Torna il Reddito di cittadinanza per queste categorie

Il Reddito di cittadinanza è stato sospeso per gli occupabili, ma chi maturi i requisiti per rientrare nella categoria dei fragili ha nuovamente diritto alla misura

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Come è noto il Reddito di cittadinanza è stato cancellato dal governo Meloni, che lo ha sostituito con altre misure. Misure volte, nelle intenzioni dell’esecutivo, ad accelerare e rendere più incisivo il reinserimento dei disoccupati nella vita produttiva. L’erogazione del reddito continua fino a fine 2023 solo per alcune categorie considerate fragili. E per chi, dopo la cancellazione della misura, abbia maturato i requisiti per rientrare in tali categorie.

Reddito di cittadinanza: requisiti 2023

È l’Inps, con una comunicazione, a chiarire la situazione in merito al Reddito di cittadinanza. Il messaggio 3510 del 6 ottobre 2023 spiega cosa fare se ci si ritrovi ad avere nuovamente diritto alla misura perché, completati i 7 mesi di fruizione, si ha di nuovo diritto al beneficio

  • perché nel nucleo familiare un componente ha compiuto 60 anni,
  • per la nascita di un figlio,
  • o perché a un familiare è stato certificato uno stato di disabilità.

“Per proseguire la fruizione della misura senza incorrere nella sospensione, i nuclei familiari devono avere al loro interno uno dei seguenti componenti: persone con disabilità; minorenni; persone con almeno sessant’anni di età; percettori che risultino presi in carico dai servizi sociali in quanto non attivabili al lavoro, come comunicati all’Inps tramite la piattaforma GePI entro il 31 ottobre 2023”, specifica l’Inps.

Chi deve fare una nuova domanda

Se una di queste eventualità si verifica nel mese di fruizione o in quello successivo allora non è necessario fare una nuova domanda. Se invece l’evento si è verificato dopo (a sospensione già avvenuta) allora per ottenere il Reddito di cittadinanza occorre presentare una nuova domanda.

“L’erogazione della misura – precisa l’Inps – decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione della domanda”.

Reddito di cittadinanza e perdita dei requisiti

Ma esiste anche il caso inverso, ovvero quello di chi abbia avuto i requisiti per continuare a percepire il Reddito di cittadinanza ma poi abbia affrontato un evento improvviso che ha cambiato la situazione. L’Inps dà i suoi chiarimenti su questo punto: “Qualora per le prestazioni del Reddito di cittadinanza in pagamento, per le quali sia prevista la prosecuzione oltre le sette mensilità, venga nel mentre verificata la perdita del requisito (ad esempio per variazione del nucleo, per decesso o per compimento della maggiore età di un componente), il nucleo familiare cesserà dalla fruizione del beneficio entro la settima mensilità o, se superata, dalla mensilità di fruizione in cui si è verificato l’evento”.

Per approfondire si rimanda al messaggio 3510 del 6 ottobre 2023 pubblicato sul sito dell’Inps.

Con cosa è stato sostituito il reddito di cittadinanza

Per chi ricada nella categoria dei potenziali occupabili, il reddito di cittadinanza nel 2023 è stato erogato non oltre i 7 mesi. Poi è stato sostituito da un assegno di inclusione. Assegno che viene perso in caso si dovesse rifiutare un lavoro.

Esistono poi delle iniziative su base regionale volte al sostegno del reddito delle famiglie in difficoltà.

Intanto secondo le stime, dei quasi 1,2 milioni di nuclei familiari beneficiari del Reddito di cittadinanza, circa 400.000 (il 33,6%), hanno perso il beneficio.