NFT, cosa potrebbe succedere nel 2023

Per la prima volta nella storia degli NFT, le attività a questi correlate non sono più redditizie. Analizziamo i dati del 2022 per capire cosa potrà accadere nel 2023

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Donatella Maisto

Esperta in digital trasformation e tecnologie emergenti

Dopo 20 anni nel legal e hr, si occupa di informazione, ricerca e sviluppo. Esperta in digital transformation, tecnologie emergenti e standard internazionali per la sostenibilità, segue l’Innovation Hub della Camera di Commercio italiana per la Svizzera. MIT Alumni.

L’incredibile entusiasmo per gli NFT che aveva caratterizzato l’enorme crescita del settore nel 2021, già nel primo trimestre del 2022 aveva fatto sorgere qualche interrogativo, in particolar modo se ci si trovava di fronte ad una bolla speculativa pronta ad esplodere.

Nonostante un contesto economico decisamente complicato, gli NFT hanno continuato a sorprendere il mercato, soprattutto con riferimento alle Utilities.

Il massiccio calo degli NFT

Il massiccio calo, pari al 25%, in termini di USD scambiati tra il primo trimestre e il secondo trimestre 2022, ha fatto ritenere che il settore fosse entrato in una nuova fase, più al riparo dai riflettori sempre puntati a cui era abituato nel 2021. Nel secondo trimestre 2022 si è registrato un utile netto di US $ 460M, con una diminuzione rispetto al I trimestre 2022 di US $ 2,3 B, dove il mercato secondario rimaneva predominante con quasi l’80% del volume di USD scambiati, a differenza del mercato primario in rilevante sofferenza.

La situazione del terzo trimestre 2022

Se il secondo trimestre ha mostrato un calo di circa il 25% rispetto al primo trimestre, la situazione nel terzo trimestre non appare migliorata, con un calo di oltre il 75% nel volume di dollari scambiati. Il calo più notevole si registra in particolar modo nel volume totale di profitto di rivendita, che è crollato da $ 2 miliardi nel secondo trimestre a soli $326 milioni. A differenza di quanto avveniva nel secondo trimestre 2022 anche il mercato secondario ha subito delle perdite, passando da $1.4 miliardi a circa $780.

Di questo andamento ne ha risentito anche il prezzo medio degli NFT, che si è stabilizzato a circa $ 150. Il mercato NFT, quindi, si restringe e possiamo dire che entra in una fase di stabilizzazione senza, però, non far pervenire dei segnali positivi. A fronte di dati economici poco confortanti, è possibile notare che le dimensioni delle Community subiscono un calo medio del 17% nel numero di portafogli attivi. Mentre il volume delle vendite si è stabilizzato leggermente al di sopra dei 10 milioni di scambi per trimestre. Il milione di portafogli attivi per trimestre continua a produrre oltre 120.000 transazioni giornaliere.

Anche Google ci riserva delle sorprese

Il volume di ricerca su Google delle tematiche “NFT” ha subito una diminuzione nel terzo trimestre. Alla fine di giugno il volume di ricerca è tornato sotto la soglia raggiunta nell’ottobre 2021, con, tuttavia, delle differenziazioni geografiche di rilievo. La Cina è di gran lunga il paese numero uno in termini di volume di ricerca su Google. Quattro dei cinque paesi con i più alti volumi di ricerca sono in Asia, Cina in testa, seguita da Hong Kong, Singapore e Taiwan. Mentre l’unico Paese non asiatico a presidiare la top 5 è la Nigeria, al quarto posto.

Il mercato secondario

La tendenza osservata nel secondo trimestre si conferma anche nel terzo trimestre per quello che riguarda il mercato secondario, che continua a diminuire. È passato dal 90% del volume di dollari scambiati all’80% per raggiungere una soglia del 75% nel terzo trimestre. In termini di numero di vendite, il mercato secondario ha rappresentato il 70% nel primo trimestre, poi il 48% nel secondo e infine il 46% nel terzo trimestre.

In un contesto in cui la maggior parte delle attività in circolazione sul mercato secondario hanno perso il loro valore, i proprietari di NFT preferiscono trattenerli nei loro wallet, mentre, comunque, continuano a costruire le loro collezioni attraverso il mercato primario. I nuovi acquirenti preferiscono acquistare nuove collezioni auspicabilmente di successo, piuttosto che acquistare collezioni che hanno già subito il primo NFT Bull Run.

È importante evidenziare che ci sono ancora più acquirenti che venditori, con un rapporto di circa 1,3 acquirenti a 1 venditore. Questo rapporto è stato lo stesso nel secondo trimestre e pari a circa 1,6 all’inizio dell’anno. Il volume di acquirenti e venditori sembra stabilizzarsi a circa 150.000 acquirenti per 110.000 venditori alla fine del terzo trimestre.

I vari segmenti: quali sorprendono

Se il segmento dei Collectibles continua a subire una significativa correzione che rappresenta il 40% delle perdite settimanali sulla rivendita, quello delle Utilities sorprende con performance eccezionali, al punto da essere l’unico segmento redditizio del terzo trimestre. Ma vediamo qualche dettaglio in più.

  • Collectibles: Questo segmento, come già anticipato, non è più dominante e si posiziona al terzo posto della classifica in termini di vendite e portafogli attivi.
  • Gaming: Il volume delle transazioni è aumentato in modo significativo (+150.000) rispetto al trimestre precedente, mentre il volume degli scambi è stato diviso per 10 tra il secondo e il terzo trimestre.
  • Utilities: È senza dubbio il segmento che più ha sorpreso nel terzo trimestre, con una crescita netta del volume di trading che segna un +60% e un numero quasi identico di portafogli attivi (-2,3%).
  • Arte: Il numero di collezionisti che hanno acquistato o venduto un’opera d’arte è dimezzato, mentre il volume di transazioni è diminuito del 38%.
  • Metaversi: Il mercato secondario si mostra lento e nessun nuovo asset si è inserito sul mercato.

Il secondo trimestre è stato segnato da una forte centralizzazione dell’attività attorno ai progetti Yuga Labs, ovvero CryptoPunks, Bored Ape Yacht Club, Otherside & Meebits, con oltre il 30% dell’attività totale, ma questo fenomeno sembra essersi in gran parte dissipato nel terzo trimestre. Gli stessi progetti rappresentano il 17% del mercato totale.

Il mercato si sta stabilizzando

È importante evidenziare  che il mercato NFT si sta stabilizzando grazie a comunità solide e impegnate, caratterizzate da un comportamento commerciale sano. Secondo il Global Non-Fungible Token (NFT) Market Report 2023- 2027, il mercato degli NFT è pronto a crescere di $ 113.933,5 milioni durante il periodo 2023-2027, con un CAGR del 35,02% durante il periodo di previsione.

NFT verso una nuova era? La prima era degli NFT dove regnavano il profitto e la speculazione sembra finita, e gradualmente una nuova pagina nella storia di questa realtà tecnologica è pronta per essere scritta.

C’è chi già auspica una nuova onda ancora più pervasiva rispetto a quella determinata dagli NFT Collectibles. Saranno le Utilities e i Metaversi i motori che restituiranno ossigeno a questo mercato?