Il ministero della Salute riporta sul proprio sito ufficiale i documenti relativi ai richiami di prodotti alimentari. Gli ultimi giorni sono risultati essere alquanto impegnativi, considerando quanto pubblicato sulla piattaforma. Nello specifico tra il 5 e il 6 marzo sono finite nel mirino tre tipologie di patatina prodotte dalla stessa compagnia, una messa sul mercato da una differente azienda e due barrette multicereali dello stesso brand. Vediamo nel dettaglio cosa sapere per potersi tutelare in caso di acquisto di uno di questi prodotti segnalati.
Patatine ritirate
Sono svariati i lotti di patatine Chips in busta ritirati dai locali di tutti i rivenditori, supermercati e non solo. Un totale di tre avvisi pubblicati il 5 marzo sul portale del ministero della Salute. Il riferimento va a tre gusti differenti di patatine del marchio LaLa. Parliamo di Chips LaLa Fish Salt Vinegar, Chips Lala Fish Sweet Chili e Chips LaLa Fish Cracker Classic.
Il richiamo risale al 15 febbraio 2024 e le motivazioni sono le seguenti: “rischio chimico”. Si fa riferimento nello specifico all’uso di un colorante alimentare non ammesso. Sotto accusa l’operato del produttore Newton Food Filippine. Il ministero fornisce ulteriori informazioni sul prodotto, proposto in vendita in confezioni da 100 g. Chiunque si ritrovi in casa uno dei tre gusti indicati, dovrà riportare il tutto al negoziante, evitando ovviamente il consumo. Si potrà dunque ricevere un rimborso o, volendo, un buono acquisto dell’ammontare della somma spesa.
Nella giornata del 6 marzo, invece, è stato pubblicato un avviso relativo al ritiro di un prodotto simile, appartenente però a un differente società, Jack & Jill. Si tratta delle patatine PH Chips J&J Chiz Curls, proposte sugli scaffali con confezioni dal peso di 55 g.
La procedura resta la stessa, evitando di consumare quanto acquistato, qualora fosse questo il caso, restituendo le patatine in busta al negozio. Sarà possibile richiedere il proprio denaro e in nessun caso l’opzione di un buono acquisto potrà essere imposta al cittadino.
In questo caso sguardo rivolto al produttore Universal Robina che, come per Newton Food Filippine, ha sede del proprio stabilimento nelle Filippine. È giunto sul nostro mercato un prodotto con presenza di colorante alimentare non ammesso, prontamente bloccato in data 4 marzo 2024.
Barrette ritirate
Il discorso cambia notevolmente per quanto riguarda gli altri due prodotti ritirati prontamente dal mercato da parte del ministero della Salute. Non più patatine, bensì barrette multicereali. La differenza allarmante, però, non riguarda il prodotto in sé ma il tipo di rischio che ha fatto scattare il sequestro dei lotti.
Gli avvisi sono stati pubblicati il 6 marzo ma il ritiro è avvenuto il giorno precedente. Il brand in questione è Cerealitalia e, a differenza delle patatine in busta indicate, si tratta di una società con sede italiana, precisamente a Frigento (AV). Il ministero ha contattato il produttore, Cerealitalia I.D. S.p.A., al fine di chiarire quanto accaduto.
Si parla di rischio microbiologico per i seguenti prodotti: Barrette Multicereali – gusto classico e Barrette Multicereali – Gusto cioccolato extrafondente e cocco. Il motivo è la sospetta presenza di infestanti: “I consumatori che hanno acquistato confezioni appartenenti al lotto indicato, sono pregati di non consumare il prodotto e di riportarlo nel punto vendita di acquisto”.