Digitale terrestre, come avere il decoder gratis: tutte le info

Ecco quale procedura seguire per ottenere in maniera gratuita l’apparecchio per il nuovo sistema di visione dei canali tv, chi ne ha diritto e come fare

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Sono trascorsi pochi giorni dal primo grande cambiamento tecnico della televisione italiana: lo switch off di tutti i grandi canali nazionali è avvenuto lo scorso martedì 8 marzo 2022 con il passaggio al sistema Dvb-T2, individuato anche con la sigla Mpeg-4, che identifica la codifica video. Aldilà delle questioni che riguardano strettamente l’aspetto tecnico, migliaia di cittadini italiani si sono posti questa domanda: che fine ha fatto il decoder gratis che il Governo doveva inviare a casa degli individui a basso reddito, anziani in testa, con spedizione gratuita tramite Poste Italiane?

Della misura – prevista dalla Legge di Bilancio 2022 approvata nel dicembre scorso dall’esecutivo di Mario Draghi – si è persa ogni traccia sui media ma, nelle ultime ore, pare siano in arrivo diverse novità da parte degli uffici del Ministero dello Sviluppo Economico, il dicastero che si occupa della questione presieduto dal leghista Giancarlo Giorgetti. Il Mise infatti, lo scorso mercoledì 2 marzo ha finalmente emanato il decreto con il quale stabilisce l’iter da seguire per ottenere il decoder.

Come ricevere a casa il nuovo decoder gratis: i requisiti

Il problema tecnico da superare era quello dell’individuazione degli aventi diritto che devono essere, contemporaneamente, persone nate prima del 1952 e attualmente con lo status di pensionati e non più di contribuenti attivi nel mondo del lavoro. È incluso anche chi, tra i più giovani, recepisce la pensione di invalidità o l’assegno sociale.

Per ricevere l’apparecchio gratuitamente a casa occorre inoltre essere regolarmente abbonati alla Rai e, di conseguenza, possessori di un televisore, qualsiasi esso sia, con il pagamento del canone annuo in bolletta.

Dal punto di vista fiscale, coloro che intendono fare domanda per ricevere un nuovo apparecchio gratuitamente presso la propria abitazione devono rientrare nella fascia di reddito inferiore ai 20mila euro all’anno e aver dichiarato nell’anno corrente, il 2022 quindi, il proprio domicilio fiscale in Italia. I requisiti prevedono che anche la residenza domiciliare debba essere nel nostro Paese.

Il Mise ha trovato il modo di incrociare tutti questi dati e ha stilato una procedura di selezione degli aventi diritto che, successivamente, potranno inoltrare la loro richiesta.

Come inoltre la domanda per ricevere il decoder

Questo è probabilmente il passaggio più delicato, perché la procedura per richiedere a casa gratuitamente il decoder per il Dvb-T2 ancora non c’è: il Ministero dello Sviluppo Economico la deve ancora formalizzare tramite l’approvazione di un apposito decreto attuativo, che dovrà essere discusso, votato e deliberato dal Consiglio dei Ministri.

Probabilmente ci vorrà tempo e non sembra essere tra le priorità imminenti dell’Esecutivo, ma il problema rimane, perché ad oggi centinaia di famiglie in tutta Italia sono tagliate fuori dalla visione dei canali tv nazionali oscurati a causa di televisori obsoleti che non possono ricevere i nuovi standard di trasmissione. Si tratta di una percentuale piccolissima di nostri concittadini, ma non per questo meno importante.

Chi rientra tra gli aventi diritto al decoder gratuito e dall’8 marzo non vede più i primi 9 canali del Digitale Terrestre, tuttavia, ha diritto anche al nuovo bonus tv 2022, che è erogabile sia con la rottamazione dell’usato sia senza, già disponibile nei negozi. In questo caso, però, il bonus non copre l’intero importo del decoder né l’eventuale spedizione a casa.