Mascherine a scuola per gli esami, dietrofront del Governo: le nuove regole

Dopo un lungo tira e molla, sarebbe stata presa una decisione sulle mascherine a scuole in occasione degli esami di terza media e Maturità

Dopo un lungo tira e molla, con il consueto scontro tra la linea rigorista/prudenziale del Governo, guidata dal ministro della Salute Roberto Speranza, e quella aperturista di alcuni sottosegretari – Andrea Costa in primis -, finalmente sul futuro prossimo delle mascherine una decisione dovrebbe essere stata presa.

Cosa succederà dopo il 15 giugno? Il nodo principale era quello relativo al mondo della scuola, con studenti e insegnanti impegnati con gli esami di terza media e di Maturità, e obbligati, secondo le regole fissate dall’ultimo decreto Draghi, a indossare le mascherine anche durante le prove scritte e orali (qui cosa dovrebbe cambiare dopo il 15 giugno per gli altri settori).

Mascherine durante gli esami a scuola sì o no?

Ora, dall’incontro tra il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e quello della Salute Roberto Speranza sarebbe emerso un dietrofront dell’Esecutivo. Sarebbe infatti stato deciso di porre soltanto una raccomandazione di portare le mascherine, e non invece un obbligo.

Secondo quanto si apprende, agli esami di Stato, sia del primo che del secondo ciclo, verrà meno l’obbligo di indossare la mascherina, che verrà quindi solo raccomandata, e dunque resterà a discrezione di studenti e insegnanti. Sarà, dunque, proposta una norma al prossimo Consiglio dei Ministri, alla quale seguirà poi una circolare alle scuole.

Molto soddisfatto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa: “Ho fatto mia, sin da subito, insieme al partito che rappresento, Noi con l’Italia, questa battaglia, e sono decisamente soddisfatto del risultato raggiunto. Ho sempre sostenuto che in questo specifico caso la decisione fosse principalmente politica e che ci fossero le condizioni, anche sanitarie, per prevedere lo stop all’obbligo di questi dispositivi di protezione” spiega.

“Ancora una volta è stata la politica ad assumersi la responsabilità delle scelte”. Costa parla di “passo decisivo” e di un “precedente importante” verso il conseguimento dell’obiettivo che si è prefissato il Governo per il prossimo anno scolastico: iniziare la scuola in presenza e senza mascherine.

Com’è la Maturità 2022

Intanto è scattato il conto alla rovescia per la Maturità 2022, che parte il 22 giugno alle 8.30, con la prova di italiano predisposta su base nazionale. 539.678 gli studenti che dovranno affrontarla, dei quali 522.873 interni e 16.805 esterni.Dei candidati interni, 92.828 sono di istituti professionali, 167.718 di istituti tecnici e 262.327 di licei.

Per la prima prova scritta ci sono 7 tracce con 3 diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.

Il 23 giugno sarà poi la volta della seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che avrà per oggetto una sola disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. La scelta in questo caso è affidata alle singole scuole, in modo da tenere conto di quanto effettivamente svolto, anche in considerazione dell’emergenza sanitaria.

Infine l’esame orale, che si aprirà con l’analisi di un materiale scelto dalla Commissione: un testo, un documento, un problema o un progetto.

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