Che cos’è l’AIM Italia

Lanciato il 1 marzo 2012, AIM Italia è il mercato borsistico che raccoglie tutte le quotazioni delle piccole e medie imprese. Ecco come funziona

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Pubblicato: 30 Luglio 2018 17:43Aggiornato: 31 Maggio 2024 05:57

L’AIM Italia è il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita. AIM è l’acronimo di Alternative Investment Market e ha l’obiettivo di raccogliere fondi per le PMI che vogliono tentare la carta del mercato azionario. L’AIM è nato nel 1995 nel Regno Unito ed è arrivato in Italia nel 2008 dopo l’acquisizione da parte di London Stock Exchange di Borsa Italiana. AIM Italia è stato presentato in Italia il 22 giugno del 2009 e il 1 marzo del 2012 è stato accorpato con il MAC, il Mercato alternativo dei capitali. L’AIM Italia raccoglie le quotazioni solamente delle PMI e rispetto al mercato borsistico ha un processo di ammissione molto più flessibile, tarato esclusivamente sulle necessità delle aziende.

Come accedere ad AIM Italia

Come detto, per essere ammessi al listino di AIM Italia le piccole e medie imprese hanno una procedura semplificata. Non è necessario presentare un prospetto informativo e non bisogna pubblicare i resoconti trimestrali della gestione dell’azienda. L’ammissione dell’azienda viene valutata da un Nominated Adviser (Nomad), persona responsabile nei confronti di Borsa Italiana e che deve accompagnare la PMI non solo nelle fasi iniziali, ma anche durante il periodo della quotazione. Il Nominated Adviser è un consulente che permette alla PMI di superare con facilità le problematiche del mercato azionario.

I vantaggi dell’AIM Italia

Rispetto all’accesso al mercato principale, i costi per partecipare all’AIM Italia sono molto più contenuti. Ma allo stesso tempo gli investitori hanno la sicurezza di acquistare azioni di aziende che hanno subito dei controlli e che nel lungo periodo non dovrebbero mostrare segnali di instabilità. Inoltre, grazie alla creazione dei PIR, i Piani individuali di risparmio, lo strumento voluto dal Governo per aumentare gli investimenti a favore delle piccole e medie imprese, sono sempre di più gli istituti finanziari che stanno spostando le risorse verso l’AIM Italia. Un modo per molte PMI di ricevere finanziamenti e di investire in nuovi progetti.

Riportiamo di seguito tutti i vantaggi previsti:

  • Flessibilità di regolamento per le PMI, al fine di poter garantire un percorso semplificato alla quotazione, con adempimenti post quotazione calibrati per piccole e medie imprese;
  • Centralità del Nomad, ovvero il consulente che affianca la società durante la fase di ammissione, e per l’intera permanenza sul mercato;
  • Rapidità e costi contenuti per l’accesso al mercato dei capitali, rispetto al mercato principale. In questo modo si assicurano trasparenza e liquidità agli investitori;
  • Requisiti di accesso semplificati rispetto al mercato principale. Non è infatti prevista una donazione, sia minima che massima, della società in termini di capitalizzazione. Per quanto concerne il flottante, è invece sufficiente una soglia minima del 10%. Non sono previsti requisiti neanche in tema di governance, così come non sono richiesti requisiti economico-finanziari di alcun tipo.

Requisiti AIM Italia

I requisiti per accedere al mercato AIM Italia sono principalmente tre: il Nomad deve accompagnare l’azienda in ogni suo momento durante l’ammissione e la soglia minima in termini di flottante deve essere almeno del 10%. Inoltre, la piccola e medie impresa deve presentare almeno un bilancio certificato.