PMI e digitalizzazione: tutto sul bando Digital Business della Regione Lombardia

Regione e Unioncamere mettono in campo una dotazione finanziaria complessiva di 11,713 milioni di euro per la digitalizzazione, il commercio elettronico e l’innovazione di PMI e microimprese

La pandemia e la grave crisi economica che si è abbattuta sulle economie europee spingono la digitalizzazione delle imprese. Il rafforzamento della competitività del sistema produttivo investendo sul digitale, l’innovazione tecnologica e l’internazionalizzazione è uno degli obiettivi cardine del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza presentato dal governo Draghi a Bruxelles.

PMI e digitalizzazione, quale futuro nel PNRR

Una politica di incentivazione fiscale, già in corso, studiata per colmare il gap di “digital intensity” del nostro sistema produttivo verso il resto d’Europa (i minori investimenti sono valutabili in 2 punti di Pil, specie nella manifattura e nelle PMI), lo sviluppo di un’infrastruttura di reti fisse e mobili ad altissima capacità (Very High Capacity Network), reti ultraveloci come banda larga e 5G, Transizione 4.0, investimenti ad alto contenuto tecnologico, tecnologie satellitari ed economia spaziale, politiche industriali di filiera e internazionalizzazione sono i nodi strategici su cui l’Italia intende puntare per la sua ripresa.

Molti settori d’eccellenza del Made in Italy sono oggi caratterizzati da una forte incidenza di micro e piccole imprese. Queste ultime rappresentano quasi il 70% del valore aggiunto industriale non-finanziario e l’80% della forza lavoro. Ma la frammentazione e le ridotte dimensioni hanno portato nel lungo periodo a problemi di competitività, soprattutto nei settori dove sono maggiormente rilevanti le economie di scala e la capacità di investimento. Inoltre, gli impatti economici della crisi hanno determinato situazioni di grave tensione patrimoniale e finanziaria in molte società, specie nelle PMI, con conseguenti potenziali impatti sulle filiere produttive.

È in questo quadro che si innestano i bandi che diverse istituzioni locali stanno lanciando per sostenere la ripresa.

Il bando Digital Business della Regione Lombardia

Prima a partire è la Regione Lombardia, che in collaborazione con Unioncamere Lombardia ha aperto il bando Digital Business che mette in campo una dotazione finanziaria complessiva di 11,713 milioni di euro per la digitalizzazione, il commercio elettronico e l’innovazione di PMI e microimprese.

“Si tratta di una misura che dà la possibilità alle imprese Lombarde di rafforzarsi sul digitale e utilizzare completamente i grandi benefici del settore aggiungendo quote di mercato” spiega l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Guido Guidesi. “Durante il lungo periodo di chiusura i nostri imprenditori con caparbietà e l’ingegno che li contraddistingue hanno saputo trovare anche strade alternative per tornare a correre. Il digitale e l’e-commerce sono gli esempi più utilizzati. Per questo motivo come Regione abbiamo deciso di intervenire con un investimento consistente”.

“Regione Lombardia ancora una volta sostiene concretamente il sistema imprenditoriale locale. Vogliamo stare al passo con la domanda di servizi e infrastrutture digitali che il mercato post-Covid richiede” aggiunge l’assessore regionale al Turismo Lara Magoni. “La crisi che stiamo vivendo ci sta insegnando ad esplorare e sviluppare nuovi canali per ampliare le opportunità di business. La crescita esponenziale dell’utilizzo dei grandi portali online per l’acquisto di beni di consumo, di prima necessità e servizi, coinvolge naturalmente settori nevralgici per l’economia lombarda come il turismo, la moda e il design. La misura di Regione Lombardia, intende sostenere quelle realtà economiche e commerciali che rappresentano il fulcro della tradizione e della qualità artigiana dei nostri territori”.

Due le linee di intervento previste nel bando della Regione:

  • Voucher digitali I4.0 Lombardia 2021
  • E-commerce.

Bando Digital Business Lombardia: linea Voucher digitali I4.0 Lombardia 2021

È rivolta alle micro, piccole e medie imprese che, nell’ambito delle attività previste dal Piano Transizione 4.0, intendono sviluppare la propria capacità di collaborazione con soggetti altamente qualificati nel campo dell’utilizzo delle tecnologie I4.0, promuovere servizi o soluzioni focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali grazie ad interventi di digitalizzazione ed automazione funzionali, nonché implementare modelli di sviluppo produttivo green driven orientati alla qualità e alla sostenibilità tramite prodotti o servizi con minori impatti ambientali e sociali.

