Ferragosto: come viene calcolato in busta paga?

Come viene calcolato Ferragosto in busta paga? Tutto ciò che c'è da sapere per chi sceglie di lavorare o rimanere a casa il 15 agosto

Foto di Claudio Garau

Claudio Garau

Editor esperto in materie giuridiche

Laureato in Giurisprudenza, con esperienza legale, ora redattore web per giornali online. Ha una passione per la scrittura e la tecnologia, con un focus particolare sull'informazione giuridica.

Agosto è il periodo delle vacanze per antonomasia. Come tutti sanno, in questo mese oltre al lasso di tempo in cui non si va a lavorare per sfruttare i giorni di ferie previsti dalla legge e dal proprio contratto collettivo, vi è una festività tipica della stagione estiva, Ferragosto o Festa dell’Assunzione.

Frequentemente i lavoratori si chiedono come il 15 agosto viene calcolato – e quindi pagato – in busta paga. Partiamo da questo dato: alla fine del mese Ferragosto va pagato a tutti i lavoratori subordinati, ma come?

Vero è che a Ferragosto molti lavoratori rimarranno a casa, mentre altri, come baristi, commessi, camerieri e bagnini, andranno a lavorare. Proprio per questo faremo un po’ di chiarezza e, di seguito, spiegheremo come funziona la retribuzione del 15 agosto e come capire quanto spetta. I dettagli.

Ferragosto in busta paga: cosa succede se si lavora o se ci si astiene

Il 15 agosto è un festivo come lo è ad es. il primo maggio o il 25 aprile. Di conseguenza non è un giorno lavorativo. Certamente ciò non significa astensione generalizzata dal lavoro per tutti i lavoratori, ma il dipendente che si astiene dal servizio non potrà patire una penalizzazione sullo stipendio.

Al lavoratore subordinato che, in accordo con azienda o datore di lavoro, effettua regolare attività – come in qualsiasi altro giorno lavorativo – dovrà essere riconosciuta una maggiorazione dello stipendio, con percentuale differente in base al settore d’impiego (occorrerà consultare il Ccnl di settore). Ma gli spetterà altresì un riposo compensativo in ragione della festività ‘saltata’.

Si tratta del caso tipico dei cuochi o dei baristi, ad esempio, che solitamente a Ferragosto lavorano e anche con un orario di lavoro inclusivo di straordinari in caso di forte affluenza di clienti e turisti.

In linea generale, a Ferragosto il singolo dipendente può decidere se lavorare o meno, ma l’ultima parola l’avrà sempre il Ccnl di categoria. Non dimentichiamo infatti che vi sono settori lavorativi che, per esigenze intrinseche all’attività stessa, necessitano della cd. continuità di servizio anche nei giorni festivi, e conseguentemente di qualcuno che svolga le mansioni specificate nel contratto.

Il rilievo dei singoli contratti collettivi nazionali

Quanto abbiamo appena visto attiene alle regole generali sulla festività di agosto, ma attenzione perché al di là di quando cade Ferragosto – ossia se di domenica o in un altro giorno – sarà sempre necessario, come appena accennato, fare riferimento al proprio Ccnl.

Vediamo due esempi relativi a contratti collettivi molto diffusi.

Il caso del Ccnl commercio

Per esempio nel Ccnl commercio, all’art. 154, si precisa l’elenco delle festività nazionali e infrasettimanali, da retribuire, e si menziona infatti anche Ferragosto.

In particolare nel testo si trova scritto che:

nessuna riduzione o trattenuta sarà operata sulla retribuzione di fatto ai lavoratori in conseguenza della mancata prestazione di lavoro nei giorni sopra indicati, sempreché non si tratti di prestazioni saltuarie ed occasionali senza carattere di continuità.

Conseguentemente lo stipendio sarà garantito ed inoltre, in ipotesi coincidenza del Ferragosto:

con una domenica, in aggiunta alla retribuzione mensile sarà corrisposto ai lavoratori un ulteriore importo pari alla quota giornaliera della retribuzione di fatto di cui all’art. 208.

