Dis-Coll marzo 2025, il calendario completo dell’assegno di disoccupazione e l’importo

Sebbene possano esserci dei ritardi, l'accredito arriva solitamente il 10 marzo, con l'Inps che lo eroga a partire dal mese successivo alla presentazione della domanda

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 3 Marzo 2025 11:11

Anche nel 2025 è possibile presentare domanda per la Dis-Coll, l’indennità di disoccupazione destinata ai collaboratori coordinati e continuativi e gestita dall’Inps. L’Istituto ha fornito indicazioni sulle modalità di accesso alla misura per il 2025, ma non ha ancora comunicato l’importo massimo erogabile. Nel 2024 tale limite era fissato a 1.550,42 euro.

Quando arriva l’accredito della Dis-Coll

La Dis-Coll è un’indennità di disoccupazione destinata ai lavoratori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa che perdono il lavoro involontariamente. Possono richiederla anche gli assegnisti di ricerca e i dottorandi con borsa di studio.

Per l’accredito si deve aspettare il 10 marzo, lo stesso giorno della Naspi.

L’Inps eroga la Dis-Coll a partire dal mese successivo alla presentazione della domanda, sebbene possano esserci dei ritardi.

L’indennità decorre dall’ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro, dell’assegno di ricerca o del dottorato con borsa di studio, a condizione che la domanda venga presentata entro otto giorni dalla cessazione stessa.

Se la richiesta viene inviata dopo l’ottavo giorno, l’indennità inizierà a decorrere dal giorno successivo alla presentazione della domanda.

La domanda deve essere presentata entro 68 giorni dalla cessazione dell’ultimo contratto di collaborazione, assegno di ricerca o dottorato di ricerca con borsa di studio.

I casi di sospensione e decadenza

L’Inps precisa che se, durante questo periodo, si verifica un evento di maternità o un ricovero ospedaliero indennizzabile, il termine di 68 giorni viene sospeso per la durata dell’evento e riprende successivamente per il periodo residuo.

Se l’evento si verifica durante il rapporto di lavoro e si protrae oltre la cessazione, i 68 giorni iniziano a decorrere dalla fine del periodo di maternità o di degenza ospedaliera indennizzati.

Il beneficiario della Dis-Coll decade dall’indennità quando perde lo stato di disoccupazione o quando inizia di un’attività di lavoro autonomo, impresa individuale o attività parasubordinata senza aver comunicato all’Inps entro 30 giorni dall’inizio dell’attività.

In caso di inosservanza degli obblighi, è previsto un sistema di sanzioni proporzionali, che vanno dalla decurtazione di una frazione o dell’intera mensilità di prestazione, fino alla decadenza dalla prestazione e dallo stato di disoccupazione.

A quanto ammonta nel 2025: l’importo

L’indennità di disoccupazione corrisponde al 75% del reddito medio mensile. Se il reddito medio mensile supera una certa soglia, che viene rivalutata ogni anno in base alla variazione dei prezzi, l’indennità di disoccupazione viene maggiorata.

Per il 2025, questa soglia è fissata a 1.392,89 euro. Tuttavia, la Dis-Coll non può mai superare un importo massimo, che per il 2025 è pari a 1.470,99 euro. A partire dal sesto mese di fruizione, l’indennità si riduce ogni mese del 3%.

Dove arriva e quanto dura la Dis-Coll

L’indennità viene erogata tramite accredito su conto corrente bancario o postale, accredito su libretto postale o bonifico domiciliato presso Poste Italiane SpA, da ritirare allo sportello di un ufficio postale di residenza o di domicilio.

La durata è determinata in base ai mesi di contribuzione accreditati tra il 1º gennaio dell’anno precedente la cessazione del lavoro e l’evento stesso.

Tuttavia, la durata massima della prestazione non può superare i 12 mesi. A partire dal 1º gennaio, non vengono conteggiati ai fini della durata i periodi contributivi che hanno già portato all’erogazione della prestazione.