Il ritorno di Brunetta: nuovo incarico, ecco quanto guadagnerà

L’ex ministro della Pubblica amministrazione si insedierà al vertice dell’ente: come funziona la sua nomina e quanto percepirà nei prossimi cinque anni

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Federico Casanova

Giornalista politico-economico

Giornalista professionista specializzato in tematiche politiche, economiche e di cronaca giudiziaria. Organizza eventi, presentazioni e rassegne di incontri in tutta Italia.

Per tornare con la mente al 4 dicembre 2016 occorre uno sforzo non indifferente: sono passati poco più di 6 anni da quella domenica, eppure pare trascorsa un’era geologica. In questo lasso di tempo (solo per citare alcuni elementi noti a tutti) abbiamo visto avvicendarsi 5 presidenti del Consiglio che hanno presieduto sei governi, sono cambiati i vertici delle istituzioni comunitarie e quasi tutte le cancellerie europee, gli Stati Uniti e il Brasile (oltre a Israele nelle ultime settimane) hanno visto migliaia di manifestanti assaltare i loro centri di potere: in tutto questo, una violenta e inedita emergenza sanitaria ha stravolto le vite di ognuno di noi come nient’altro nella nostra storia recente.

Ebbene, in quella uggiosa giornata invernale di fine anno, l’allora premier italiano Matteo Renzi vedeva infrangersi il suo progetto di riforma costituzionale che avrebbe rivoluzionato l’assetto istituzionale italiano, cambiando per sempre il modello di rapporto tra Stato e cittadini con cui siamo abituati a convivere almeno dal 1994. Fine del bicameralismo perfetto (con il Senato che avrebbe perso peso e incisività a favore della Camera) e un nuovo rapporto tra Roma e le regioni, con annessa l’abolizione del CNEL.

Renato Brunetta nuovo presidente del Cnel: come funziona la sua nomina

È proprio su quest’ultima voce che l’opinione pubblica è tornata a concentrarsi negli ultimi giorni. Stiamo parlando del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, un ente previsto in maniera esplicita dall’articolo 99 della nostra Costituzione: il suo ruolo dovrebbe essere quello di aiutare l’esecutivo e il Parlamento nell’approvazione di decreti e riforme che vadano a migliorare le dinamiche professionali (e, di conseguenza, anche sociali e finanziarie) dei cittadini.

Uno dei cosiddetti “organi ausiliari“, che al suo interno vede la presenza di ben 64 consiglieri, indicati e nominati secondo il seguente schema:

  • 8 di loro vengono individuati direttamente dal presidente della Repubblica in carica;
  • 2 vengono scelti dal capo del governo, dopo un consulto con i ministri competenti;
  • i rimanenti 54 sono in rappresentanza delle associazioni attive in questi ambiti e delle diverse categorie produttive (22 sono espressione dei lavoratori dipendenti, 9 dei professionisti autonomi, 17 delle imprese, 3 dei dirigenti e 3 delle realtà di volontariato).

Quanto percepirà Renato Brunetta come nuovo presidente del Cnel

Dopo l’ultimo mandato quinquennale affidato alla figura di Tiziano Treu (giurista vicentino indicato nel 2017 dal Partito Democratico, con un passato da ministro nella Prima e nella Seconda Repubblica), in queste ore il ruolo di presidente è stato affidato niente meno che a Renato Brunetta. Figura di spicco di Forza Italia negli anni di massimo consenso, titolare del dicastero della Pubblica amministrazione nel quarto governo di Silvio Berlusconi e poi in quello più recente di Mario Draghi, andrà a rivestire il nuovo incarico in virtù di una grande esperienza proprio sui temi dell’economia e del lavoro.

Sono proprio questi i connotati che gli permetteranno di insediarsi sullo scranno più alto del Cnel, la cui sede è da sempre situata a Villa Lubin, nel cuore del parco di Villa Borghese a Roma. Secondo le ultime indiscrezioni filtrate da Palazzo Chigi, Renato Brunetta non percepirà nemmeno un euro di stipendio per il suo nuovo lavoro, ma dovrà attendere ancora circa un mese per mettersi all’opera, visto che dovranno essere nominati anche i 64 consiglieri che lo affiancheranno nei prossimi 5 anni.