La presenza di pesticidi
I risultati hanno svelato una spiacevole sorpresa: nemmeno le banane biologiche sono state esenti dalla contaminazione da pesticidi. Questo dato è motivo di grande preoccupazione, specialmente considerando che le banane sono uno dei frutti più amati dai bambini. Tra le 20 referenze esaminate, solo 3 sono risultate prive di tracce di pesticidi. Purtroppo, l’industria delle banane fa largo uso di sostanze chimiche in agricoltura, costituendo un potenziale rischio non solo per la salute di chi consuma questo delizioso frutto, ma anche per i lavoratori impiegati nella sua coltivazione.
Inoltre, dato che i pesticidi vengono spesso dispersi dall’alto attraverso l’uso di aeromobili, l’ambiente ne risente, con conseguente contaminazione delle risorse idriche e del suolo. L’analisi condotta da ‘Il Salvagente’ ha rivelato che, ad eccezione di soli tre prodotti, la polpa delle banane testate presenta tracce di pesticidi, sebbene sempre al di sotto dei limiti di legge. L’elemento allarmante è la presenza di tracce di diverse sostanze su uno stesso frutto, arrivando fino a sei.
Banane, i pesticidi trovati all’interno della polpa
Questa situazione espone i consumatori a un serio rischio per la salute, evidenziando quello che è noto come ‘effetto cocktail’, fenomeno confermato da diversi studi. Nonostante le sostanze chimiche rilevate siano al di sotto dei limiti di legge, la nota rivista ha penalizzato i marchi contaminati da neonicotinoidi come imidacloprid, thiamethoxam e chlorfenapyr, una classe di insetticidi che costituisce una minaccia significativa per le api. A livello dell’Unione Europea, si stanno compiendo sforzi per vietare l’uso di questa categoria di insetticidi, nonostante le continue richieste di deroghe da parte di alcuni stati, tra cui la Francia.
Per quanto concerne le altre sostanze individuate nei campioni, non è stato possibile effettuare distinzioni significative poiché i livelli di sicurezza risultano simili. Inoltre, nonostante la loro pericolosità, queste sostanze sono autorizzate in Europa. Tuttavia, ‘Il Salvagente’ segnala in particolare l’acido gibberellico, il quale era regolamentato fino al 2014, quando è entrato in vigore il Regolamento UE 588 che ha eliminato i limiti di legge relativi a questa sostanza, nonostante l’EPA (Environmental Protection Agency), l’Autorità per la protezione della salute umana e dell’ambiente degli Stati Uniti, l’abbia classificato tra i pesticidi leggermente tossici.
Cosa faranno adesso Esselunga e Carrefour
L’analisi ha rivelato che anche le banane biologiche non sono sfuggite alla contaminazione da pesticidi, una scoperta amara. Dopo la scoperta, la rivista ha cercato di ottenere ulteriori informazioni contattando le aziende Esselunga e Carrefour. Entrambe si sono mostrate sorprese dalle tracce di pesticidi rilevate nei loro prodotti. Esselunga ha prontamente interrotto le importazioni di banane e altri alimenti provenienti dallo stesso produttore, mentre Carrefour ha avviato una procedura di controllo.