Pensioni, da luglio scattano gli aumenti: le cifre

Dopo essere stato rinviato per diversi mesi, l'incremento sulle pensioni minime scatterà a luglio, comprensivo di tutti gli arretrati del primo semestre

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Sono in arrivo a luglio i tanto agognati aumenti sulle pensioni minime. La maggiorazione, introdotta con la Legge di Bilancio, è comprensiva di tutti i mesi in cui era prevista nel trattamento previdenziale a partire da gennaio 2023, per cui gli over 75 potranno ricevere tutto in una volta sull’assegno 200 euro in più.

Aumenti delle pensioni minime: le cifre

La misura a sostegno dei trattamenti minimi è stata finanziata dal Governo con uno stanziamento di circa 400 milioni di euro per il 2023, in aggiunta all’integrazione già applicata con la rivalutazione al caro-vita degli assegni più bassi al 7,3% dell’inflazione, che ha dunque già elevato le minime da 525,38 euro a 563,74 euro.

L’aumento delle pensioni minime sarà per quest’anno del 6,4%, ma soltanto per chi ha più di 75 anni: questa categoria riceverà un incremento di 36,08 euro, che farà salire il mensile da 563,74 a 599,32 euro.

I contribuenti sotto questa soglia di età riceveranno soltanto 8,46 euro in più, passando da 563,74 euro a un massimo di 572,2 euro al mese.

Come ricordato dall’Inps con la circolare n. 35 del 3 aprile 2023 “sono escluse dalla base di calcolo le prestazioni fiscalmente non imponibili (ad esempio, le somme corrisposte a titolo di maggiorazione sociale, la quattordicesima, l’importo aggiuntivo della pensione); le prestazioni di carattere assistenziale; le prestazioni a carattere facoltativo e le prestazioni di accompagnamento a pensione” (qui abbiamo riportato le istruzioni dell’Inps per il calcolo dell’incremento sulle pensioni minime).

Per finanziare la misura anche nel 2024 è previsto un ulteriore fondo di 379 milioni di euro, con una maggiorazione del 2,7% e senza limiti d’età, anche se il Governo starebbe valutando un incremento ancora più consistente che potrebbe portare le minime per gli over 75 fino a 700 euro.

Come calcolare l’aumento

Con la l’Istituto di previdenza ha fornito le istruzioni di calcolo e di pagamento sull’aumento delle pensioni pari o inferiori al trattamento minimo, riconosciuto dal 1° gennaio 2023 e fino a dicembre 2024.

Il calcolo per stabilire le spettanze è dato dall’importo della pensione lorda complessiva per ciascuna mensilità, compresa la tredicesima, che qui abbiamo spiegato come calcolare.
Sono escluse dalla base di calcolo:

  • le prestazioni non imponibili (come ad esempio la maggiorazione sociale e la quattordicesima)
  • le prestazioni di carattere assistenziale
  • le prestazioni a carattere facoltativo
  • le prestazioni di accompagnamento a pensione.

L’Inps ha precisato inoltre che:

  • Per trattamenti complessivi superiori all’importo mensile della pensione minima e inferiore a tale limite aumentato dell’incremento, l’aumento è attribuito fino a concorrenza del limite maggiorato
  • Per le pensioni in convenzione internazionale, l’aumento scatta sull’importo lordo del pro rata italiano
  • Per le pensioni ai superstiti cointestate il diritto è valutato sulla base del trattamento spettante ai contitolari e ripartito in proporzione alla percentuale spettante
  • Se nel corso del 2023 il beneficiarie compie 75 anni, l’incremento è adeguato dal mese successivo.