Infortuni sul lavoro, aumentano le denunce nei primi 4 mesi del 2024

Secondo i dati forniti dall'Inail, nei primi 4 mesi dell'anno sono aumentate le denunce per infortuni sul lavoro di oltre tre punti e mezzo rispetto al 2023

Foto di Francesca Secci

Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Nei primi quattro mesi del 2024, si è registrato un lieve aumento nelle denunce di incidenti sul lavoro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo i dati Inail, le segnalazioni presentate da gennaio ad aprile sono state 193.979, con un incremento del 3,6% rispetto alle 187.324 del primo quadrimestre 2023. Questo aumento risulta significativo anche rispetto ai primi quadrimestri del 2020 e 2021, mentre si nota una diminuzione rispetto ai dati del 2019 e del 2022.

Questo incremento è particolarmente evidente per gli incidenti verificatisi durante il tragitto casa-lavoro.

L’incremento delle denunce indica non solo una maggiore consapevolezza e predisposizione alla segnalazione da parte dei lavoratori, ma anche la necessità di implementare misure di sicurezza più efficaci nei settori maggiormente a rischio.

Incidenti mortali e malattie professionali in crescita

Le segnalazioni di incidenti con esito mortale sono state 268 nei primi quattro mesi del 2024, quattro in più rispetto alle 264 dello stesso periodo del 2023. Mentre i casi avvenuti durante lo svolgimento del lavoro sono diminuiti di una unità, gli incidenti mortali in itinere sono aumentati di cinque. Gli open data dell’Inail evidenziano inoltre un aumento delle denunce di malattia professionale, con 30.299 casi segnalati, un incremento del 26,9% rispetto ai 23.869 del 2023.

Incremento delle denunce nel mese di aprile

Analizzando il mese di aprile, il numero delle segnalazioni di incidenti sul lavoro ha registrato un aumento del 2,1% nella gestione Industria e servizi, passando da 140.790 casi nel 2023 a 143.804 nel 2024. In Agricoltura, l’aumento è stato del 2,7%, da 7.930 a 8.144 casi, mentre nel Conto Stato l’incremento è stato dell’8,9%, con le denunce che sono passate da 38.604 a 42.031. Al vaglio nuove tecnologie che potrebbero diminuire i rischi e aumentare la sicurezza sul lavoro.

Quali sono i settori produttivi a maggior rischio

Particolare attenzione merita l’aumento delle segnalazioni di infortunio nei settori produttivi tradizionalmente più rischiosi. Il settore del noleggio e servizi di supporto alle imprese ha visto un aumento del 20,0%, la sanità e assistenza sociale del 19,2%, il settore delle costruzioni del 18,7%, trasporto e magazzinaggio dell’11,7% e il commercio dell’11,6%.

Le aree di concentrazione delle denunce di infortunio

A livello territoriale, le segnalazioni di incidenti sul lavoro hanno mostrato incrementi in tutte le macroaree del paese, con il Nord-Ovest che ha registrato il maggior aumento, seguito dal Nord-Est, dal Centro e dalle Isole. Solo alcune regioni, come Abruzzo, Basilicata e Campania, hanno visto una diminuzione delle denunce.

Distribuzione delle morti sul lavoro per area geografica

L’analisi territoriale dei decessi sul lavoro ha mostrato incrementi significativi al Sud, nel Nord-Est e nelle Isole, mentre il Centro ha registrato una diminuzione. Il Nord-Ovest ha mantenuto lo stesso numero di decessi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’aumento delle denunce ha riguardato sia i lavoratori maschi che le lavoratrici, con un incremento rispettivamente del 3,3% e del 3,9%. Anche gli incidenti segnalati dai lavoratori extracomunitari sono aumentati del 9,0%, mentre le denunce dei lavoratori comunitari hanno visto un leggero calo.

Per quanto riguarda invece i casi mortali, l’incremento ha interessato principalmente i lavoratori maschi, mentre il numero di decessi tra le lavoratrici è diminuito. Anche le denunce di lavoratori italiani sono calate, mentre quelle degli extracomunitari e dei comunitari hanno mostrato un incremento.