La coalizione sprofonda, oltre 9 punti tra i partiti: i dati

Chi vincerebbe le elezioni politiche se si andasse al voto oggi? I sondaggi parlano chiaro e ci sono partiti che possono fare festa, altri si leccano le ferite

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Ferragosto è alle spalle e presto la macchina politica si rimetterà in moto, con settembre che è ormai vicino e le settimane di ferie dei Parlamentari volgono al termine. In attesa della riapertura delle porte di Montecitorio e Palazzo Madama, dove deputati e senatori si riaccomoderanno per ritornare al lavoro di ogni giorno per il bene della Nazione, c’è però chi può fare festa e chi si lecca le ferite a causa degli ultimi sondaggi politici che fotografano la situazione in Italia.

C’è chi, senza grandi sorprese, si conferma davanti a tutti come Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e chi, dall’altro lato, cerca di rimettere insieme i cocci come il Pd e la sinistra in generale. Una situazione che, se si andasse a votare oggi, darebbe un risultato chiaro alle urne.

La situazione nel centrodestra

A fare il punto della situazione sono le rilevazioni di Lab2101 per Affari Italiani, sondaggi che fotografano gli equilibri nel panorama politico italiano a quasi un anno dalle elezioni che hanno visto trionfare il centrodestra. E la coalizione si conferma sempre avanti, grazie e soprattutto a Giorgia Meloni e il suo Fratelli d’Italia che resta il primo partito del paese col 29,4% e un +0,3 rispetto alle precedenti rilevazioni che fa sperare gli azzurri.

Cresce e va in doppia cifra anche la Lega di Matteo Salvini, che con un salto dello 0,6% sale al 10,2% mettendosi alle spalle un periodo negativo fatto di tanti alti e bassi. Per quanto riguarda Forza Italia, orfana di Silvio Berlusconi, è oggi al 7,6%, un dato che resta in linea con il risultato ottenuto a settembre 2022 e che, in una fase di transizione dovuta alla morte del Cavaliere, fa sorridere.

A crescere, poi, è anche Noi moderati, che raggiunge lo 0,7% registrando un +0,2%. Considerando tutto il centrodestra, quindi, la coalizione ha guadagnato il +1,2% dei consensi, salendo al 47,6%. Dato che, se confrontato con le Politiche del 2022, è un grande passo avanti con un netto +3,6% guadagnato in un anno.

Cosa succede alla sinistra

C’è chi fa festa, sì, ma anche chi da stappare lo spumante e brindare è lontano. Lontano addirittura 9 punti, tanta è la distanza tra FdI e il Partito Democratico che nelle ultime rilevazioni perde lo 0,1 e si porta al 20,2%.

Una situazione in netta contrapposizione con i primi mesi da segretaria di Elly Schlein, che dopo la crescita esponenziale vede ora i dem navigare a vista. Perde anche Azione di Carlo Calenda, che scende dello 0,3 arrivando al 3,9%, mentre Italia Viva di Matteo Renzi è fermo al 2,7% (-0,1%).

Unica eccezione nell’opposizione è il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, che registra una crescita dello 0,7% raggiungendo quota 15,8%.

Per quanto riguarda i partiti minori, Alleanza Verdi-Sinistra scende al 3,4% dal 3,6% e +Europa cala al 2,6% (-0,1%). L’alleanza di centrosinistra, quindi, raccoglie in totale il 26,2% manifestando ancora una volta un ritardo davvero consistente dal centrodestra che, se oggi si andasse al voto alle Politiche, manterrebbe tranquillamente il potere e, anzi, si confermerebbe grazie a una crescita che invece la sinistra non riesce a cogliere nonostante i tanti e diversi problemi che la maggioranza sta affrontando al Governo, come per esempio il tanto discusso tema del caro carburanti.