Dopo soli quattro anni dall’uscita dalle scene Manuela Mariotti ex Direttore Creativo e fondatrice del brand Dondup con il marito Massimo Berloni cofondatore nel 1999 di questo marchio, acquisiscono nel 2019 attraverso una hub creativa da loro fondata “Academy srl” il brand Seafarer insieme ai cofondatori Franco Stocchi ed Enrico Catani.
Seafarer è un marchio fondato nel 1896 in una minuscola sartoria di Brooklyn (U.S.A) diventa famoso negli anni 70 perché indossato da moltissime celebrità del calibro di Brigitte Bardot e Jane Birkin. Il brand oggi si focalizza sulla reinterpretazione dell’archivio storico, con la visione estetica che contraddistingue lo stile di Manuela che ha reso famoso e glamour in passato Dondup.
Le collezioni maschili e femminili ci riportano indietro nel tempo in una Costa Azzurra elegante, spensierata, libera e ribelle con una visione contemporanea, tessuti pregiati e rifiniti con grande maestria che spaziano da uno stile mediterraneo in un mix italiano e francese, un heritage profondo contraddistingue il brand, le tonalità scelte da Manuela Mariotti sono molto tenue e calde che spaziano da tinte pastello a colori più forti mai eccentrici, nella prossima collezione uomo SS25 spiccano il verdone, l’azzurro, texture Total Stripes nella maglieria e l’intramontabile denim per un elegante total look, grande spazio all’aspetto artigianale che crea e rifinisce quanto pensato dalla stilista in laboratori nella maggior parte del territorio marchigiano, luogo di provenienza della coppia Mariotti e Berloni per un vero Made in Italy.
Per l’occasione, durante la Fashion Week di Milano, noi di QF Lifestyle abbiamo incontrato Massimo Berloni il Presidente ed Enrico Catani CEO del brand, per farci raccontare aneddoti e novità di un brand storico.
Massimo, ci racconti cosa l’ha spinta ad acquisire il marchio dopo anni che era uscito da questo settore?
C’è più di un motivo, il primo e che mia moglie sentiva l’esigenza di riversare la propria anima creativa nuovamente in un progetto fashion, il secondo e che ci siamo innamorati tantissimo del brand e della sua storia, abbiamo individuato grandissime potenzialità in questo progetto.
Gli artigiani e i giovani sono un vostro punto forza?
Massimo: Esattamente, gli artigiani sono tutti della zona delle Marche, il nostro prodotto è davvero Made in Marche, lavoriamo di fino, ogni capo è realizzato in laboratori artigianali che ci permettono di avere un prodotto e una collezione davvero unica, un lusso accessibile. Per quanto riguarda l’universo giovanile Academy supporta sempre i talenti emergenti, creando un ecosistema di marchi che si focalizza su varie e diverse categorie di prodotti, per noi il valore delle persone è prioritario.
Nelle vostre collezioni è sempre presente il denim?
Massimo: Assolutamente si, rivisto e reinterpretato, d’altronde è stato proprio questo capo a decretare il successo della nostra stilista e del brand nella precedente esperienza (Dondup ndr).
Quali sono i vostri mercati di riferimento?
Enrico: Presentiamo la nostra sesta collezione, siamo partiti con molta cautela in un periodo non facile quello del Covid19, reinterpretando l’heritage del brand con una visione contemporanea, stiamo crescendo in modo organico ed abbiamo un’attenzione spasmodica ai negozi dove siamo distribuiti, una scelta che facciamo in maniera rigorosa, rispettando tutti quelli che sono i nostri valori. Stiamo crescendo in Italia che è il nostro primo paese, andiamo bene in Europa in generale, specialmente in Francia, Benelux e Germania.
Le vostre collezioni sono sia maschile che femminili?
Enrico: Esattamente, l’esperienza e la grande capacità creativa di Manuela Mariotti ci permette di dare continuità e valore sia alla collezione maschile che quella femminile.
Ci dica qualcosa in più di Seafarer?
Enrico: Quando abbiamo deciso di acquistare Seafarer sono rimasto colpito dalla sua storia, nasce a fine ottocento per un esigenza lavorativa, i marinai indossando durante il lavoro i pantaloni avevano il problema che a fine giornata questi erano bagnati, quindi necessitavano di un capo comodo che si potesse sfilare facilmente e rapidamente, cosi il brand inventò la “zampa di Elefante”, questi pantaloni e il marchio che li aveva inventati con il passare degli anni vennero dimenticati dal pubblico, sino a finire casualmente negli anni 70 sulle bancarelle di Saint Tropez, questi furono notati dalla gente che frequentava questa località, tra quelle persone anche celebrità importantissime del calibro di Brigitte Bardot, immediatamente questi capi divennero simbolo di libertà e glamour in tutto il mondo, questo dettaglio mi ha affascinato e di conseguenza fatto capire che Seafarer se reinterpretato e sviluppato bene avrebbe avuto una seconda rinascita, il brand ha delle potenzialità enormi, la nostra designer ha tutte le carte in regola per poterlo sviluppare e il mercato ci sta dando ragione.
Chi sono i vostri uomini di riferimento?
Enrico: In primis tutti coloro capaci di riconoscere la qualità di un capo, uomini attenti al dettaglio, spiriti liberi non schiavi delle tendenze, giovani viaggiatori e di successo con uno stile di vita sobrio ed elegante.