SOS pesticidi in questi frutti: ecco quelli da non comprare

La fragola è il frutto che subisce l'uso più intensivo di pesticidi rispetto ad altri. Le fragole provenienti da questi Paesi contengono grandi quantità di pesticidi

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

La fragola è il frutto che subisce l’uso più intensivo di pesticidi rispetto ad altri. Questo perché, essendo un frutto a contatto con il terreno, è più vulnerabile agli attacchi di insetti e parassiti. Tuttavia, il lavaggio delle fragole con acqua non è sufficiente per eliminare completamente tutte le impurità e le sostanze nocive presenti sulla loro superficie. In effetti, molte di queste sostanze possono penetrare all’interno del frutto attraverso la pelle. Pertanto, è importante fare attenzione alla provenienza delle fragole che consumiamo e, se possibile, preferire quelle provenienti da coltivazioni biologiche o senza pesticidi.

I risultati dei test

In un test condotto in Germania della rivista tedesca per consumatori “Öko Test”, è stato dimostrato che le fragole provenienti dalla Spagna, in particolare dalla provincia di Huelva, sono significativamente cariche di pesticidi, il che rappresenta una preoccupazione non solo per la salute dei consumatori abituali, ma anche per l’ambiente in generale. L’uso intensivo di pesticidi può infatti avere gravi conseguenze negative sull’ecosistema circostante, e quindi è necessario affrontare questo problema con urgenza. Sono 14 le confezioni analizzate, tutte provenienti dalla città di Huelva, tranne una che veniva dall’Egitto. Il team incaricato dalla redazione della rivista ha effettuato analisi in laboratorio sui frutti selezionati.

I risultati del test sono stati scioccanti, poiché molte delle fragole analizzate, ad eccezione di alcune, contenevano una quantità elevata di pesticidi. In particolare, è stata riscontrata una marca di fragole che presentava la presenza di ben 7 pesticidi nella stessa confezione. Dei 14 campioni di fragole analizzati, 8 erano contaminati da pesticidi. Addirittura 4 pacchetti non avrebbero superato il test e sarebbero da ritirare dal mercato tedesco. Tra i pesticidi presenti, i più comuni nei campioni esaminati erano l’Ethirimol e il Cyflumetofen. Tali risultati evidenziano la necessità di adottare misure di controllo più rigorose per limitare l’uso di pesticidi nelle coltivazioni di fragole, al fine di tutelare la salute dei consumatori e dell’ambiente.

Il primo pesticida menzionato, l’Ethirimol, è un prodotto chimico fungicida che è tossico per le api e sorprendentemente vietato all’interno dell’Unione Europea. È pertanto sconcertante che sia stato utilizzato sulle fragole spagnole. Una spiegazione plausibile potrebbe essere che la sostanza utilizzata inizialmente fosse il Bupirimato, che si è poi degradato nell’Ethirimol. In effetti, il Bupirimato è stato trovato in tracce anche nelle fragole analizzate. Ciò rappresenta una notizia preoccupante, poiché il Bupirimato è considerato un agente cancerogeno. Questi risultati mettono in luce la necessità di rafforzare la regolamentazione dell’uso di pesticidi in agricoltura, per proteggere la salute dei consumatori e dell’ambiente.

Purtroppo, la situazione è altrettanto preoccupante per le fragole provenienti da coltivazioni biologiche. In uno dei campioni biologici analizzati, è stata rilevata la presenza di spinosad, seppur entro i limiti consentiti. Si tratta di una sostanza che può essere utilizzata in alcune colture biologiche, ma che è tossica per le api. Questo sottolinea la necessità di prestare attenzione alla provenienza delle fragole biologiche che consumiamo e di informarsi sulla regolamentazione dell’uso di pesticidi anche nelle colture biologiche. Ciò è importante per tutelare la salute delle api e dell’ambiente, oltre che dei consumatori.

È importante sottolineare che una quantità così ridotta di campioni, ovvero solo 14, non costituisce un campione statisticamente rilevante, nonostante l’incidenza elevata. Inoltre, non possiamo assumere che le fragole spagnole analizzate nei supermercati in Germania siano le stesse che troviamo nei supermercati in Italia.

Le fragole spagnole, un problema per l’ambiente

Anche le poche fragole prive di pesticidi presentavano problemi, soprattutto di natura ambientale. Ciò è dovuto al fatto che queste fragole provengono dalla provincia di Huelva, in Andalusia, dove vengono coltivate in grandi campi coperti da teli di plastica. Inoltre, per produrre un chilo di fragole, sono necessari circa 300 litri d’acqua, ma l’Andalusia è una zona arida dove le precipitazioni sono sempre meno frequenti. Di conseguenza, i coltivatori scavano pozzi illegali per ottenere acqua, prosciugando lentamente le riserve idriche del territorio.

Questo è un problema anche per i circa 6 milioni di uccelli migratori che si fermano nel Parco Nazionale della zona per abbeverarsi. La scarsità di acqua può influire sulla sopravvivenza di queste specie e sull’equilibrio ecologico dell’area. Inoltre, l’uso di teloni di plastica per coprire i campi può impedire la circolazione dell’aria e del suolo, danneggiando la flora e la fauna locali.

Una volta pronte, le fragole vengono trasportate in Germania via terra, percorrendo qualcosa come 2.500 chilometri. Questo produce ovviamente inquinamento dovuto ai mezzi di trasporto usati. Già nel 2021 la Corte di giustizia europea aveva emesso una condanna nei confronti della Spagna a motivo del serio impatto ambientale rappresentato dalla coltivazione di questi frutti.

Fragole piene di pesticidi, quali possiamo mangiare in sicurezza

Se vogliamo assicurarci di consumare fragole prive di sostanze tossiche, la scelta migliore è optare per quelle biologiche, anche se il loro costo è il doppio rispetto a quelle convenzionali. Tuttavia, se non si trovano prodotti biologici nei nostri negozi di fiducia, possiamo comunque fare attenzione all’acquisto. Non dobbiamo farci ingannare dal colore vivace delle fragole, poiché non è indice della loro dolcezza. Al contrario, le fragole rosso scuro hanno proprietà antiossidanti molto potenti che aiutano la memoria e possono prevenire patologie come i tumori. Inoltre, è importante sapere che le fragole di grandi dimensioni non sono necessariamente meno dolci o trattate con ormoni.

Sebbene molto apprezzate, le fragole possono rappresentare un pericolo per alcuni individui a causa delle possibili reazioni allergiche. Per questo motivo, si consiglia di introdurle gradualmente nella dieta, iniziando con una quantità minima e osservando eventuali sintomi di allergia. In assenza di tali reazioni, è possibile aumentare la quantità consumata, ma senza eccedere. È importante sapere che i sintomi di allergia possono includere prurito improvviso, arrossamenti e calore localizzati. Per i bambini, si suggerisce di attendere almeno i 3-4 anni prima di includere le fragole nella loro alimentazione. Oltre ad essere deliziose, le fragole sono anche ricche di vitamina C (5 fragole equivalgono alla quantità presente in una spremuta di arancia), acido folico e potassio. Inoltre, hanno effetti antitumorali e benefici per il cuore, il sistema immunitario e la riduzione dello stato infiammatorio del corpo. Questi sono molti buoni motivi per scegliere con cura le fragole che si consumano.