Assegno di inclusione, in arrivo i pagamenti di aprile: come fare domanda e requisiti

I già beneficiari del sussidio riceveranno la somma spettante a titolo di rinnovo sulla propria carta di inclusione

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Questo mese, l’assegno di inclusione è stato erogato a partire dal 15 aprile 2024 a coloro che hanno presentato la domanda entro il 31 marzo. Il patto di attivazione digitale è stato sottoscritto entro marzo, con un esito positivo dell’istruttoria rilasciato nello stesso mese. E a partire da oggi, 26 aprile 2024, verrà accreditato l’importo per coloro che hanno già ricevuto la misura il mese precedente, a condizione che siano ancora eleggibili e che abbiano presentato l’Isee 2024.

Le date di aprile

Secondo quanto comunicato dall’Inps, a partire da marzo è stata verificata la presenza dell’Isee 2024 per ciascun beneficiario. In caso di mancata disponibilità dell’attestazione relativa al 2024, l’assegno verrà sospeso fino alla presentazione di una valida Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu), pur continuando a basarsi sulle verifiche effettuate nei mesi precedenti utilizzando l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente al 31 dicembre 2023. Una volta che l’Istituto avrà rilasciato l’Isee, la misura potrà riprendere e saranno erogati gli arretrati.

A partire da aprile, l’assegno di inclusione verrà erogato in due tranche, a seconda delle tempistiche di presentazione della domanda e di sottoscrizione del patto di attivazione digitale. Ecco il calendario:

  • dal 15 aprile 2024 è stato accreditato agli individui che hanno presentato la domanda entro il 31 marzo, con il patto di attivazione digitale firmato sempre a marzo (a condizione che l’istruttoria abbia dato esito positivo e sia stato rilasciato ad aprile).
  • dal 26 aprile 2024 sarà accreditato a coloro che lo hanno già ricevuto il mese precedente (purché continuino a soddisfare i requisiti necessari e abbiano presentato l’Isee 2024).

In occasione della data di riferimento, i beneficiari possono verificare il saldo della carta d’inclusione accedendo al portale Siisl con le proprie credenziali, oppure tramite Sms ed e-mail inviati dall’Inps.

La carta Adi è una prepagata emessa da PostePay. In caso di accoglimento della domanda, è necessario attendere una comunicazione tramite portale Siisl o tramite sms/email prima di recarsi allo sportello postale per il ritiro. Tuttavia, l’Inps ha specificato che la carta sarà consegnata anche nel caso in cui il beneficiario non abbia ricevuto l’avviso. Per ritirare la carta, è richiesto di presentare un documento di identità valido e il codice fiscale. Nel caso in cui siano state richieste più carte per lo stesso nucleo familiare, ciascun titolare dovrà ritirare la propria personalmente.

A chi è destinato l’assegno

Il contributo è destinato ai nuclei familiari che includono almeno una persona:

  • Minorenne;
  • Con disabilità;
  • Con più di 60 anni;
  • In condizioni di svantaggio come definito dall’articolo 3, comma 5, del decreto ministeriale n. 154/2023.

Il beneficio è concesso ai soggetti che possiedono un certificato Isee valido con un valore non superiore a 9.360 euro. Tra i requisiti, il reddito familiare non deve superare il tetto massimo di 6.000 euro all’anno, moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza corrispondente. Questa soglia viene innalzata fino a un massimo di 7.560 euro all’anno nel caso di nucleo familiare composto esclusivamente da persone di età pari o superiore a 67 anni, o da familiari in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.

Come fare domanda

Chi questo mese non riceverà l’assegno di inclusione a causa del mancato possesso dell’Isee 2024 dovrà presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) il prima possibile. Questo documento fornisce dati aggiornati sui membri del nucleo familiare, compresi redditi e patrimonio.

La modalità più semplice e veloce per presentare la Dsu è attraverso il portale dell’Istituto, ma è anche possibile chiedere assistenza a un Caf o un patronato. Sulla base della Dsu, l’Inps potrà rilasciare l’Isee in pochi giorni, e l’Adi sarà nuovamente erogato a partire dal mese successivo.

Se si sceglie di presentare l’Isee online, è possibile utilizzare la Dsu precompilata disponibile nella sezione personale del portale Inps. Questo metodo consente di ottenere l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente più rapidamente.