Mercato immobiliare in ripresa, più mutui e meno affitti

Nel secondo trimestre 2024, il mercato immobiliare italiano mostra segnali di ripresa, con un aumento delle compravendite e un crescente accesso ai mutui, mentre i contratti di locazione diminuiscono

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 8 Novembre 2024 15:23

Nel secondo trimestre del 2024 il mercato immobiliare italiano mostra segnali di ripresa. I dati dell’Agenzia delle Entrate, tradotti dai numeri, indicano un incremento delle compravendite e un aumento dell’accesso ai mutui. Allo stesso tempo si osserva una diminuzione dei contratti di locazione.

Si torna ad acquistare: mercato in ripresa

Le compravendite di abitazioni hanno registrato un incremento dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, con circa 186mila unità scambiate. Il dato registrato dall’Agenzia delle Entrate, nel rapporto dell’Osservatorio del mercato immobiliare, segna un recupero rispetto ai risultati del primo trimestre del 2024, che aveva evidenziato un calo del 7,2%.

L’aumento degli scambi è generalizzato in tutte le aree geografiche del Paese, ma è particolarmente marcato nelle regioni del Nord e nel Centro. I comuni minori hanno trainato la crescita, con un incremento dell’1,6%, rispetto allo 0,2% registrato nelle città capoluogo.

In questo contesto, il ruolo dei mutui diventa cruciale. Oltre il 40% degli acquirenti ha utilizzato un mutuo ipotecario per finanziare l’acquisto della casa. Un dato che rappresenta un aumento rispetto ai trimestri precedenti e riflette la crescente fiducia degli italiani nel mercato immobiliare. Il tasso d’interesse medio iniziale dei mutui è sceso a 3,70%, rendendo l’acquisto di una casa più accessibile per molte famiglie.

Il capitale totale mutuato per l’acquisto di abitazioni ha raggiunto circa 9,6 miliardi di euro, con un incremento di 0,5 miliardi rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. La situazione è alimentata dalla domanda di prime case, che costituiscono circa il 71% del totale degli acquisti. Un aspetto interessante è che il 6,4% delle abitazioni comprate è di nuova costruzione, segnalando una lenta ripresa anche nel segmento delle costruzioni recenti.

La crescita degli acquisti finanziati tramite mutuo indica non solo una maggiore accessibilità al credito, ma anche una stabilità nelle intenzioni di acquisto da parte delle famiglie italiane. Nonostante l’inflazione e l’incertezza economica, il settore mostra segnali di vitalità. Gli acquirenti sembrano spinti dalla necessità di possedere un’abitazione piuttosto che affidarsi al mercato degli affitti, che ha iniziato a presentare delle criticità.

Nel secondo trimestre, i nuovi contratti di locazione hanno subito una diminuzione del 2,7%. La flessione colpisce sia le residenze ubicate in comuni ad alta tensione abitativa sia quelle in comuni non a tensione abitativa. Nonostante la diminuzione dei contratti, i canoni annui hanno registrato un aumento del 2,6%, con un volume complessivo di oltre 1,3 miliardi di euro.

Le differenze tra le grandi città: la mappa

Analizzando le grandi città, emergono differenze significative. A Roma, le compravendite sono aumentate del +3,4%, con quasi il 50% degli acquirenti che ha fatto ricorso a un mutuo ipotecario. La quota di acquisti di prime case è particolarmente alta, attestandosi attorno all’83%. Al contrario, Milano ha registrato un calo del -7,3% nelle compravendite, che suggerisce un raffreddamento del mercato.

Anche nel mercato delle locazioni si notano tendenze opposte: a Roma, i nuovi contratti di locazione sono diminuiti del -9,1%, con una riduzione del canone annuo del 2,5%. Milano, invece, ha visto un aumento del +2,7% nei contratti di locazione, con un incremento del canone annuo del 9,5%.

Il mercato immobiliare italiano è in una fase di transizione, dove tornano a crescere delle compravendite e la richiesta di mutui. Qualcosa sta cambiando, a partire dalla fiducia degli italiani.