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La Borsa del 13 marzo, il rischio dazi sugli alcolici affonda Campari (-4,3%), Milano a -0,8%
Le piazze europee sono previste in calo, spinte al ribasso dai continui rischi dei dazi che coinvolge anche Canada e Unione Europea. A Piazza Affari attenzione a Generali
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Milano scivola dopo il rischio dazi sugli alcolici
Chiusura in calo, ma sopra i minimi di giornata, per le Borse europee. Le nuove minacce di Donald Trump sui dazi (200% su vino, champagne e alcolici europei se l'Ue non revocherà quelli del 50% sul whisky americano) e l'equilibrio precario in Ucraina annullano l'effetto positivo dei dati incoraggianti sulla produzione industriale nell'Eurozona.
Così Milano cede lo 0,8%, Parigi lo 0,61%, Francoforte lo 0,63%, Londra e Madrid sono sulla parità e Amsterdam perde lo 0,14%. Sull'azionario, a Piazza Affari sbanda Campari (-4,31%) sulla prospettiva di maxi dazi al settore alcolici. Sul fronte opposto, bene Nexi (+2,23%), dopo che gli analisti di Citi hanno confermato il rating "buy" sulla base di una migliore crescita dei profitti e dei margini nel 2025-26. Buoni rialzi anche Tim (+2,15%) e Mps (+2,24%), la migliore tra i bancari di Piazza Affari.
Fuori dal listino principale, Webuild (+4,36%) ha accelerato dopo i conti oltre attese e la revisione delle guidance.
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Ancora una mattinata in rosso
Il Ftse Mib torna in territorio negativo, perdendo lo 0,22% a 38.224 punti alle 12, con Buzzi e Stm che registrano un calo superiore ai due punti percentuali. Torna a crescere Leonardo, così come anche le banche e l settore del lusso.
Intanto l'euro continua a scendere, cedendo lo 0,19% e scendendo a 1,086 dollari, nonostante la produzione industriale nell'Eurozona sia tornata a salire a gennaio, con un incremento dello 0,8% rispetto al mese precedente, dopo il -0,4% di dicembre. Su base annua, la contrazione si è azzerata, con una variazione nulla nel primo mese dell’anno, rispetto al -1,5% registrato a dicembre.
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Borse ancora in difficoltà
Le Borse europee non riescono a consolidare i rialzi della vigilia e aprono in calo. Il Ftse Mib di Milano è il peggiore del Vecchio Continente, con un ribasso dello 0,8% dopo aver toccato un minimo di -1%. In flessione anche il CAC 40 di Parigi (-0,4%), il DAX di Francoforte (-0,6%), l'AEX di Amsterdam (-0,2%) e l'IBEX di Madrid (-0,3%).
I mercati restano attenti agli sviluppi della guerra commerciale, in particolare dopo le risposte del Canada e dell’Unione Europea ai dazi del 25% su alluminio e acciaio imposti dall’amministrazione Trump. Gli investitori valutano i dati macroeconomici statunitensi, con particolare attenzione ai prezzi alla produzione e alle richieste di sussidi di disoccupazione, per comprendere lo stato di salute dell’economia americana. In Europa, si attendono invece i dati sulla produzione industriale.
Sul mercato valutario, l’euro scende a 1,087 dollari (da 1,092 ieri), il Bitcoin guadagna lo 0,5% e si porta a 83.091 dollari. Leggero rialzo per il petrolio, con il WTI a 67,83 dollari al barile (+0,22%) e il Brent a 71,14 dollari (+0,3%). Il gas ad Amsterdam cresce dello 0,7% a 42,5 euro per megawattora.
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Generali e Leonardo avanti, flessione per Iveco
Sul Ftse Mib, Generali guida i rialzi con un incremento dello 0,69% a 32,12 euro, seguita da Leonardo, in crescita dello 0,57% a 43,97 euro. Italgas avanza dello 0,41% a 6,12 euro, mentre Brunello Cucinelli registra un aumento dello 0,37% a 109,80 euro. Snam chiude la lista dei principali titoli in positivo con un progresso dello 0,35% a 4,594 euro.
Tra i maggiori ribassi, Iveco Group segna la flessione più marcata, perdendo il 3,40% a 14,765 euro. Stmicroelectronics scende del 2,57% a 22,14 euro, mentre Stellantis arretra del 2,10% a 11,026 euro. Moncler lascia sul terreno il 2,07% a 60,60 euro, seguita da Campari, in calo del 2,02% a 5,916 euro.
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Milano apre in calo
La Borsa di Francoforte registra una seduta all'insegna dell'incertezza, con un calo dello 0,43%. A Londra, l'apertura segna un lieve ribasso dello 0,13%, mentre Parigi mostra un andamento laterale con una flessione dello 0,07%. A Milano, l'avvio di giornata si mantiene sui livelli precedenti, con una perdita dello 0,51%.
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Focus su Generali
Sul listino milanese attenzione a Generali che ha archiviato il 2024 con conti oltre le attese. I premi lordi sono cresciuti del 14,9% a 95,2 miliardi di euro e l’utile netto normalizzato ha raggiunto quota 3,769 miliardi dai 3,575 miliardi del 2023.
Focus anche sul settore automotive, quindi, su Stellantis, Pirelli, Iveco, Brembo e Ferrari dopo le nuove minacce di Trump.
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Borse previste in calo
Dopo il rimbalzo di ieri, si preannuncia un'apertura in calo per le Borse europee, con i future sull'EuroStoxx 50 che cedono lo 0,1% e quelli sul Ftse Mib lo 0,3%.
I mercati continuano a monitorare gli sviluppi della guerra commerciale in corso, dopo le risposte del Canada e dell'Unione europea ai dazi del 25% su alluminio e acciaio imposti dagli Stati Uniti.
Restando sul fronte macro, gli operatori attendono il dato sui prezzi alla produzione Usa e sulle nuove richieste ai sussidi di disoccupazione, mentre in Europa si guarda ai dati sulla produzione industriale che verranno diffusi in mattinata