Sciopero aerei domenica 17 luglio, quali sono i voli a rischio

Stimati oltre 600 voli cancellati e più di 100mila passeggeri che rimarranno a terra per lo sciopero di 4 ore

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Redazione

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Sciopero del settore aereo in programma in Italia domenica 17 luglio. Inizialmente proclamata per l’intera giornata dalle sigle di categoria la mobilitazione è stata ridotta a 4 ore, dalle 14 alle 18, su sollecitazione della Commissione di garanzia sugli scioperi. A protestare saranno sia il personale di terra dell’Enav, l’ente dei controllori di volo, sia i lavoratori di Ryanair, easyJet, Volotea e Malta Air.

Sciopero aerei domenica 17 luglio: la protesta dei controllori Enav

Nel caos che da settimane sta investendo gli aeroporti di tutta Europa, lo sciopero andrà ad aggiungersi ai disagi per le migliaia di cancellazioni e i ritardi sui voli che i passeggeri sono costretti ad affrontare (qui avevamo parlato dello precedente sciopero delle compagnie low cost).

Si stima che ci saranno più di 600 voli cancellati e più di 100mila passeggeri che rimarranno a terra.

La mobilitazione è stata indetta dai sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, UGL-TA e UNICA che come annunciato dall’Enav hanno organizzato quattro azioni distinte a livello nazionale.

In comunicato l’Enav ha inoltre riportato che sono previste nello stesso orario, le seguenti azioni di sciopero a livello locale:

  • Centro di Controllo d’Area di Brindisi – tre distinte azioni di sciopero indette da FILT-CGIL, FIT-CISL / Uiltrasporti / UGL-TA e UNICA;
  • Centro di Controllo d’Area di Milano – indetto da UGL-TA e UNICA;
  • Centro di Controllo d’Area di Padova – indetto da UNICA;
  • Centro di Controllo d’Area di Roma – due distinte azioni di sciopero indette da UGL-TA / UNICA;
  • Aeroporto di Bologna – tre distinte azioni di sciopero indette da FIT-CISL / UGLTA / UNICA; 
  • Aeroporto di Lamezia Terme – indetto da UGL-TA e UNICA;
  • Aeroporto di Napoli – indetto da UGL-TA; 
  • Aeroporto di Perugia – indetto da UGL-TA; 
  • Aeroporto di Pescara – indetto da UNICA;
  • Aeroporto di Brindisi – indetto da UNICA;
  • Aeroporto di Ciampino – indetto da UGL-TA e UNICA;
  • Aeroporto di Torino Caselle – indetto da Uiltrasporti, UGL-TA e UNICA

Sciopero aerei domenica 17 luglio: rischio precettazione

Nel caso della protesta dei controllori di volo il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, non esclude però la possibilità di precettazione, come previsto dalla legge n.146 del 1990: la normativa prevede il no allo sciopero qualora “sussista il fondato pericolo di un pregiudizio grave e imminente ai diritti della persona costituzionalmente tutelati che potrebbe essere cagionato dall’interruzione o dalla alterazione del funzionamento dei servizi pubblici di cui all’art.1, conseguente all’esercizio dello sciopero o dell’astensione collettiva da parte dei lavori autonomi, professionisti e piccoli imprenditori”.

Il ministro ha chiesto, infatti in una lettera al Garante degli scioperi, Francesco Santoro Passarelli, di “adottare ogni iniziativa che ritenga opportuna, al fine di evitare disagi a un settore in ripresa. Compresa la precettazione della categoria”.

Secondo il responsabile del Turismo, un’agitazione degli operatori del controllo aereo “rischia di bloccare il settore economico più dinamico che sta trainando in buona parte la crescita del Paese. Bloccare il trasporto aereo significa bloccare il Paese e danneggia i diritti di viaggiatori e imprese”.

Anche Ita Airways sarà coinvolta nella protesta dei controllori di volo: saranno 122 i voli cancellati nell’intera rete del vettore italiano.

In un avviso ai viaggiatori pubblicato sul sito, la compagnia sottolinea che “potrebbero verificarsi alcune modifiche dell’operativo dei voli: la Compagnia, inoltre, si è vista costretta a cancellare alcuni voli, sia nazionali che internazionali, previsti per la giornata del 17 luglio”.

Sciopero aerei domenica 17 luglio: la protesta dei lavoratori delle low cost

Per quanto riguarda i lavoratori delle compagnie low cost interessati dalla mobilitazione, i rappresentanti sindacali criticano le cattive condizioni contrattuali e lavorative a cui sono sottoposti piloti, assistenti di volo e altri dipendenti, che sostengono siano peggiorate negli ultimi mesi dopo i tagli e i licenziamenti decisi per far fronte alla crisi economica dovuta alla pandemia.