Contributi previsti

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto per due tipi di interventi:

  • intervento micro: possono accedere le microimprese, l’investimento minimo è di 4mila euro, il contributo pari al 70% delle spese ammissibili, il contributo massimo è di 5mila
  • intervento piccolo-medio: possono accedere PMI e microimprese, l’investimento minimo è di 10mila, il contributo pari al 50% delle spese ammissibili, il contributo massimo è di 15mila.

La dotazione finanziaria complessiva è di 7.188 milioni, così suddivisi:

  • 3.594 milioni a carico di Regione Lombardia
  • 3.594 milioni a carico delle Camere di Commercio della Lombardia, di cui:
    Bergamo 300mila
    Brescia 1.300mila
    Como – Lecco 244mila
    Cremona 100mila
    Mantova 250mila
    Milano – Monza Brianza – Lodi: 1 milione
    Pavia 120mila
    Sondrio 80mila
    Varese 200mila.

Beneficiari

Possono presentare domanda di partecipazione le imprese che siano in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere iscritti al Registro delle Imprese e risultare attivi;
  • non avere alcuno dei soggetti del cosiddetto Codice delle leggi anti mafia per il quale sussistano cause di divieto, decadenza o sospensione;
  • non essersi trovati in difficoltà ai sensi dell’articolo 2, punto 18 del Regolamento UE 651/2014 alla data del 31 dicembre 2019 oppure, in caso di imprese di micro e piccole dimensioni, non trovarsi in procedura concorsuale per insolvenza alla data della concessione.

Ogni impresa può presentare al massimo una domanda.

Spese ammesse

Sono ammesse al contributo le seguenti voci di spesa:

  • consulenza erogata direttamente da uno o più fornitori qualificati dei servizi
  • formazione erogata direttamente da uno o più fornitori qualificati o tramite soggetto individuato dal fornitore qualificato (in tal caso tale soggetto deve essere specificato in domanda), riguardante una o più tecnologie tra quelle previste al punto “Interventi ammissibili”;
  • investimenti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto (senza vincoli relativi alla natura del fornitore).

Domanda

Le domande di partecipazione al bando sono partite il 17 maggio e possono essere inviate fino alle 12.00 del 18 giugno 2021 esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso il sito webtelemaco.infocamere.it.

Qui potete consultare e scaricare il bando Digital business – Linea “Voucher digitali I4.0 Lombardia 2021.

Bando Digital Business Lombardia: linea E-commerce

È rivolta alle micro, piccole e medie imprese che intendono sviluppare e consolidare la propria posizione sul mercato nazionale o internazionale tramite l’apertura o il consolidamento di un canale commerciale per la vendita online dei propri prodotti: in particolare, incentivazione dell’accesso a piattaforme cross border (B2B o B2C) e a sistemi e-commerce proprietari (siti e/o app mobile).

Contributi previsti

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto per due tipi di interventi:

  • intervento micro: possono accedere le microimprese, l’investimento minimo è di 4mila euro, il contributo pari al 70% delle spese ammissibili, il contributo massimo è di 5mila
  • intervento piccolo-medio: possono accedere PMI e microimprese, l’investimento minimo è di 10mila, il contributo pari al 50% delle spese ammissibili, il contributo massimo è di 15mila.

La dotazione finanziaria complessiva è di 4.525 milioni, così suddivisi:

  • 2.450 milioni a carico di Regione Lombardia, di cui:
    1.875mila Direzione Generale Sviluppo Economico
    575mila Direzione Generale Turismo, Marketing territoriale e Moda
  • 2.075 milioni a carico delle Camere di Commercio della Lombardia, di cui:
    Bergamo: 200mila
    Brescia: 700mila
    Como – Lecco: 150mila
    Cremona: 50mila
    Mantova: 40mila
    Milano – Monza Brianza – Lodi: 700mila
    Pavia: 85mila
    Sondrio: 50mila
    Varese: 100mila.

Lo stanziamento delle Camere di Commercio è destinato alle imprese con sede oggetto dell’intervento nel territorio di riferimento della corrispondente Camera di Commercio. Le risorse di Regione Lombardia – Direzione Generale Turismo, marketing territoriale e moda sono destinate al finanziamento dei progetti su tutto il territorio regionale
Le risorse di Regione Lombardia – Direzione Generale Sviluppo Economico a saranno allocate su base provinciale a raddoppio delle risorse camerali.

