Troppi batteri in mare: divieto di balneazione in 22 spiagge italiane

Divieto di balneazione in molte spiagge di una delle zone più turistiche d'Italia per via di alte concentrazioni di e. coli ed enterococchi

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Le analisi dell’Arpae hanno evidenziato il superamento dei limiti normativi della contaminazione delle acque, con alta concentrazione di batteri fecali in mare, in ben 28 punti di una delle più gettonate destinazioni delle vacanze in Italia. Sono poi scesi a 22 dopo ulteriori accertamenti. Per questa ragione è stato disposto il divieto temporaneo di balneazione, in attesa del rientro alla normalità.

Perché ci sono escherichia coli ed enterococchi in mare

La situazione è anomala, e sono in corso nuove verifiche per comprendere appieno le cause che l’hanno generata. Al momento si pensa che l’eccessiva presenza di escherichia coli e enterococchi intestinali sia dovuta alla compresenza di diversi fattori di natura meteorologica e idrologica.

  • Temperatura dell’acqua troppo elevata, con valori intorno ai 30° C.
  • Assenza di ventilazione.
  • Stagnazione delle acque.
  • Mancata diluizione delle immissioni nei corsi d’acqua che arrivano al mare per via della forte siccità.

I valori riscontrati sono molto oltre la normativa, che prevede i seguenti limiti.

  • Presenza di escherichia coli fino a 500 mpn/100 ml).
  • Presenza di enterococchi intestinali fino a 200 mpn /100 ml).

Quali sono i rischi legati a e. coli ed enterococchi intestinali

Questi due tipi di batteri si trovano nell’intestino umano e degli animali. Le infezioni da e. coli, in particolare, possono causare i seguenti sintomi soprattutto nei soggetti fragili e nei bambini.

  • Diarrea, anche con sangue.
  • Crampi addominali.
  • Nausea e vomito.

Il ritrovamento di e. coli ed enterococchi nel mare non significa automaticamente che ci siano pericoli per la salute, considerando che negli adulti sani le infezioni sono spesso asintomatiche o con manifestazioni lievi che non richiedono cure mirate. Tuttavia può essere indicativo della presenza di patogeni associati, come altri batteri, protozoi o virus.

Diverso il caso in cui i batteri si trovino nelle bottigliette di acqua potabile, come spiegato qua. Con un aumento dei rischi per l’organismo.

Quali sono le spiagge in Romagna con il divieto di balneazione

In via precauzionale è stato disposto il divieto di balneazione in 28 spiagge. Di queste, 6 sono state poi riaperte dopo ulteriori analisi, da cui è emersa una concentrazione inferiore di batteri.

Sono attese nelle prossime ore le ordinanze dei sindaci per il ritiro del divieto di balneazione, perché tutte le acque risulterebbero sotto i valori di rischio. Lo ha annunciato Irene Priolo, assessore regionale all’Ambiente dell’Emilia Romagna. Per il momento pubblichiamo la lista aggiornata dell’Arpae.

  • Spiaggina – Punto A (Comune di Goro) .
  • Cervia Pinarella (Comune di Cervia) – Concentrazione rientrata nei limiti, balneazione permessa.
  • Foce Vena (Comune di Bellaria Igea Marina). Concentrazione rientrata nei limiti, balneazione permessa.
  • Foce Uso (Comune di Bellaria Igea Marina). Concentrazione rientrata nei limiti, balneazione permessa.
  • Rio Pircio (Comune di Bellaria Igea Marina).
  • Pedrera Grande (Comune di Bellaria Igea Marina). Concentrazione rientrata nei limiti, balneazione permessa.
  • Torre Pedrera – Pedrera Grande Sud (Comune di Rimini). Concentrazione rientrata nei limiti, balneazione permessa.
  • Torre Pedrera – Cavallaccio (Comune di Rimini).
  • Viserbella – La Turchia (Comune di Rimini). Concentrazione rientrata nei limiti, balneazione permessa
  • Viserba – La Sortie (Comune di Rimini).
  • Viserba – Spina-Sacramora (Comune di Rimini).
  • Rivabella – Turchetta (Comune di Rimini).
  • Rimini – Foce Marecchia (Comune di Rimini).
  • Rimini – Foce Marecchia (Comune di Rimini).
  • Rimini – Ausa (Comune di Rimini).
  • Bellariva – Colonnella 1 (Comune di Rimini).
  • Bellariva – Colonnella 2 (Comune di Rimini).
  • Marebello – Istituto Marco Polo (Comune di Rimini).
  • Miramare – Roncasso (Comune di Rimini).
  • Miramare – Rio Asse Nord (Comune di Rimini).
  • Riccione – Foce Marano (Comune di Riccione).
  • Riccione – Fogliano Marina (Comune di Riccione).
  • Riccione – Porto Canale Nord (Comune di Riccione).
  • Riccione – Porto Canale Sud (Comune di Riccione).
  • Riccione – Colonia Burgo (Comune di Riccione).
  • Misano Adriatico – Rio Alberello (Comune di Misano Adriatico).
  • Misano Adriatico – Rio Agina (Comune di Misano Adriatico).
  • Cattolica – Torrente Ventena (Comune di Cattolica).

Il Comune di Rimini contro l’Arpae e le sue analisi: “È un mistero”

Sono in corso ulteriori analisi nei tratti di costa dove rimanere il divieto di balneazione, ma nel mentre il Comune di Rimini ha replicato alla decisione dell’Arpae, facendo sapere di avere condotto una serie di accertamenti con metodologie certificate da cui sarebbe emerso che i parametri sono tutti a norma e sotto i limiti della concentrazione di escherichia coli ed enterococchi.

Dall’amministrazione è stato chiesto un confronto con gli enti competenti e l’Arpae stessa, in modo da fare luce su “quello che, ogni ora che passa, è un mistero che si infittisce sempre di più”, considerando il giallo sulle cause effettive di quello che sta succedendo e le discrepanze nei dati raccolti.

A proposito di batteri. In Italia c’è un’emergenza che riguarda gli antibiotici. Ne usiamo troppi e male, come spiegato qua, e questo rende i patogeni più resistenti. Ciò che siamo dei microorganismi, comunque, potrebbe cambiare molto presto. Solo poco tempo fa è stato scoperto il più grande batterio al mondo, visibile a occhio nudo. Qui la notizia.