Sondaggi, boom di due partiti nel dopo Berlusconi

Da una parte ci sono i sondaggi che segnano il buono stato di salute del partito, dall'altro il dolore per la perdita del leader e il rebus sul futuro che sarà

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Il mondo della politica resta orfano di un leader che ha fatto la storia del nostro Paese, Silvio Berlusconi morto a Milano il 12 giugno 2023 a causa della leucemia contro la quale combatteva ormai da due anni. Una malattia che ha portato via il Cavaliere all’età di 86 anni proprio quando stava progettando un cambio per il suo partito, Forza Italia, il cui futuro appare un rebus senza risposte certe.

E mentre il Paese intero piange l’ex presidente del Consiglio, il partito che verrà ereditato dal Cavaliere può sorridere, perché gli ultimi sondaggi segnano una crescita progressiva che fa ben sperare a chi si troverà a guidare il gruppo nel post Berlusconi.

L’eredità di Berlusconi

A fornire un quadro di quella che è l’eredità politica di Berlusconi, dopo aver ampiamente parlato di quella che è la sua eredità economica, ci pensano i sondaggi di SWG per La7. Nel consueto appuntamento settimanale con le rilevazioni dell’istituto, infatti, si registra l’ennesimo passo avanti di Forza Italia.

Al 12 giugno, data della scomparsa del Cavaliere, il partito infatti è al 7,3%, guadagnando un +0,3 che lo fa salire tra le preferenze tanto da mantenerlo fisso come il quinto del Paese e lo fa avvicinare alla Lega.

Il Carroccio, infatti, dista solo 1,5 punti, col partito di Salvini che rispetto all’ultima rilevazione della scorsa settimana ha perso lo 0,2 portandosi ora all’8,8% delle preferenze.

Meloni e Schlein in crisi?

Se c’è chi sale, c’è anche chi scende. E dopo un periodo più che positivo che l’ha portata all’exploit di settembre 2022 e l’ha accompagnata positivamente nei mesi, a leccarsi le ferite è Giorgia Meloni. Fratelli d’Italia, va sottolineato, resta saldamente il primo partito in Italia, ma da qualche settimana è in discesa.

Rispetto alla scorsa settimana, infatti, FdI si trova con un -0,4 che lo porta al 28,7%. Più indietro, e anch’esso in perdita, il Partito Democratico. L’effetto Schlein infatti sembra essersi ormai esaurito per i dem, che perdono lo 0,2 e sono ora al 20,2%.

C’è chi scende e chi sale, come il Movimento 5 Stelle. Per i dem che perdono, infatti, ci sono i grillini che guadagnano e si portano al +0,3 per un 15,4% che fa sorridere il presidente Giuseppe Conte e tutti i pentastellati.

Guardando invece agli altri, si registra un piccolo passo avanti di Azione (+0,1 per il 3,9%), così come +Europa (+0,1 per il 2,5%) e Unione Popolare (+0,1 per il 1,6%). Restano stabili invece Per l’Italia con Paragone, saldo al 2,2% così come Noi Moderati che non si smuove dall’1%.

E Matteo Renzi? Italia Viva dopo essersi staccato dal Terzo Polo con Azione di Carlo Calenda non ha vissuto di certo momenti positivi. Ma nell’ultima rilevazione del 12 giugno il partito dell’ex presidente del Consiglio ed ex sindaco di Firenze può tornare a sorridere grazie a +0,3 che segue il passo di Forza Italia e Movimento 5 Stelle tra i partiti che sono cresciuti di più. Per i numeri, secondo la rilevazione di SWG per La7, Italia Viva è oggi al 3%, dato che lo fa essere l’ottavo partito del Paese di poco alle spalle di Verdi e Sinistra (-0,2 per il 3,4% negli ultimi sondaggi).