Non solo. All’articolo successivo, espressamente dedicato alla retribuzione delle prestazioni festive – compreso il Ferragosto – si precisa altresì che:

Le ore di lavoro, a qualsiasi titolo richieste, prestate nei giorni festivi indicati nel precedente art. 154, dovranno essere compensate come lavoro straordinario festivo nella misura e con le modalità previste dagli artt. 149 e 211 di questo stesso contratto.

La maggiorazione nello stipendio sarà oggetto di un diritto del lavoratore o della lavoratrice, in quanto fissata dal contratto collettivo. Perciò non potrà essere derogata dal datore di lavoro.

Il caso del Ccnl Turismo e pubblici esercizi

Invece, nel Ccnl Turismo e pubblici esercizi, all’art. 18 si indica lavoro festivo il lavoro prestato il 15 agosto e:

Il godimento delle suddette festività verrà subordinato alle esigenze aziendali.

Ed inoltre:

Nessuna detrazione potrà essere applicata sulle normali retribuzioni nell’ipotesi di mancata prestazione di lavoro durante le festività sopra indicate. Al personale che risulterà assente durante le suddette festività, per riposo settimanale, malattia, infortunio, sarà corrisposta una giornata di retribuzione contrattuale senza alcuna maggiorazione.

Pertanto risulta salvaguardato il diritto alla retribuzione del lavoratore, pur in caso di mancata prestazione di lavoro.

Abbiamo detto sopra della maggiorazione prevista per Ferragosto, e sull’argomento infatti il predetto Ccnl dispone quanto segue:

Le ore di lavoro prestate nei giorni festivi elencati nel punto precedente saranno compensate con la
maggiorazione del 20% della normale retribuzione.

Come si può notare, dunque, le disposizioni specifiche differiscono da contratto a contratto, anche se permane la regola di principio per cui nulla può essere tolto al lavoratore, o alla lavoratrice, che non lavora nel giorno di Ferragosto. Piuttosto, per chi lavora il singolo Ccnl disporrà maggiorazioni retributive, da evidenziarsi in busta paga, di percentuale differente.

Ferragosto in busta paga: quanto viene pagato?

Come abbiamo accennato, il fatto di lavorare a Ferragosto è un evento nient’affatto raro. Vi sono persone tenute a prestare servizio, come ad es. i camerieri o gli autisti, perché espressamente richiesto dal settore. Ma appunto, per questo impiego nella festività vi è il beneficio di una maggiorazione in busta paga, su cui è di orientamento il Ccnl.

Proseguiamo la nostra analisi vedendo cosa dicono a riguardo alcuni dei più noti Ccnl. Sopra abbiamo indicato la maggiorazione del 20% per il settore Turismo, alberghi e ristorazione, mentre per il commercio la maggiorazione è del 30% sulla retribuzione ordinaria. All’art. 149 del relativo Ccnl si trova infatti scritto che:

le ore straordinarie di lavoro prestato nei giorni festivi o la domenica verranno retribuite con la quota oraria della retribuzione di fatto […] e con la maggiorazione del 30% (trenta per cento) sulla quota oraria della normale retribuzione.

Ma è previsto un ulteriore ‘bonus’ per le ore straordinarie di lavoro prestate per la notte – intendendosi per tali quelle effettuate dalle ore 22 alle 6 del mattino (e sempre che non si tratti di turni regolari di servizio). Infatti esse:

saranno retribuite con la quota oraria della retribuzione di fatto […] e con la maggiorazione del 50% (cinquanta per cento) sulla quota oraria della normale retribuzione.

Infine, per i lavoratori che a Ferragosto non lavorano vi sarà comunque la retribuzione del giorno festivo in busta paga (scopri qui gli aiuti che la fanno salire). Mentre qualora il 15 agosto cada di domenica, si tratterà della cd. festività non goduta, perché coincidente con la domenica stessa: il lavoratore o la lavoratrice avrà diritto

La legge sul punto spiega che laddove la festività ricorra in questo giorno, sarà attribuita ai lavoratori stessi, oltre la normale retribuzione globale di fatto giornaliera, anche una supplementare retribuzione corrispondente all’aliquota giornaliera. Tuttavia se la retribuzione è fissa il lavoratore non ha diritto ad alcun trattamento aggiuntivo, visto che questa festività è già compresa nello stipendio mensile.