Maturità 2024, regole dai cellulari agli smartwatch fino ai commissari esterni: cosa sapere

Il ministero dell'Istruzione e del Merito ha diffuso una nota per proibire i device digitali durante gli scritti dell'esame di Maturità 2024: tutte le indicazioni

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Gli esami di Maturità 2024 cominceranno alle 8:30 di mercoledì 19 giugno con la prima prova scritta. Le ultime informazioni diffuse in merito alle prove concernono le regole per l’utilizzo dei device elettronici (smartphone, smartwatch e pc) e i nomi dei commissari esterni, sui quali cresce l’attesa.

Le regole per gli esami di Maturità 2024

L’utilizzo dei dispositivi elettronici durante la prova scritta è tassativamente vietato fin dalla loro apparizione sul mercato, ma ogni anno il ministero ribadisce la proibizione. Una recente nota del Mim (n. 22479 del 30 maggio 2024) vieta nei giorni delle prove scritte l’utilizzo a scuola di cellulari, smartphone e smartwatch di qualsiasi tipo, così come qualsiasi altro dispositivo di qualsiasi natura e tipologia in grado di consultare file, di inviare fotografie e immagini, nonché apparecchiature a luce infrarossa o ultravioletta di ogni genere. Vengono escluse solo le calcolatrici scientifiche o grafiche elencate nelle note n. 9466 del 6 marzo 2024 e n. 22213 del 29 maggio 2024. Quindi, ad esempio, viene proibito di portare con sé anche una piccola console portatile per videogiochi dal momento che con un apposito software sarebbe in grado di permettere la consultazione di appunti in formato Pdf o nei più diffusi formati ebook.

In caso di violazioni, è prevista l’esclusione dei maturandi trasgressori da tutte le prove di esame.

Ma viene proibito di portare a scuola anche altri dispositivi come palmari o personal computer portatili di qualsiasi genere, che siano o meno in grado di collegarsi all’esterno degli edifici scolastici tramite connessioni wireless.

Il ministero raccomanda ai dirigenti scolastici di passare parola di questi divieti ai presidenti e ai membri delle commissioni d’esame. I presidi dovranno inoltre vigilare sui computer contenuti all’interno dei laboratori e degli uffici scolastici “al fine di evitare che durante lo svolgimento delle prove scritte se ne faccia un uso improprio”.

Il collegamento a Internet durante le giornate delle prove scritte verrà consentito esclusivamente al personale scolastico e solo al fine di ricevere e stampare le tracce delle prove scritte diffuse dal ministero poco prima delle prove tramite il plico telematico. L’accesso al web viene garantito solo ai presidi, ai loro delegati e ad altri funzionari scolastici interessati.

Durante lo svolgimento delle prove scritte i presidi dovranno assicurarsi che i router siano staccati, così che nessun computer possa accedere alla Rete. I tecnici del ministero vigileranno, in collaborazione con la polizia postale, per prevenire l’utilizzo irregolare della Rete da parte di qualunque soggetto e delle connessioni di telefonia fissa e mobile.

La nota ministeriale contiene poi una serie di indicazioni sulla scelta dei locali da destinare alle prove scritte, che devono essere idonei e decorosi, e al fatto che le scuole devono per tempo assicurarsi del perfetto stato delle fotocopiatrici.

Disabili, detenuti e ricoverati

Ai candidati con disabilità visiva verranno consegnate prove cartacee in formato Braille. Le apposite domande dovranno essere presentate tramite Sidi (Sistema informativo dell’istruzione). Previste prove differenziate anche per carcerati e ricoverati in ospedale. Tutte le prove che dovranno essere sostenute in modalità diversa dal plico telematico dovranno essere ritirate nei locali dell’Amministrazione centrale con modalità che saranno successivamente rese note.

Commissari esterni

I commissari esterni sono insegnanti di altre scuole chiamati a valutare in modo imparziale le prove scritte e orali degli studenti affiancando i docenti interni. Durante gli esami di Maturità le commissioni di esame sono composte da un presidente esterno all’istituzione scolastica, tre commissari interni e tre esterni. I nomi dei commissari esterni saranno pubblicati sul sito del ministero non prima del 4 giugno.

Le prove

Le prove sono tre. La prima è il classico tema di italiano identico su base nazionale a seconda dei vari corsi di studio (o nella lingua straniera nella quale si svolge l’insegnamento).

La seconda prova è uno scritto, anch’esso nazionale, sulle discipline che caratterizzano il corso di studi.

La terza prova è un orale in chiave interdisciplinare. La prova parte dalla discussione del proprio elaborato multimediale.