Il Ceo di Apple Tim Cook ha deciso di ridurre del 40% il suo compenso in seguito alle critiche ricevute dagli azionisti della Big tech proprio riguardo al suo stipendio. Rispetto agli 84 milioni di dollari incassati l’anno scorso, la retribuzione dell’amministratore delegato per il 2023 sarà dunque di 49 milioni, ma a diminuire sarà la arte di azioni posseduta dal manager, mentre rimarranno invariate sia la base di 3 milioni che la quota dei bonus da 6 milioni.
Apple, Tim Cook si taglia lo stipendio: le critiche degli azionisti
Come all’inizio di ogni anno fiscale, il Comitato per i compensi di Apple ha valutato la retribuzione di Tim Cook, approvando il taglio chiesto dallo stesso Ceo basate su “un feedback equilibrato degli azionisti” come ha comunicato la stessa azienda.
Il colosso statunitense ha ricevuto critiche da gruppi come Institutional Shareholder Services (Iss), una delle principali società di consulenza sull’andamento in Borsa delle aziende, in merito al precedente pacchetto retributivo dell’amministratore delegato.
Nonostante la maggioranza degli azionisti abbia votato a favore dello stipendio del top manager, uno dei rischi sottolineati Iss riguarda il fatto che le azioni di Cook, 62 anni, avrebbero continuato a maturare dopo il pensionamento e che metà dei premi non dipendevano da criteri di performance come il prezzo delle azioni della società.
Lo scorso anno, dal sondaggio “Say on Pay” realizzato tra gli investitori di Apple sul compenso dei top manager, ha evidenziato che soltanto il 64% dei votanti si è detto d’accordo con la paga ricevuta nel 2021 dai dirigenti della big tech, una percentuale di molto inferiore rispetto al 95% raggiunto in precedenza.
Apple, Tim Cook si taglia lo stipendio: quanto guadagna
Nel 2022 Cook ha guadagnato complessivamente la cifra di 99,4 milioni di dollari, 83 dei quali derivati dal pacchetto azionario, più dei 75 milioni fissati come obiettivo lo scorso anno e superiore anche ai 98,7 milioni del 2021.
Il compenso del Ceo per quest’anno sarà dunque così ripartito:
- 3 milioni di dollari (stipendio base);
- 6 milioni di dollari (bonus);
- 40 milioni di dollari (in Equity Award, vale a dire una retribuzione non monetaria basata sulle azioni della società).
A scendere nettamente sarà però solo l’importo relativo a quest’ultima voce che l’anno scorso era di 75 milioni di dollari. Se da un parte rinuncerà a una grossa fetta dei suoi guadagni, nel 2023 Tim Cook aumenterà però fino al 75% la quota di azioni assegnate in rapporto alla performance dell’azienda, che nell’anno precedente era pari al 50%.
In un contesto di crisi generale dei titoli tecnologici, dopo il boom registrato durante la pandemia, le azioni di Apple hanno perso oltre il 20% nel 2022 e il colosso ha visto andare in fumo un miliardo di dollari di capitalizzazione.
Da quando Cook ha sostituito il fondatore di Apple Steve Jobs nel 2011, la capitalizzazione di mercato del colosso tecnologico è esplosa di 2 trilioni di dollari, superando di gran lunga i guadagni dell’S&P 500 nello stesso periodo.
La società ha affermato che il suo pacchetto retributivo per il 2023 è intorno all’80° o 90° percentile “rispetto al nostro principale gruppo di pari”: il Ceo di Apple rimane dunque tra i più pagati negli Stati Uniti, con un patrimonio stimato in 1,7 miliardi di dollari, anche se non è tra i primi nomi della classifica dei più ricchi del mondo.