Pensioni, pagamenti anticipati anche a marzo. Il calendario

Stesso schema dei mesi precedenti: i beneficiari vengono suddivisi su diversi giorni utilizzando il metodo dell’ordine alfabetico.

Foto di QuiFinanza

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

In seguito alla proroga dello stato di emergenza al prossimo 31 marzo, prosegue il pagamento delle pensioni secondo un calendario prestabilito, per evitare resse e affollamenti all’interno degli uffici postali in primis. Anche per gli assegni previdenziali di marzo, dunque, si seguirà l’ordine alfabetico spalmato su diversi giorni, come accaduto in tutti questi mesi di pandemia da Covid-19.

Calendario pensioni

Date ufficiali da parte di Poste italiane ancora non ce ne sono, ma le indicazioni contenute nella circolare della protezione civile sono piuttosto chiare in proposito. In attesa di conferma ufficiale, il calendario dei pagamenti sarà quasi certamente il seguente:

  • Mercoledì 23 febbraio pagamenti per i cognomi con iniziali da A a B.
  • Giovedì 24 febbraio pagamenti per i cognomi con iniziali da C a D.
  • Venerdì 25 febbraio pagamenti per i cognomi con iniziali da E a K.
  • Sabato 26 febbraio pagamenti per i cognomi con iniziali da L a O.
  • Lunedì 28 febbraio pagamenti per i cognomi con iniziali da P a R.
  • Martedì primo marzo pagamenti per i cognomi con iniziali da S a Z.

Green pass in banca e Posta

Oltre alle classiche misure di contenimento – mascherine e distanziamento – c’è una sostanziale novità dopo gli ultimi decreti del governo. Sia per entrare in Posta che in banca, così come in qualunque altro ufficio pubblico, è obbligatorio dal 1° febbraio possedere ed esibire il green pass. È sufficiente il green pass base, quello che si ottiene con un tampone fatto nelle 48 ore precedenti se rapido, o nelle 72 ore precedenti se molecolare.

Un modo per ritirare la pensione anche senza green pass però c’è: salvo i casi di esenzione alla vaccinazione (qui l’elenco completo), chi è sprovvisto di green pass può comunque delegare il ritiro della pensione a qualcuno che, invece, può esporre alle Poste o in banca la certificazione verde Covid.

Il servizio a disposizione dei contribuenti non è del tutto nuovo. In caso di impossibilità, temporanea o permanente, di riscossione della pensione è da diverso tempo possibile delegare una seconda persona al ritiro della stessa, tramite un modulo su cui deve essere autenticata la firma del delegante (maggiori informazioni su come fare qui).

Consegna a domicilio pensione

Ricordiamo anche che i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli uffici postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti e che non hanno già delegato altri soggetti al ritiro della pensione, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri.

Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito di Poste o contattare il numero verde 800 00 33 22.