Bonus export digitale plus 2024, da Invitalia 10.000 euro alle microimprese

Il governo punta a sostenere gli sforzi delle piccole imprese nella conquista di fette di mercato internazionali. Sul piatto ci sono 10.000 euro a fondo perduto a titolo di rimborso per le singole realtà imprenditoriali e 25.000 euro per le reti di imprese e i consorzi

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Bonus export digitale plus è un incentivo stanziato per sostenere l’internazionalizzazione delle microimprese manifatturiere attraverso l’acquisizione di soluzioni digitali per l’export. L’incentivo è promosso dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con l’Agenzia Ice e viene gestito da Invitalia.

Il Bonus export digitale plus 2024

Questo l’ammontare del contributo a fondo perduto, che viene concesso in regime de minimis:

  • 10.000 euro alle singole imprese (a fronte di spese non inferiori a 12.500 euro);
  • 22.500 euro alle reti e consorzi (a fronte di spese non inferiori a 25.000 euro).

Le spese si considerano al netto dell’Iva e sono ammissibili unicamente gli investimenti effettuati presso fornitori inseriti in un apposito elenco. Nessun investimento inferiore alle somme indicate verrà coperto dal Bonus esport digitale plus. Il contributo è erogato in unica soluzione e per ottenerlo è necessario presentare la rendicontazione delle spese sostenute presso società fornitrici iscritte all’elenco dei fornitori di soluzioni digitali per l’export istituito ai sensi dell’Autorizzazione del Direttore Generale n. 20/21. Sono ammissibili esclusivamente titoli di spesa in formato elettronico emessi in data successiva alla presentazione della domanda di contributo.

Ciascuna impresa può aderire a una sola rete o consorzio beneficiario dell’intervento. Non possono aderire alle reti o ai consorzi le imprese che presentano direttamente domanda di concessione del contributo.

Quali spese sono ammesse

Le spese ammesse al beneficio sono unicamente quelle espresse dall’articolo 5 del bando, ovvero: consulenze finalizzate all’adozione di soluzioni digitali, e-commerce, siti, app, sistemi di smart payment, traduzioni, shooting fotografici, video, web design, content strategy, strategie di comunicazione e promozione, spese per digital marketing, ottimizzazioni Seo e Sem, campagne di content marketing, spese relative alla tutela della proprietà intellettuale, inbound marketing, couponing, spese nel campo del socia media marketing, servizi di Cms, spese relative a piattaforme SaaS e spese relative a dotazioni hardware.

Non sono ammesse le spese generiche: la condizione è che ogni investimento sia funzionale alla internazionalizzazione della microimpresa.

Riserva per le zone alluvionate

Il bando prevede una riserva di 4,5 milioni di euro (3 + 1,5) a favore esclusivamente delle aziende aventi sede, operativa o produttiva, nelle zone alluvionate di Emilia-Romagna, Marche e Toscana per le quali il Consiglio dei Ministri abbia deliberato lo stato di emergenza nelle date 23-25 maggio 2023 e 3 novembre 2023. L’elenco dei Comuni interessati è stabilito dal bando.

Come fare domanda

L’istanza di accesso al contributo a fondo perduto va presentata sul sito di Invitalia fino alle 10:00 del 12 aprile 2024. Dopo essersi loggati con Spid o Cns occorre accedere alla propria area riservata per compilare la domanda. È indispensabile disporre di una firma digitale e di una Pec.

Non è possibile presentare domanda come persona fisica: l’istanza può unicamente essere presentata a nome e per conto di un’impresa o di una rete di imprese e consorzi.

A seguito della presentazione della domanda, l’impresa richiedente riceve un Cup (Codice unico di progetto) che va riportato su tutti i giustificativi di spesa e titoli di pagamento.

Società fornitrici

C’è un limite temporale fissato anche per le società fornitrici, che possono avere sede in Italia, ma anche all’interno dell’area Ue: le istanze devono essere trasmesse esclusivamente tramite la piattaforma dedicata fino alle 17:00 del 30 settembre 2024.

Maggiori informazioni sul sito di Invitalia.