Beneficiari

Possono presentare domanda di partecipazione le imprese che siano in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere micro, piccola o media impresa
  • 
avere la sede operativa iscritta e attiva al Registro Imprese delle Camere di commercio della Lombardia al momento dell’erogazione del contributo;
  • non avere ricevuto finanziamenti a fondo perduto su bandi regionali o camerali per le medesime spese;
  • essere in regola con il pagamento del diritto camerale annuale;
  • non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi situazione equivalente.

Spese ammesse

Sono ammesse al contributo le seguenti voci di spesa:

  • accesso ai servizi di vendita online sui canali prescelti (tariffe di registrazione ed eventuali commissioni sulle transazioni effettivamente realizzate, sostenute durante il periodo di validità del progetto);
  • 
consulenza per la verifica e analisi del posizionamento online, studio di mercato e valutazione dei competitor;
  • analisi di fattibilità del progetto, con particolare riferimento alle esigenze di adeguamento amministrativo, organizzativo, formativo, logistico, di acquisizione di strumenti e servizi;
realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per il canale digitale, con specifico riferimento al portafoglio prodotti, ai mercati di destinazione, domestico e/o internazionale, e ai siti di vendita online prescelti (come predisposizione delle schede prodotto nonché di tutorial, gallery fotografiche, webinar, per la presentazione degli articoli e relative traduzioni in lingua);
  • organizzazione di interventi specifici di formazione del personale, fino a un limite massimo del 20% della somma delle restanti voci di spesa, ad esclusione dell’acquisto di macchinari e software;
acquisizione ed utilizzo di forme di smart payment;
  • progettazione, sviluppo e/o manutenzione di sistemi e-commerce proprietari (siti e/o app mobile), anche per quanto riguarda la sincronizzazione con canali marketplace forniti da soggetti terzi e la traduzione del sito in almeno una lingua straniera;
  • acquisto di macchinari, attrezzature e hardware necessari alla realizzazione del progetto e finalizzati agli investimenti ammissibili, fino a un limite massimo del 15% della somma
delle restanti voci di spesa
acquisto di software, licenze software e spese per canoni e utenze relativi a servizi finalizzati agli investimenti ammissibili;
  • progettazione, sviluppo e/o manutenzione di showroom digitali (showroom virtuali o virtual store) che si possono integrare con piattaforme e-commerce e che migliorano le performance di vendita e di customer care attraverso l’utilizzo di tecnologie immersive quali, ad esempio: VR 360, realtà aumentata, visualizzatori di prodotti 360;
  • progettazione, sviluppo e/o manutenzione di piattaforme di AR Business commerce, ad esempio simulatori 3D olografici che permettano di visualizzare gli ambienti (es. per mostrare la propria azienda: dotazione tecnologica, parco macchine,..), servizi, lavorazioni e prodotti (visualizzando i dati tecnici di interesse, esempi di lavorazioni effettuate, etc..);
  • 
predisposizione alla creazione di offerte digitali personalizzate sul cliente tramite Intelligenza Artificiale e Machine Learning;
  • 
sostegno al posizionamento dell’offerta sui canali commerciali digitali prescelti verso i mercati selezionati (SEO), domestico e/o internazionale;
automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web (API – Application Programming Interface);
  • 
raccordo tra le funzionalità operative del canale digitale di vendita prescelto e i propri sistemi CRM;
protezione e/o registrazione dei marchi e/o degli articoli compresi nel portafoglio prodotti nei mercati di destinazione prescelti;
  • campagna digital marketing ed attività di promozione sui canali digitali domestico e/o internazionale.

Domanda

Le domande di partecipazione al bando sono partite il 19 maggio e possono essere inviate fino alle ore 12.00 del 22 giugno 2021 esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso il sito webtelemaco.infocamere.it.

Segnaliamo che, a causa dell’elevato traffico registrato alle 10 del 19 maggio per la presentazione delle domande, il sistema è andato in tilt e si è bloccato. Per non creare disguidi e disparità il bando è stato immediatamente chiuso. La Regione Lombardia fa sapere che verrà comunicata la nuova data di apertura per consentire alle imprese di accedere ai contributi a parità di condizioni.

Qui potete consultare e scaricare il bando Digital business – Linea E-commerce.

L’assegnazione del contributo avverrà con procedura a sportello valutativo, secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda. Il contributo sarà erogato ai beneficiari dalla Camera di Commercio competente territorialmente a seguito della verifica della rendicontazione delle spese sostenute.