Quanto guadagna un arbitro di Serie A?

Uno dei quesiti che si pongono più spesso i tifosi del calcio riguarda i guadagni di un arbitro di Serie A e in Champions

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

 

Quanto guadagna un arbitro di Serie A? Dipende ovviamente da diversi fattori, ed è necessario fare un’analisi in grado di rispondere con precisione a una delle curiosità tipiche dei tifosi del pallone e di chi aspira a ricoprire questo importante ruolo per il mondo dello sport. Quella dell’arbitro è infatti senza dubbio una delle figure centrali del gioco del calcio. E se è vero che i campioni in campo fanno la differenza, lo stesso si può dire del direttore di gara, soprattutto nei casi in cui la sua chiamata si rivela errata.

Spesso al centro di polemiche, gli arbitri devono affrontare critiche anche per via dell’introduzione del Var, considerando che, a detta di molti, si è ridotto drasticamente l’uso della tecnologia in questi primi anni di utilizzo in Italia. Gli arbitri, questo è il sentire generale, avrebbero timore di perdere il proprio potere per colpa delle telecamere.

Quanti sono davvero gli arbitri di Serie A in Italia e chi li paga

Col passare degli anni quello del direttore di gara è diventato infatti un mestiere vero e proprio, che richiedere una preparazione atletica costante, vista la necessità di correre per tutto il campo e seguire le azioni di entrambe le squadre. L’Aia, l’Associazione Italiana Arbitri, conta oggi 21 arbitri, 41 assistenti e 31 osservatori. Il budget annuale per gli stipendi è di circa 5 milioni di euro annui.

Di questi la maggior parte vanno agli arbitri, ma non esiste una retribuzione fissa per ogni singolo direttore di gara, dato che il compenso varia in base all’anzianità, al ruolo ricoperto all’interno del match, ad esempio quarto uomo o addizionale al Var, e al tipo di gara in questione.

Qual è lo stipendio di un arbitro di Serie A

Quanto guadagna un arbitro in Serie A

In media un arbitro italiano di Serie A incassa 3.800 euro lordi a gara che, moltiplicati per le 15 o 16 volte che può scendere in campo, diventano circa 60 mila euro stagione. A questo bisogna però aggiungere una retribuzione fissa legata al numero di partite e ai diritti di immagine. Questo “stipendio fisso” varia da un minimo di 45 mila euro fino a un massimo di 72 mila euro all’anno, ma può raggiungere anche gli 80 mila euro nel caso di arbitri super star con fama internazionale. Inoltre vanno aggiunti alla somma totale anche i rimborsi legati all’alloggio e al viaggio.

Gli addizionali percepiscono circa 1.000 euro a partita, mentre al quarto uomo vanno solo 500 euro. Si parla ovviamente della Serie A, mentre in Coppa Italia le cifre sono decisamente più basse, con una media di 1.000 euro a gara per i direttori di gara, anche se per la Supercoppa la remunerazione arriva al livello della prima categoria.

Lo stipendio di un arbitro in Champions League ed Europa League

È lecito domandarsi anche quanto guadagni chi arbitra in Champions League o in Europa League. È in questa categoria che troviamo gli arbitri più ricchi, che possono guadagnare tra i 4.800 euro e i 5.800 euro per ogni partiti europea. L’ultima cifra riguarda i match dai quarti di finale in poi. Vanno poi aggiunti 200 euro extra per ogni giorno di trasferta e altri 200 euro come rimborso forfettario da parte della Uefa.

Gli arbitri selezionati per le gare internazionali dei club e per gli impegni delle nazionali hanno inoltre una quota annuale fissa più alta, che può variare dai 45 mila agli 80 mila euro. Insomma, in base alla nostra analisi, e senza includere nel novero i rimborsi spese, un arbitro esperto e con qualità da poter essere scelto per impegni internazionali, può arrivare a guadagnare anche 200 mila euro lordi all’anno.

Non solo Serie A: quanto guadagna un arbitro in Serie B e in Serie C

E nonostante l’ambizione di ogni appassionato sia quella di raggiungere la Serie A, ed entrare nell’Olimpo dello sport, non bisogna sottovalutare una carriera in Serie B. Infatti in questa categoria un arbitro guadagna 1.700 euro a partita. I compensi calano ulteriormente con le altre serie.

Categoria Guadagni a partita
Serie A Dai 3.800 ai 5.800 euro
Serie B 1.700 euro
Serie C Dai 200 ai 150 euro
Serie D Dai 60 ai 40 euro
Eccellenza Dai 35 ai 100 euro (compreso il rimborso per lo spostamento)
Giovanili Rimborso per lo spostamento

Insomma, se un arbitro di Serie A guadagna nel corso di una stagione anche cifre particolarmente alte, anche i colleghi di Serie B possono tranquillamente decidere di vivere della propria passione spartiva. Non va così bene dalla Serie C in giù, anche se arbitrare nelle categorie inferiori è sicuramente un ottimo modo per fare gavetta e farsi notare, con l’ambizione di fare carriera e arrivare ai vertici di questa particolare professione.