Il mercato immobiliare torna a crescere: sono aumentate le compravendite, così come le erogazioni dei mutui. E le famiglie hanno sperimentato migliori condizioni di accesso.
Sono oltre 720.000 le abitazioni vendute nel 2024. Si tratta di un aumento del +1,3% rispetto al 2023. È la fotografia fatta dal Rapporto Immobiliare Residenziale 2025 pubblicato dall’Agenzia delle Entrate in collaborazione con l’Abi (Associazione Bancaria Italiana).
Indice
Aumentano le compravendite immobiliari
Dietro a questa ripresa del mercato immobiliare nel 2024 c’è la maggiore accessibilità dei mutui e, andando a monte, lo zampino della Bce che, tagliando ripetutamente il costo del denaro in risposta al rallentamento dell’inflazione, ha spinto i mutui al ribasso.
Il numero esatto di compravendite nel periodo considerato riguarda 719.578 abitazioni. Si tratta di una conferma della ripresa del settore dopo la battuta d’arresto dell’anno precedente e il crollo causato dalla pandemia nel 2020.
Il valore complessivo delle compravendite si è attestato a circa 114 miliardi di euro, in crescita del +2,3% rispetto all’anno precedente. Le condizioni di accesso all’acquisto di un’abitazione (misurate dall’Indice di affordability) sono migliorate sensibilmente, spinte dalla significativa riduzione dei tassi di interesse sui mutui ipotecari.
Sud in testa per l’aumento percentuale
L’incremento del numero di compravendite ha coinvolto tutto il Paese, ma è stato più marcato nel Mezzogiorno, dove si è registrato un aumento del +2,6%. Seguono Nord Est e Centro con un +1,5%, mentre Nord Ovest e Isole hanno mantenuto valori simili a quelli del 2023.
La Lombardia si conferma la regione con il più alto numero di transazioni immobiliari, oltre 151.000, mentre il maggior tasso di crescita appartiene all’Abruzzo (+9,2%), seguito da Friuli-Venezia Giulia (+6,4%) e Molise (+6%).
Nelle grandi città, la crescita più rilevante si registra a Genova (+3%), seguita da Roma (+2%), Torino (+1,6%) e Bologna (+1,4%).
Nord in testa per fatturato immobiliare
Il valore complessivo delle compravendite residenziali ha superato i 114 miliardi di euro, 2,5 miliardi in più rispetto al 2023. Più della metà di questo valore (il 57%, pari a 65,5 miliardi di euro) proviene da compravendite di abitazioni situate nel Nord Italia.
Il Centro rappresenta il 23,4% del totale del mercato con quasi 27 miliardi di euro, mentre il Sud e le Isole generano il restante 19,2%, corrispondente a 22 miliardi di euro.
Mutui in crescita
Il 2024 ha segnato anche un significativo aumento dei mutui: oltre 283.000 abitazioni sono state acquistate con finanziamenti ipotecari, per un totale di oltre 38 miliardi di euro, in crescita del +8,1% rispetto al 2023.
Il dato più rilevante è la discesa del tasso medio iniziale applicato ai mutui per acquisto abitativo, calato al 3,6%, con una riduzione di 0,69 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Si tratta, come detto, di un segnale tangibile della fine della stretta monetaria operata dalla Bce negli anni precedenti.
Il mercato delle locazioni invece registra una leggera flessione (-0,6%) con poco più di 1 milione di contratti.
Migliora l’accessibilità alla casa
Tra gli indicatori più rilevanti del Rapporto dell’Agenzia delle Entrate figura l’Indice di affordability, che misura la sostenibilità dell’acquisto di una casa per una famiglia media italiana. Nel 2024, questo indice ha raggiunto il valore del 12,7%, superiore alla media storica del 9,6% registrata tra il 2004 e il 2024. Anche in questo caso c’entra il calo dei tassi di interesse sui mutui.