È stato raggiunto un accordo per il rinnovo del contratto nazionale nel settore Acconciatura ed Estetica, Tatuaggio, Piercing, Tricologia Non curativa, Centri Benessere. Di seguito tutti i dettagli, dall’aumento previsto alla valenza retroattiva e ciò che questo comporta.
Parrucchieri, nuovo contratto
Si usano i parrucchieri come figura di rappresentanza di una categoria, quella estetica, ben più ampia. Numerosi addetti ai lavori, specializzati in questo campo, guadagneranno di più. In linea generale l’accordo tra Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs consente anche un miglior riconoscimento delle professionalità.
Numericamente parlando, si tratta di un cambio di passo per più di 140mila lavoratori dipendenti in Italia, si stima. Per loro, statisticamente suddivisi in 60mila aziende del settore, è previsto un aumento medio a regime al terzo livello di 183 euro.
Il tutto con valore retroattivo, il che vuol dire che l’intesa ha vigenza dal 1° gennaio 2023, con durata indicata fino al 31 dicembre 2026. La cifra di 183 va di certo riparametrata per gli altri livelli ma, sfruttandola come esempio standard, si può calcolare una massa salariale complessiva di 4.369 euro per l’intera durata del nuovo contratto.
Prevista per maggio 2024 la prima tranche, con aumento di 70 euro. A seguire le altre tre tranche:
- gennaio 2025 – 50 euro;
- gennaio 2026 – 43 euro;
- ottobre 2026 – 20 euro.
Considerando la retroattività dell’accordo, con valenza a partire da gennaio 2023, è previsto un importo forfettario che andrà a coprire i precedenti mesi a titolo di una tantum di 80 euro. Cifra erogata in due soluzioni, ovvero a giugno e luglio 2024.
Le novità del contratto
Quanto spiegato fino a questo punto non rappresenta la totalità dei dettagli del nuovo contratto. Occorre sottolineare, infatti, come sia prevista anche un’indennità di 100 euro per 13 mensilità. Una cifra riconosciuta a quella che è di fatto una nuova figura: il Responsabile Tecnico dell’area acconciatura ed estetica.
Il rinnovo interviene sulla disciplina dei contratti a termine, con previsione di una sola causale per fare ricorso a tale istituto. Al tempo stesso si interviene anche sulla disciplina dell’apprendistato professionalizzante. L’accordo introduce degli specifici percorsi da seguire, così come un incremento del trattamento economico ricevuto. Ciò a partire dal 1° ottobre 2024. Nel dettaglio si passa al 70% di quella che è la retribuzione tabellare nel primo anno di apprendistato.
Importante anche il riconoscimento dello scatto di anzianità su base biennale. Sono stati ridefiniti i termini del preavviso, ovvero 20 giorni lavorativi per 1°, 2° e 3° livello. Pari a 15 giorni, invece, per il 4° livello.
Ecco le parole di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs: “Un negoziato articolato e complesso che ha portato a un risultato importante. Importante aver rinnovato il Contratto nazionale di questo comparto dell’artigianato, nel rispetto di accodi confederali, definendo aumenti salariali significativi e miglioramenti normativi per le lavoratrici e i lavoratori. Ciò rappresenta anche un avanzamento nel riconoscimento delle loro professionalità e una qualificazione del settore”.