter, che prevedeva ora la segnalazione dei pazienti eleggibili da parte del medico di famiglia o delle Usca allo specialista dei Centri individuati dalle Regioni, la prescrizione da parte dello specialista stesso, la dispensazione nelle farmacie ospedaliere. Affidare la prescrizione ai medici di medicina generale significherà portare il farmaco laddove serve, al letto del paziente, nei tempi previsti”.

“La finalità che il Servizio sanitario nazionale si propone affidando ogni cittadino al suo medico di famiglia, da lui liberamente scelto, è proprio quello di una presa in carico che risponde ai valori della prossimità, continuità, fiducia”. Il medico di famiglia conosce i suoi pazienti. È il professionista che, come e più di tutti, può garantire l’appropriatezza prescrittiva, che nasce dal coniugare gli aspetti clinici della visita e della relazione di cura con le evidenze scientifiche, che si apprendono e perfezionano durante il percorso di formazione e di aggiornamento continuo, conclude.

Quali farmaci antivirali Covid sono approvati in Italia

In Italia sono stati finora autorizzati da Aifa due antivirali orali per il trattamento del Coronavirus negli adulti che non necessitano di ossigenoterapia supplementare e che presentano un elevato rischio di sviluppare una forma severa di Covid:

  • Paxlovid (PF-07321332/ritonavir) di Pfizer
  • Lagevrio (molnupiravir) di Merck Sharp & Dohme.

Paxlovid (ritonavir)

Per Paxlovid l’Italia ha recepito l’autorizzazione europea con la determina del 1 febbraio 2022. Questa classifica il medicinale ai fini del rimborso da parte del Servizio Sanitario Nazionale in “C non negoziata [C(nn)]” e attribuisce il seguente regime di fornitura: medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri individuati dalle regioni (RNRL).

Lagevrio (molnupiravir)

Lagevrio (molnupiravir) non ha invece ancora ricevuto l’approvazione della Commissione europea, ma in Italia ne è stata temporaneamente autorizzata la distribuzione con Decreto del Ministero della Salute del 26 novembre 2021 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 295 del 13 dicembre 2021. Con la determina del 28 dicembre 2021, l’Aifa ha definito le modalità e le condizioni di impiego del medicinale antivirale per uso orale molnupiravir.

La distribuzione di Lagevrio è effettuata dal Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid.

Veklury (remdesivir)

In Italia risulta poi autorizzato anche un antivirale ad uso endovenoso per il trattamento del Covid: Veklury (remdesivir) dell’Azienda Gilead Sciences.

Veklury (remdesivir) è il primo farmaco ad azione antivirale ad aver ricevuto autorizzazione, con decisione della Commissione europea del 3 luglio 2020, per il trattamento della malattia da Coronavirus 2019, in pazienti adulti ed adolescenti, di età pari o superiore a 12 anni e peso pari ad almeno 40 kg, con polmonite che richiede ossigenoterapia supplementare.

Questa autorizzazione è stata recepita in Italia con la determina 92/2020, che classifica la specialità medicinale in classe [C(nn)], con questo regime di fornitura: medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile (OSP).

Dal 30 dicembre 2021, in seguito all’autorizzazione europea di un’estensione di indicazione, Veklury è indicato anche per il trattamento di Covid negli adulti non ospedalizzati per Covid e non in ossigenoterapia con insorgenza di sintomi da non oltre 7 giorni e in presenza di condizioni cliniche predisponenti che rappresentino dei fattori di rischio per lo sviluppo di Covid grave.

La prescrizione degli antivirali per il trattamento di Covid è sottoposta a registro di monitoraggio e prevede l’utilizzo della scheda relativa ai farmaci sottoposti a monitoraggio disponibile all’interno degli elenchi pubblicati nella pagina “Lista aggiornata dei Registri e dei Piani Terapeutici web based”.

Inoltre, tuti gli antivirali sono sottoposti a monitoraggio addizionale. Ciò permette la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta utilizzando la Rete Nazionale di Farmacovigilanza.