Vola il nuovo Made in Italy tecnologico: Vedrai cresce ancora e acquisisce il 60% di Indigo.ai

Il Gruppo Vedrai, specializzato in soluzioni di Intelligenza Artificiale per PMI, acquisisce Indigo.ai, player leader dell'AI applicata al linguaggio naturale

Vedrai cresce ancora e acquisisce la maggioranza di Indigo.ai. Obiettivo: diventare un grande polo dell’Intelligenza Artificiale, competitivo a livello italiano ed europeo, e democratizzare l’AI per portare questa tecnologia anche dentro alle piccole e medie imprese.

Vedrai, gruppo specializzato in Intelligenza Artificiale fondato nel 2020 da Michele Grazioli, ha sviluppato soluzioni per supportare imprenditori e manager durante il loro processo decisionale: ancora prima che le decisioni vengano prese, Vedrai riesce a calcolare l’impatto sull’azienda, analizzando decine di migliaia di variabili, sia interne che esterne, e individuando le possibili relazioni di causa-effetto.

Attualmente ha nel suo portfolio aziende specializzate in dynamic pricing, come Premoneo, e manutenzione predittiva, come Fermai. Ora, acquisisce il 60% di Indigo.ai, che però mantiene brand, prodotti e team. Restano inoltre nel capitale sociale tutti e cinque i founder di Indigo.ai – Gianluca Maruzzella, Enrico Bertino, Marco Falcone, Andrea Tangredi e Denis Peroni – segnando così l’inizio di una collaborazione industriale tra due realtà che esprimono al meglio il nuovo made in Italy tecnologico.

La domanda di soluzioni di intelligenza artificiale a sostegno delle operations di piccole imprese e grandi multinazionali è in forte espansione, con tassi di crescita attesi superiori al 30% annuo in Europa. E anche in Italia si stanno registrando crescite importanti.

Cos’è Indigo.ai e cosa cambia per Vedrai

Indigo.ai è una piattaforma creata nel 2016 che aiuta le aziende più innovative a evolvere la propria Customer Experience grazie all’intelligenza artificiale. La piattaforma “no-code” sviluppata da Indigo.ai permette a chiunque in azienda di sfruttare i modelli più potenti di deep learning e Conversational AI per progettare assistenti virtuali di ultima generazione come chatbot e voicebot.

Si tratta di uno dei principali player nell’ambito dei cosiddetti Natural Language Understanding e del Natural Language Generation, scelto da alcune delle realtà più innovative al mondo, come Lavazza, Just Eat e Santander Consumer Bank, per aumentare le vendite e migliorare l’esperienza utente, grazie a una tecnologia all’avanguardia e a una piattaforma costruita per essere utilizzata dai team business, marketing e customer care delle aziende, senza per forza avere competenze da data scientist.

Con questa nuova acquisizione, Vedrai potrà mettere a disposizione delle PMI l’Intelligenza Artificiale conversazionale di Indigo.ai. Quelle sviluppate sono soluzioni complementari e integrabili, che dialogheranno tra loro. Insieme le due società puntano in alto: diversi i progetti all’orizzonte, tra cui il più ambizioso è quello di far “parlare” gli Agenti Virtuali di Vedrai grazie alle soluzioni di Indigo.ai, sia attraverso chat sia attraverso assistenti vocali.

L’operazione di acquisizione di Indigo.ai da parte di Vedrai ha avuto come advisor BOCG, Growth Capital, Legance, lo Studio Legale Eruzzi e lo Studio Legale Portolano Cavallo.

Si tratta solo dell’ultimo tassello di un rapido processo di crescita del gruppo Vedrai che ha già visto, a soli due anni dalla nascita, due aumenti di capitale per oltre 45 milioni di euro, l’acquisizione di Premoneo, la joint venture che ha portato alla nascita di Fermai, l’apertura della sede in Spagna e lo sviluppo del business in vari ambiti, dal manifatturiero al retail fino allo sport.

Obiettivo: democratizzare l’Intelligenza Artificiale e renderla sempre più “naturale”

“Vedrai condivide con Indigo.ai la mission di rendere l’Intelligenza Artificiale uno strumento democratico, che sappia parlare in modo concreto ai problemi delle aziende, anche di quelle che per dimensioni o cultura sono solitamente attori non protagonisti dei grandi processi di innovazione”, spiega Michele Grazioli, Presidente di Vedrai SpA.

La tecnologia di Indigo.ai permetterà – dice – di rendere le loro soluzioni ancora più semplici e intuitive da utilizzare, sviluppando una modalità di interazione basata sul linguaggio naturale che non richiede periodi di formazione o rodaggio e che quindi possa avvicinare fin da subito i nostri strumenti ai problemi che devono risolvere.

“I prodotti di Indigo.ai si integrano perfettamente con quelli di Vedrai e, insieme, saremo in grado di raggiungere sempre più settori” aggiunge Diego Maccarelli, Head of Corporate Finance di Vedrai. “Il mercato dell’AI in Italia è in crescita ed è fondamentale che le aziende che condividono una visione uniscano le forze, per ottenere il massimo dei benefici e rendere il settore più competitivo e attrattivo anche all’estero”.

“Grazie alla collaborazione con Vedrai, Indigo.ai accelererà il suo percorso di crescita ed espansione, rafforzando il proprio posizionamento come punto di riferimento per tutte le aziende che vogliono evolvere la Customer Experience utilizzando l’intelligenza artificiale” spiega Gianluca Maruzzella, Co-founder & CEO di Indigo.ai.

L’accordo è stato possibile anche grazie al supporto di Growth Capital: “La mission di Vedrai è perfettamente allineata alle nostre ambizioni e, come noi, punta a rendere l’AI una tecnologia finalmente accessibile. Questo accordo rappresenta la scelta migliore per il futuro delle due società e delle sue persone, ma anche per l’ecosistema tech italiano che vede le sue aziende sempre più unite, forti e in grado di affrontare il contesto globale” dichiara Lorenzo Triboli, Vice-President & CFO di Growth Capital.

Il nostro Paese ha un grande bacino di talenti tech da valorizzare e questa operazione è la dimostrazione di come giovani eccellenze italiane possano operare in sinergia per raggiungere obiettivi ambiziosi e competere a livello internazionale. “Siamo certi che l’aggregazione di due realtà complementari come Indigo e Vedrai creerà un forte valore aggiunto per entrambe e contribuirà ulteriormente all’affermazione dei nostri talenti nel mondo”.

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