Quando si cerca lavoro e ci si candida per una posizione o ruolo di particolare interesse, l’aspettativa di ricevere in pochi giorni una risposta, positiva o negativa che sia, è altissima. La situazione è frequente: hai inviato il curriculum e magari hai anche superando il primo colloquio. Ora ti ritrovi in quella terra di nessuno fatta di attese, refresh compulsivi della casella di posta e pensieri intrusivi.
Tranquillo: l’ansia da silenzio post-candidatura è un classico per tutti, anche per i lavoratori di lunga esperienza. Ma esiste un modo per uscirne a testa alta. Chiedere un feedback è legittimo e può dimostrare interesse e professionalità, a patto che tu lo faccia nei tempi giusti e con le parole giuste.
Vediamo allora 4 strategie per chiederlo senza risultare insistente o, peggio, invadente.
Indice
Il momento giusto: 10 giorni
Un po’ come nel corteggiamento, ogni passo deve essere ponderato e la regola aurea è non avere fretta.
Se l’annuncio a cui ti sei candidato specifica una data di chiusura delle candidature o un ben preciso periodo di selezione, rispetta quel lasso di tempo prima di chiedere aggiornamenti. Non farti prendere dall’ansia di sapere le cose in anticipo, magari pensando che qualche altro candidato ti abbia sorpassato.
Se non hai indicazioni precise, una buona regola è aspettare almeno 10 giorni dall’invio della candidatura o dal colloquio di lavoro. Così mostri pazienza e rispetto per i tempi dell’azienda. A volte basta qualche giorno di attesa in più, per trovare un messaggio di feedback nella propria casella di posta elettronica.
Considera di segnarti sul calendario le date delle varie candidature se ne fai più di una in un lasso di tempo ristretto. Ti servirà come promemoria per contattare le singole aziende, senza rischiare di mandare messaggi “a caldo” per errore, confondendo la data di invio di una candidatura con un’altra.
Decisione e cortesia
Quando scrivi via e-mail o chiami al telefono, non usare troppi preamboli o parole di circostanza, ma vai al punto senza giri di parole e senza tono lamentoso o critico. Questo aiuterà ad attirare l’attenzione di chi leggerà o ascolterà la tua richiesta di feedback.
Le parole sono importanti, e lo sono anche quando si ha bisogno di saperne di più. Perciò, usa formule semplici come:
Buongiorno (Nome), la contatto per sapere se ci sono aggiornamenti in merito alla mia candidatura per la posizione di (ruolo). Rimango a disposizione per ulteriori informazioni.
Ma attenzione.
Se ti sei candidato per lavorare in un ambiente di lavoro “informale” o giovane, come una start-up, un’agenzia creativa o una realtà operante nel turismo, o se semplicemente in precedenza il contatto è stato cordiale e amichevole, puoi usare una formula meno formale:
Buongiorno (Nome), volevo chiederti se ci sono novità riguardo alla mia candidatura per la posizione di (ruolo). Resto volentieri a disposizione se servono altre informazioni.
Non solo. Se il processo di selezione è stato lungo, puoi anche inserire nell’e-mail un breve ringraziamento per il tempo dedicato e per l’opportunità di conoscerli.
Dimostra interesse, non solo impazienza
Una buona richiesta di feedback non è scrivere soltanto “A che punto siete?”. Come detto, la sintesi e l’andare dritto al punto sono la cosa migliore, ma è preferibile dimostrare di essere realmente motivati a lavorare con l’azienda che sta facendo le selezioni, senza farsi trascinare dall’orgoglio o dalla grande considerazione delle proprie capacità.
Nella richiesta di feedback potrai così approfittare per ribadire brevemente il tuo forte interesse a lavorare in quell’ufficio, usando parole come:
In questi giorni ho avuto modo di approfondire i progetti della vostra azienda e sono ancora più interessato alla posizione. Ci sono novità sul processo di selezione?
In questo modo, il tuo messaggio non è solo una richiesta di aggiornamenti, ma anche un’occasione per riaffermare il tuo entusiasmo. D’altronde qualsiasi datore di lavoro apprezza quando il candidato effettua ricerche autonome e si informa sulle attività aziendali, sul modo di lavorare e sugli obiettivi.
Scegli il canale giusto
Ci sono poi alcune valutazioni che dimostrano un certo tatto. Se hai già avuto uno scambio via e-mail con i selezionatori, continua con quello: è ordinato, tracciabile e permette di rispondere quando si ha tempo.
Non proseguire cercando subito la telefonata o fallo se il feedback tarda tanto ad arrivare, altrimenti potresti risultare un po’ invadente e disturbare gli uffici che lavorano a ritmi intensi.
La professionalità di un luogo di lavoro si vede anche dal rispetto delle tempistiche e delle modalità di risposta in un iter di candidatura. In altre parole, la telefonata è apprezzata se il contatto diretto è stato incoraggiato dall’azienda o se si tratta di un piccolo contesto in cui è normale un approccio più informale.
Per concludere, evita messaggi privati su social non lavorativi (come Instagram) o commenti pubblici: rischiano di farti sembrare poco professionale.
Chiedere un feedback dopo una candidatura è un gesto di professionalità che, se fatto nel modo giusto, analogamente alla redazione di una lettera motivazionale o un curriculum efficace può rafforzare la tua immagine agli occhi del selezionatore.
Mostrare interesse autentico e usare il canale appropriato aumentano le tue possibilità di ricevere una risposta chiara e utile. Ma ricorda sempre che la pazienza e la comunicazione attenta sono sempre alleate preziose nella ricerca di lavoro.