Per chi viene abolita la quarantena dal 1° aprile: facciamo chiarezza

Dopo il 31 marzo, con la fine dello stato di emergenza, cambiano le regole anche per le quarantene, ma non per tutti. Ecco cosa succede

Lo stato di emergenza dichiarato dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio 2020 termina ufficialmente il 31 marzo 2022, preservando tuttavia, fino al 31 dicembre 2022, la necessaria capacità operativa e di pronta reazione delle strutture durante la fase di progressivo rientro nell’ordinario. Così scrive il governo nell’ultimo decreto-legge Covid del 24 marzo, che fissa la road map di ritorno alla normalità dopo due anni di pandemia.

Da qui a fine dicembre, precisa il governo Draghi, possono essere adottate una o più ordinanze, che potranno contenere deroghe a quanto previsto, anche localmente, compatibilmente con gli scenari Covid esistenti (qui i nuovi sintomi scoperti e qui come il Covid modifica il cervello).

La quarantena viene abolita anche per i positivi?

Ma cosa cambia dopo il 31 marzo? Diverse cose (di tutte le novità abbiamo parlato qui), tra cui anche la quarantena. A decorrere dal 1° aprile 2022 cessa la quarantena in caso di contatto, anche ristretto, con un positivo.

Non cambia nulla, invece, per chi è positivo, nonostante fossero circolati nelle scorse ore dei rumors in merito a un’ipotetica fine dell’isolamento anche per chi ha contratto il Covid.

A generare confusione è lo stesso decreto, che prevede per i positivi l’uscita dalla quarantena con un tampone negativo, senza precisare in maniera esplicita un numero minimo di giorni. E’ stato poi il ministro della Salute Roberto Speranza a chiarire che gli obblighi per i positivi restano quelli previsti dalla circolare firmata dal direttore dell’Istituto Superiore di Sanità Giovanni Rezza lo scorso 4 febbraio.

Le regole della quarantena per i positivi dal 1° aprile

Ma spieghiamo bene cosa cambia. Da venerdì 1° aprile continua a restare in vigore la quarantena per i positivi al Covid. E’ dunque vietato uscire dalla propria abitazione alle persone risultate positive al SARS-CoV-2, fino all’accertamento della guarigione che può avvenire solo tramite tampone negativo.

I positivi dovranno quindi continuare ad attendere 7 giorni se vaccinati (anche con terza dose) o 10 se non vaccinati o se vaccinati da più di 4 mesi prima di sottoporsi a un tampone per accertare la negatività, ed eventualmente concludere l’isolamento.

La cessazione del regime di isolamento può avvenire solo in seguito all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare, effettuato anche presso centri privati. Non valgono, invece, i tamponi fatti a casa.

“Abbreviare l’isolamento significherebbe avere in circolazione più persone positive capaci di contagiare gli altri, perché a 5 giorni dal contagio il virus ha una maggiore probabilità di essere ancora presente rispetto a 7 giorni” spiega il CTS. In altre parole, dopo una settimana diminuiscono le probabilità che un individuo possa trasmettere l’infezione. Quindi, alla luce di queste considerazioni, prosegue il CTS, si ritiene utile non cambiare la durata dell’isolamento.

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Le regole della quarantena per i contatti stretti dal 1° aprile

Dal 1° aprile cambiano invece le regole per coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al Covid: per queste persone non viene più applicata la quarantena di 7 o 10 giorni, come dicevamo, nemmeno se si vive in casa insieme, ma viene applicato il cosiddetto regime dell’autosorveglianza.

Per chi non avesse ancora chiaro di cosa si tratta, ricordiamo che l’autosorveglianza consiste in 2 obblighi:

  • indossare le mascherine di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al 10° giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con la persona confermata positivi al Covid
  • effettuare un tampone, rapido o molecolare, anche presso centri privati, alla eventuale prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al 5° giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. Ne consegue che, senza sintomi, non è obbligatorio sottoporsi a tampone, anche se resta fortemente raccomandato, dal momento che si potrebbe aver contratto il virus in forma asintomatica, e quindi si potrebbe non manifestare sintomi ma contagiare gli altri.

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