Acquistare un immobile di seconda mano in Veneto significa muoversi in un mercato eterogeneo con differenze di prezzo anche marcate tra capoluoghi e aree turistiche. A luglio 2025, il prezzo medio nazionale si attesta a 1.833 euro/mq con variazione mensile +0,3% e annua –1,6% («secondo l’ultimo indice prezzi di idealista»). In questo quadro, il Veneto mostra un prezzo medio regionale pari a 1.790 euro/mq, valore vicino alla media italiana ma con punte molto elevate nelle città e nelle zone a forte vocazione turistica.
Dove costano di più e di meno in Veneto
Le dinamiche dei prezzi riflettono la centralità urbana, la pressione della domanda per motivi di studio/lavoro, presenza di servizi e collegamenti, oltre al peso del turismo (costa veneziana, laguna e aree montane). Venezia e Verona guidano le quotazioni sia a livello provinciale sia tra i capoluoghi, seguite da Treviso e Padova, che beneficiano di economie locali robuste e buona accessibilità. Vicenza e Belluno mantengono valori intermedi, mentre Rovigo risulta l’area più accessibile.
Sul piano operativo, la forbice tra capoluoghi e resto del territorio è influenzata da fattori micro-locali: vicinanza a stazioni ferroviarie e poli universitari, qualità del tessuto condominiale, classe energetica (centrale per la spesa corrente e la rivendibilità), dotazioni accessorie (box, spazi esterni), stato manutentivo. Questi elementi spiegano scostamenti anche significativi rispetto al dato regionale medio.
Province e capoluoghi: i prezzi di luglio 2025
| Provincia | Prezzo medio (€/mq) |
|---|---|
| Venezia | € 2.621 |
| Verona | € 2.226 |
| Belluno | € 1.870 |
| Treviso | € 1.702 |
| Padova | € 1.687 |
| Vicenza | € 1.408 |
| Rovigo | € 963 |
| Capoluogo | Prezzo medio (€/mq) |
|---|---|
| Venezia | € 4.717 |
| Verona | € 2.562 |
| Treviso | € 2.333 |
| Padova | € 2.245 |
| Vicenza | € 1.666 |
| Belluno | € 1.368 |
| Rovigo | € 1.137 |
Il Veneto nel confronto nazionale
Il posizionamento regionale del Veneto (1.790 €/mq) è leggermente sotto la media italiana, ma la presenza di poli ad alto valore come Venezia sposta sensibilmente la lettura. In termini comparativi, i livelli veneti risultano inferiori a Liguria e Toscana – regioni storicamente care, trainate da coste e città d’arte – e anche a Lombardia e Lazio, sostenute dai grandi capoluoghi metropolitani. Restano invece superiori a molte aree del Nord-Est e del Mezzogiorno. Per l’acquirente, questo significa che la “media veneta” nasconde mercati molto diversi: da un lato la laguna e i centri turistici, dall’altro territori più accessibili dove la domanda è prevalentemente residenziale e i rendimenti possono risultare più regolari sul medio periodo.
Un altro aspetto è la diversa incidenza del turismo: Venezia registra valori sui capoluoghi che superano in modo netto la soglia dei 4.500 €/mq, mentre Verona, favorita dal doppio canale turistico-culturale e fieristico, mantiene quotazioni alte ma più equilibrate. Treviso e Padova coniugano domanda abitativa stabile, università e buona accessibilità, fattori che sostengono la tenuta dei prezzi. Rovigo conferma la funzione di mercato “ponte” verso soluzioni di ingresso meno onerose.