Non sempre comprare casa conviene, ecco dove non farlo

Comprare casa non sempre conviene, visto che negli anni in ben sette capoluoghi su dieci gli immobili perdono valore

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Comprare casa può non sempre essere un investimento conveniente, nonostante sia uno dei sogni più diffusi tra giovani e adulti. Acquistare una casa non solo assicura un luogo sicuro per sé e i propri cari, ma anche una propria stabilità.

Tuttavia, raggiungere tale stabilità è sempre più difficile in Italia. Le nuove generazioni si trovano ad affrontare una crisi economica, instabilità geopolitiche e il cambiamento climatico, mentre il precariato le costringe a restare legate al nido familiare senza possibilità di emancipazione.

Anche quando si riesce ad ottenere un mutuo e compiere l’importante passo di acquistare una casa, è inevitabile festeggiare con amici e parenti. Nonostante ciò, un’indagine di Tecnocasa rivela che l’acquisto di un immobile potrebbe non sempre essere una scelta saggia, poiché tutto dipende dalla località.

Infatti, l’andamento dei prezzi delle abitazioni nelle principali città italiane tra il 2012 e il 2022 evidenzia una tendenza negativa. Tecnocasa ha analizzato le performance degli immobili in dieci città, ovvero Bari, Bologna, Firenze, Genova, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Verona. Risulta che, dopo dieci anni, il valore degli immobili in sette di queste città è notevolmente diminuito. Pertanto, ecco le zone dove l’acquisto di una casa potrebbe non essere conveniente.

Dove non conviene comprare

Purtroppo, l’analisi di Tecnocasa dimostra che l’acquisto di una casa non è sempre una decisione vantaggiosa. In ben sette città italiane su dieci, il valore degli immobili è diminuito nel corso di dieci anni, dal 2012 al 2022. Vediamo la classifica delle città in base alla diminuzione del valore delle abitazioni:

  • Genova: È la città che ha subito la maggiore svalutazione del mercato immobiliare. Nel periodo 2012-2022, il patrimonio immobiliare è quasi dimezzato, registrando una perdita del 49,1% a causa dell’anzianità degli edifici, ormai vetusti e logori.
  • Torino: A seguire, troviamo la città della Mole Antonelliana, che ha registrato una perdita del 26%. Nel 2020, durante la pandemia, la città ha raggiunto il punto più basso con una diminuzione del 29,7%, ma ha visto un aumento dei prezzi nel primo semestre del 2021.
  • Roma: Anche la “città eterna” ha sofferto, con una perdita del 24,6% del valore degli immobili dal 2012. Tuttavia, a partire dal 2021, si è registrato un lieve recupero del valore.
  • Palermo: Si posiziona al quarto posto con una diminuzione del valore degli immobili del 21,4% nel giro di dieci anni. Nonostante un aumento del valore nel primo semestre del 2021, il bilancio globale rimane negativo.
  • Napoli: Dopo aver toccato il minimo nel 2016 con una perdita del 14,9% del valore degli immobili, Napoli ha registrato un recupero del 5,2% al 2022 grazie agli investimenti nel settore turistico, ma il bilancio complessivo mostra una perdita del 9,7%.
  • Bari: È la città del Sud che ha perso meno valore. Sebbene abbia sfiorato il minimo con una perdita del 13,4%, ha visto un recupero negli ultimi anni grazie all’attrazione turistica del centro storico, con una crescita dei valori del 6,9%, portando la perdita complessiva al 6,5%.
  • Verona: La città di Giulietta e Romeo ha sfiorato il minimo nel 2015, con le case che valevano il 18% in meno rispetto al 2012. Dal 2016 i prezzi hanno ripreso a crescere con un ottimo recupero, giungendo al 2022 con una perdita limitata al 3,7%.

Questa classifica dimostra l’importanza di considerare attentamente il contesto urbano e le prospettive future prima di decidere di acquistare una casa, poiché non tutte le località hanno garantito una crescita del valore immobiliare nel corso del tempo.

Dove conviene comprare casa

I dati del mercato immobiliare delle città che sono risultate conveniente per l’acquisto di una casa sono stati forniti dall’analisi di Tecnocasa. Le tre città che hanno registrato un bilancio positivo nell’arco di dieci anni sono Milano, Bologna e Firenze.

Milano ha avuto il margine di guadagno maggiore, con una crescita del 28,1%, risultando l’unica città italiana con tale andamento positivo. Nonostante affronti altre problematiche, come la carenza di posti letto per studenti e affitti elevati, il capoluogo lombardo ha registrato una stabilizzazione dei prezzi dopo il minimo del 2016 e ha ripreso la crescita a partire dal 2027, nonostante gli ostacoli imposti dalla pandemia. Tuttavia, secondo il Sole 24 Ore, il 28,1% in dieci anni, con un calcolo molto semplice, corrisponde a una performance media di circa il 3% annuo.

Bologna si piazza subito dopo Milano, registrando una significativa crescita del 15,5% nel valore degli immobili. La città di Lucio Dalla ha avuto una corsa al rialzo dopo aver raggiunto il picco minimo nel 2015.

Firenze, infine, si posiziona come la terza città dove conviene comprare una casa, con il valore degli immobili sostanzialmente stabile nel corso di dieci anni dopo il minimo registrato nel 2014 e 2015.

È importante tenere presente che il valore di un immobile può variare per diverse ragioni, e spesso la posizione del quartiere in cui si trova la casa può influire notevolmente sul prezzo. Pertanto, prima di compiere l’importante passo di acquistare una casa, è fondamentale informarsi sulla città e sugli andamenti del mercato immobiliare, magari consultando un esperto, per evitare sorprese spiacevoli in futuro nel caso in cui si voglia vendere l’immobile.