Azienda italiana alla conquista degli Usa: la “super stampante 3D” lombarda sbarca in Texas

La PMI innovativa fondata nel 2017 specializzata in servizi avanzati di Additive Manufacturing compie un importante passo avanti nel suo processo di internazionalizzazione

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Redazione

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Il cammino verso l’internazionalizzazione e l’innovazione delle PMI italiane è lungo e incerto, ma fortunatamente qualcosa si muove. Anche grazie al nuovo Fondo Simest, che con una dotazione finanziaria di 4 miliardi offre assistenza alle piccole e medie imprese e alle filiere produttive che vogliano espandersi all’estero, qualcosa sta cambiando. Fortunatamente, comunque, gli esempi virtuosi ci sono e parlano da sé.

È il caso ad esempio della lombarda Caracol, PMI innovativa fondata a fine 2017 specializzata in servizi avanzati di Additive Manufacturing applicati specialmente alle industrie aerospace, luxury automotive e nautica, che ora sbarca negli Usa e apre la sua prima sede in Texas.

Una super stampante 3D, in pratica, che arriva dove nessun altro è arrivato ancora. Grazie all’integrazione tra le teste di estrusione brevettate, lo sviluppo di un software dedicato e l’utilizzo di bracci robotici come supporto di movimento, l’azienda è riuscita a superare i limiti di un mercato che sembrava cristallizzato. Riesce ad esempio a produrre dime e stampi per la produzione di componenti di velivoli per grandi gruppi internazionali, parti finite di sovrastrutture di yacht e imbarcazioni per aziende leader nel marino, ma anche rivoluzionari progetti per avviare virtuosi processi di circular economy in settori come quello dell’energy o del design.

Dopo aver avviato in Europa il più grande centro produttivo di stampa 3D di grandi dimensioni, dopo anni di sviluppo del mercato, dopo decine di collaborazioni con clienti e partner americani e un team in loco, Caracol ha deciso ora di espandersi negli States aprendo un nuovo quartier generale ad Austin. L’evento inaugurale è stato celebrato in occasione del Formnext Forum, tra le principali conferenze del settore della stampa 3D statunitense.

Perché proprio Austin? Perché da tempo rappresenta un vero paradiso per gli sviluppatori della stampa 3D, un ecosistema ottimale per la crescita di un business manufatturiero innovativo specializzato in questo settore.

La mossa dell’internazionalizzazione si inserisce in un più ampio processo portato avanti da Caracol con il supporto dei suoi consulenti strategici, legali e finanziari, Growth Capital – la prima banca di investimento tech nell’ecosistema Venture Capital, con un tasso di successo del 90% – Fieldfisher, e ICP Americas, che hanno anche coordinato lo sviluppo della nuova struttura di governance del gruppo. Per l’apertura della sede estera, è stata una partnership con TyRex Group, azienda innovativa texana leader nel settore manifatturiero.

Caracol potrà così produrre e assemblare direttamente in Nord America le sue piattaforme Heron AM, sistemi integrati hardware e software di Stampa 3D di Grande Formato, la cosiddetta LFAM. Riuscendo così a garantire il massimo di conformità agli standard di qualità e le certificazioni locali, tempi di consegna più rapidi, un servizio post-vendita dedicato e anche supporto nello sviluppo di applicazioni per clienti e partner nordamericani.

“Questo è un passo importante per il nostro percorso di espansione internazionale. La Manifattura Additiva di grande formato nel mercato nordamericano sta crescendo rapidamente e Caracol è orgogliosa di svolgere un ruolo chiave in questo contesto,” afferma Francesco De Stefano, Co-fondatore and CEO di Caracol. “Grazie alla nuova sede negli Stati Uniti e alla produzione locale, saremo in grado di spingerci ancora oltre i limiti di questo settore, fornendo ai nostri clienti nordamericani una tecnologia di altissima qualità e prodotta direttamente in loco”. L’azienda lombarda ha come obiettivo quello di triplicare il volume d’affari in Nord America nei prossimi due anni.

La forza innovativa dell’azienda lombarda sta nella capacità di offrire un prodotto che bypassa le tradizionali dimensioni delle stampanti 3D industriali, con costi operativi inferiori rispetto a processi tradizionali e ad altre soluzioni sul mercato. Caracol, che conta all’attivo 40 dipendenti, è riuscita quindi nel suo obiettivo di oltrepassare i limiti della manifattura additiva in termini di dimensioni, efficienza, e sostenibilità. Riuscendo a sviluppare una piattaforma tecnologica integrata, hardware e software, per produrre componenti avanzati di grandi dimensioni, è una soluzione unica nel suo genere, e 100% Made in Italy.

Contenuto offerto da Caracol – Growth Capital.